sFortunato Depero

Progetto teatrale sulla vita ed il percorso creativo dell'artista

Teatro

ricerca scientifica, testo e regia di

Carolina De La Calle Casanova

con

Corinna Grandi, Andrea Pinna, Federico Vivaldi

 

scenografie

Ilaria Bassoli, Davide Vilvadi

ambiente sonoro

Stefano De Ponti

Assistenza tecnica

Alice Colla

Costumi

Sara Gazzini, Associazione Luha

Jole Gianoli Grandi

con la partecipazione straordinaria del

Coro Polifonico Voci Roveretane, Maestro Federico Mozzi

comunicazione visiva

Dario Serio

Fotografie

Chiara Zeni

organizzazione e promozione

Arianna Mosca

 

Prodotto da Associazione Elementare

con il sostegno del Dipartimento Cultura della Provincia di Trento, Comune di Rovereto, Consorzio dei Comuni della Provincia di Trento B.I.M dell’Adige e della Cantina Vivallis. In collaborazione con Mart Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Archivio Fondo Depero, Dipartimento all’Istruzione e alla Conoscenza della Provincia di Trento, Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, Comune di Vallarsa, Compagnia Arditodesio di Trento. Partner tecnici Panifico Moderno e Marzadro.

sFortunato Depero” racconta la vita e il percorso artistico di uno dei più emblematici artisti trentini dell’900. Uno spettacolo che pone al centro della messinscena la narrazione delle avventure e odissee della vita dell’artista, inserendo per la prima volta nella storia del teatro la figura di sua moglie, Rosetta Amadori: instancabile musa, promotrice e segretaria del lavoro di suo marito fino alla sua morte.

De La Calle, grazie alla collaborazione con l’Archivio dell’900 e Fondo Depero, ha potuto leggere e analizzare le ben più di 1.000 lettere trascorse tra Depero e Rosetta dal 1914 al 1955 sopravvissute al tempo, così come la corrispondenza che Rosetta manteneva con artisti di forte rilievo come Marinetti o altri. Attraverso questa narrazione s’avvince come questa figura femminile, nascosta a Serrada o Rovereto, fosse l’artefice e la produttrice ad esempio dei famosi Arazzi, i suoi sacrifici economici per mantenere Depero ora a Roma, ora a Milano, ora a Torino, ora a New York nel ’29, cucinando ravioli per far venire le persone alla mostra.

Cosa prova un artista nel momento stesso della creazione? Quali dunque sono le sue delusioni nell’atto di presentare la propria opera e non essere compreso? Quali sono le diverse modalità di reazione che spinge un artista a continuare il proprio percorso?

Di fronte al fallimento (creativo e/o economico), Depero inventava e si reinventava. Dalla caduta traeva forza ed energia creativa. Forse nel capire il meccanismo di questa grande capacità possiamo cogliere come convivere e non solo sopravvivere in questi tempi precari.  


organizzazione: Associazione Elementare