Dentro. La trasformazione delle prigioni di Trento nell’Ottocento

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Apre al pubblico venerdì 27 ottobre, alle ore 10, “Dentro. La trasformazione delle prigioni di Trento nell'Ottocento”, una mostra della Fondazione Museo storico del Trentino, realizzata con il contributo del Comune di Trento presso il Palazzo di Giustizia di Trento (Largo Pigarelli 1) che per la prima volta si apre alla cittadinanza in questa veste. L'esposizione racconta uno dei grandi cambiamenti che investono la città nelle seconda metà dell'Ottocento: il mutamento nell'amministrazione della giustizia e nella progettazione delle carceri sono tasselli di una serie di importanti modificazioni istituzionali e urbanistiche.
Fin dall'epoca medioevale, a Trento, come in altre città europee erano le torri il luogo della prigionia. Collocate dentro la città, erano edifici inospitali e trascurati, che garantivano solo l'isolamento dei detenuti.
A metà Ottocento l'Impero asburgico dà il via a una riforma dell'amministrazione della giustizia e comincia una campagna di costruzione degli edifici pubblici, facilmente riconoscibili ai sudditi che abitano il suo vasto territorio, per portare in ogni angolo dell'Impero la presenza fisica dello Stato.
Contemporaneamente Trento si trasforma: viene spostato l'alveo dell'Adige e progressivamente vengono abbattute le mura. La città può espandersi verso ovest e verso est,vengono progettate nuove vie e nuovi edifici, che corrispondono allo stile e alle funzioni di una città che vuole modernizzarsi nella forma e nelle funzioni.
In città i due processi si incontrano proprio nel caso del Tribunale e del carcere, che vengono costruiti nella nuova area "alla Madruzza", risultato dell'abbattimento delle mura a est della città, e al centro di un nuovo sistema viario, segnato dalla costruzione di via Grazioli.
La mostra, ospitata in una sala del Tribunale che per la prima volta si apre alla cittadinanza in questa veste, è arricchito da fotografie, documenti e progetti originali.
L'allestimento si presenta al visitatore in modo suggestivo: otto alte “torri” scure propongono, al loro interno, materiali originali e testi che aiutano a comprendere il cambiamento in atto in città nel corso del XIX secolo. Ogni installazione offre una stretta finestra, una sorta di feritoia, da cui è possibile ammirare e leggere i materiali conservati all'interno.
La grafica trasforma l'interno delle torri in uno scrigno sempre diverso, dove si mescolano sorpresa e conoscenza.

Possibilità di visite guidate su prenotazione (edu@museostorico.it).

curatrice Elena Tonezzer


organizzazione: Fondazione museo storico del Trentino