Pandora

Teatro
[ Teatro comunale di Pergine]

Ideazione e regia Riccardo Pippa

di e con Claudia Caldarano, Cecilia Campani, Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Matteo Vitanza

dramaturgia Giulia Tollis

maschere e costumi Ilaria Ariemme

scene Anna Maddalena Cingi

disegno luci Paolo Casati

cura del suono Luca De Marinis

vocal coach Susanna Colorni

produzione Teatro Franco Parenti, Teatro stabile di Torino, Fondazione Campania dei Festival

in collaborazione con Teatro dei Gordi

Un bagno in fondo a un corridoio o sotto la piazza di una città. Può essere il bagno di un aeroporto, di un club o di una stazione di servizio. Lo attraversa un’umanità variegata e transitoria.

È un luogo di passaggio, d’attesa, d’incontro fra sconosciuti, un camerino improvvisato dove fare scongiuri, nascondersi, sfogarsi.

È un covo per i demoni, un’anticamera, una soglia prima di un congedo o un battesimo del fuoco. Se fuori ci si deve attenere alle norme sociali, ad una prassi, al gioco, dentro si dismette qualcosa; è uno spazio amorale, di sospensione, di nudità.

Il bagno pubblico è per eccellenza il luogo dove, per questioni culturali e di igiene, la presenza fisica dell’altro, la vicinanza, si avvertono in modo più problematico.

È un’immagine atemporale che può parlarci, oggi, senza fare attualità, che può rappresentare una situazione di riconoscibile, naturale diffidenza, di paura dell’altro, paura di sentirsi di troppo o addirittura una minaccia, del sentirsi corpo e basta, appiattiti al mero bisogno, al mantenimento e alla difesa di una vera o presunta integrità.

In Pandora si amplia la ricerca sulla maschera per metterne in discussione i confini. C’è anche qui la maschera di cartapesta, che ha caratterizzato i due spettacoli precedenti (Sulla morte senza esagerare e Visite), ma ci sono anche le maschere di tutti i giorni, come una benda o un paio di occhiali, come un’espressione o un volto. E poi ci sono maschere improvvisate, estemporanee e maschere mostruose, a rappresentare il dismorfismo e la dispercezione delle allucinazioni e delle paranoie.

Filo conduttore del percorso dei Gordi ad oggi è la ricerca di un linguaggio fatto di movimento, partiture di gesti concreti, oggetti, vestiti, maschere e musica. Nel lavoro di scena ricercano sinestesie e un teatro poetico capace di emozionare e produrre immagini vive.  

Costi

Intero  € 17

Ridotto (carta “In Cooperazione”, soci Cassa Rurale Alta Valsugana, EuregioFamilyPass)  € 16

Ridotto (>65, <26)  € 15

Ridotto speciale Card Amici dei Teatri  € 13

Posti buca d’orchestra  € 13

Per info e prenotazioni:

biglietteria@teatrodipergine.it  - tel. 0461 511332 (mar-ven: 17-20; sab: 10-12.30) - www.teatrodipergine.it