IL PIANTO D’ORFEO

Il concerto si muoverà offrendo un ritratto di Orfeo che piange la sua Euridice perduta, ritrovata e nuovamente perduta per troppo desiderio, in una stupenda antologia di composizioni strumentali o a voce sola di Monteverdi e di suoi contemporanei nell’Italia del nascente Barocco.

Musica , Concerto classico

La figura di Orfeo, cantore capace di piegare al suono della sua lira gli animali e tutta la natura, rappresenta la potenza della musica. I due principali miti legati ad Orfeo sono quello della discesa agli inferi, che egli compie per riportare in vita la morta sposa Euridice, e quello dell’uccisione per sbranamento da parte dalle Mènadi. Letteratura, poesia, arte figurativa e musica si sono largamente ispirate a questi miti in tutti i tempi.

Il Festival Trento Musicantica si conclude in bellezza con un programma monografico dedicato proprio ad Orfeo il cui mito ha ispirato molti compositori italiani del Seicento e sta alla base dei primi grandi esiti del ‘recitar cantando’.

L’Orfeo per eccellenza del primo barocco è quello di Claudio Monteverdi (1607), che nasce dalle pionieristiche invenzioni operistiche di Iacopo Peri e di Giulio Caccini (entrambe intitolate Euridice  e rappresentate nell’anno 1600), e che avrà una grande influenza sulla produzione del resto del secolo, come il magnifico Orfeo di Luigi Rossi e quello di Antonio Sartorio.

Il programma del concerto conclusivo dell’edizione 2017 del Festival rappresenta una delle più belle collezioni di arie del Seicento e mette a confronto ben dieci compositori italiani del XVII secolo. I ventiquattro pezzi, alcuni puramente strumentali, si susseguono senza soluzione di continuità, con sottili transizioni che legano la trama ricostruita di un Orfeo dolente, che canta la sua bella Euridice, prima felicemente, poi disperatamente.

Il personaggio di Orfeo (il baritono Nicolas Achten) ha la parte del leone, e l'ensemble Scherzi Musicali lo sostiene in alcune arie con un organico dal magnifico colore strumentale, dove spiccano gli interventi del cornetto. Il viaggio, accanto ad alcune arie assai note, permette di fare delle bellissime scoperte, come la passacaglia di Luigi Rossi ‘Mio ben, teco ’l tormento’ o l’aria di Jacopo Peri ‘Funeste piagge’, o ancora il lancinante lamento per Euridice ‘Se desti pietà’ di Antonio Sartorio.

Costi

Ingresso libero: 

Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti.

L’Ensemble sarà diretta da Nicolas Achten che suonerà l’arciliuto e saranno impegnati nell’esecuzione strumentale anche Lambert Colson (cornetto), Eriko Semba (lirone) e François Dambois (tiorba).

L'Ensamble di muscia antica dal nome Scherzi Musicali , tra le più interessanti al mondo in questo ambito, è stata fondata ed è diretta da Nicolas Achten, uno dei pochi musicisti che riesce a far rivivere l’antica prassi di cantare accompagnandosi da solo al liuto, all’arpa e al clavicembalo.

Come in una sorta di festa in movimento, Scherzi Musicali raccoglie cantanti e strumentisti giovani come Nicolas, accomunati dal desiderio di ripensare l’approccio alla musica antica e di servirla nella piena coscienza della sua importanza. Pur prestando particolare attenzione al repertorio meno conosciuto, il gruppo lavora con grande cura anche sulle composizioni più importanti del Barocco europeo.


organizzazione: Centro servizi culturali S. Chiara