La mente non è scritta

La ricerca artistica di Ugo Carrega

Incontri e convegni
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Personaggio eclettico e dalle diverse anime, Ugo Carrega ha avuto un ruolo estremamente importante per l’esperienza verbovisuale italiana.
Grazie al rapporto con Martino Oberto, al quale si avvicina nel 1958, approfondisce il suo interesse per l’aspetto visivo della parola e per il linguaggio. La frequentazione si trasforma ben presto in collaborazione: già nel secondo numero di “Ana Eccetera” compare un articolo firmato dal giovane artista genovese, che dal 1963 diventa redattore della rivista sperimentale - ruolo che ricoprirà fino al 1969.

Dagli anni Sessanta si concentra sulla scrittura simbiotica, affrontata e analizzata tra le pagine delle riviste che fonda in quegli anni sotto le Edizioni Eccetera e spesso protagonista anche delle mostre organizzate all’interno dei suoi diversi spazi espositivi milanesi.

Artista visivo, poeta, editore, gallerista, Carrega è un ricercatore della parola: la studia da ogni suo punto di vista, ricorrendo a tutti gli strumenti necessari.

Attraverso un’analisi dei suoi materiali approdati nella digital library del Mart, l’intervento di Irene Cimò, dottoranda dell’Università di Milano, propone di rintracciare alcuni caratteri ricorrenti nella sua ricerca artistica, ripercorrendo la sua carriera e mettendo in evidenza i suoi punti di riferimento culturali. Introduce Duccio Dogheria, Archivio del ’900 del Mart.

Evento organizzato in occasione della mostra Poetry in the box , visitabile presso Museion fino al 1 settembre 2024, in collaborazione con Mart.

Costi

Partecipazione gratuita. Prenotazione consigliata: eventi@mart.tn.it