Tamara Jones, "Save the poor image"

Boccanera Project Room

Mostra
Tamara Janes, Save the Poor Image, Hommage an Hito Steyerl, 2017, Installation + Video/Mediaplayer/Audio, 2'20'

Il progetto AE_selection nasce dalla collaborazione di tre gallerie del Trentino-Alto Adige con ACADEMIAE, Youth Art Biennale che si è tenuta nell’estate del 2016 a Fortezza e dove hanno esposto 33 giovani artisti provenienti dalle più rinomate accademie d’arte europee. In questo contesto le gallerie Boccanera di Trento, Doris Ghetta di Ortisei e Alessandro Casciaro di Bolzano hanno operato una propria selezione di artisti che vengono presentati in contemporanea, come una sorta di mostra diffusa e coordinata nel territorio.
Boccanera Gallery di Trento, presenta l’artista svizzera Tamara Janes, studentessa di Alexandra Navratil presso la Hochschule für Gestaltung und Kunst HGK FHNW di Basilea, che sfrutta la marea di immagini digitali per i suoi lavori. L’artista studia l’attuale produzione di immagini – osserva il nostro comportamento fotografico, i metodi, i criteri e gli algoritmi secondo i quali le immagini vengono disposte e usate in internet, e le utilizza consapevolmente nel suo processo lavorativo. Le immagini create da Tamara Janes attraverso le sue ricerche in Google Images, Instagram e altri archivi di immagini digitali sono commenti spiritosi o estratti dalla marea di immagini digitali di ogni giorno.
La Galleria Doris Ghetta, presenta Charlotte Denamur (*1988) e Sabine Leclercq (*1989). Entrambe studiano con Bernhard Rüdiger alla École Supérieure des Beaux-Arts di Lione. 
La Galleria Alessandro Casciaro mette i suoi spazi espositivi a disposizione del giovane artista colombiano Santiago Reyes Villaveces (*1986). Villaveces ha compiuto i suoi studi post-laurea con l’artista britannico Ian Kiaer presso il Royal College of Art.

Tamara Janes é nata a St. Gallen nel 1980, vive e lavora a Berna dal 2002. 
Save The Poor Image (Salvare la povera immagine) da Boccanera Project Room è la sua prima mostra personale assoluta in una galleria privata.
Al momento la mia intenzione come artista e fotografo è di fare un commento su questa folle produzione, sul nostro comportamento fotografico e sulla percezione delle immagini. Per farlo, imito un algoritmo che genera errori digitali. Per momenti difettosi fondiamo la mente umana per mantenere viva la pessima immagine. Generalmente mi piace incontrare situazioni surreali di tutti i giorni e essere pizzicato da illusioni e sogni. Mi piace lo stato tra sonno e sveglio, quando la fotografia lascia il muro e si trasforma in scultura, come falsi e simulazioni influenzano la mia percezione, la condizione in cui l'ironia accade e sto sempre alla ricerca del strano. E amo ancora la fotografia. (Tamara Janes)