Storie di migranti in musica

Sarà proposta una riflessione lucida e al contempo poetica sul dramma della migrazione con lo spettacolo della Blood Rockers Band per “Ri-conciliarsi” con la zona di Santa Maria Maggiore

Musica

Il progetto “Ri-conciliamoci con la Piazza”, ideato e curato dalla Fondazione Franco Demarchi con il sostegno della Fondazione Cassa Rurale di Trento, si è posto l’obiettivo di riportare al centro dello sviluppo delle politiche di sicurezza urbana un quartiere, Santa Maria Maggiore / Piazza Portella che, nel corso degli ultimi anni, ha vissuto profonde trasformazioni sotto i profili demografico e sociale.

La proposta del 12 dicembre vedrà protagonista la Blood Rockers Band nell’esecuzione di un’opera musicale che metterà al centro la migrazione, un tema su cui la Fondazione Demarchi sta lavorando per altri progetti di ricerca.

“L’opera nasce – scrive nella sua presentazione la Blood Rockers Band – dalla consapevolezza che l’umanità intera sta vivendo un momento storico epocale: non soltanto il confronto/scontro di religioni e civiltà diverse, non soltanto la crisi e gli interessi economici mondiali ma la percezione di un punto di non ritorno globale per la sopravvivenza dell’essere uomo, dei suoi valori fondanti e dello stesso senso della vita. In qualche modo lo spettacolo vorrebbe essere la colonna sonora di un’umanità dolente e smarrita in cammino verso una destinazione ignota. L’epopea delle migrazioni…. Oggi è tragedia di tutti: di chi uccide, di chi lucra, di chi fugge, di chi accoglie e di chi respinge…”

La Blood Rockers Band presenta questa sua opera come tappa evolutiva di un percorso artistico e musicale che affronta composizioni tematiche. Nello specifico “Quo Vadis”, questo il titolo dello spettacolo musicale, prevede un primo gruppo di canzoni che narrano le vicende precedenti l’esodo, le sue cause e i suoi drammi; la parte centrale è focalizzata sul viaggio senza fine lungo le frontiere d’Europa e l’ultima parte comprende brani che affrontano il tema controverso dell’accoglienza. A completare questo lavoro s’inseriscono il progetto visivo composto di video e fotografie in prevalenza amatoriali e le opere pittoriche di Cristina Zanella, che ha collaborato dipingendo una serie di chine, alcune delle quali sono state utilizzate per la realizzazione dei video.

Per maggiori informazioni, contattare Deflorian Lara dell' Ufficio Stampa della Fondazione Franco Demarchi al 338 7500439


organizzazione: Fondazione De Marchi - Trento