Popolare e Colto

L’Europa musicale dopo la Grande Guerra con Janáček, Bloch, Beregovsky e Bartók

Musica
Spartito del Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra di Béla Bartók [ YouTube]

Concerto - "POPOLARE E COLTO" - L’Europa musicale dopo la Grande Guerra

Musiche di Janáček, Bloch, Beregovsky, Bartók

con Gabriele Iorio al pianoforte, Duo Alambic Margherita Berlanda alla fisarmonica e Nicolò Nigrelli al violoncello e Ziganoff orchestra klezmer

Questa iniziativa si ispira alla figura di quattro emblematici musicisti-compositori-ricercatori nel contesto del primo dopoguerra musicale nell’Europa centro-orientale: il ceco Leóš Janáček (1854-1928), l’ebreo svizzero (naturalizzato statunitense) Ernest Bloch (1885-1977), l’ebreo ucraino Moisei Beregovsky (1892-1961) e l’ungherese Béla Bartók (1881-1945).
Le loro opere sono accomunate da un sistematico lavoro di ricerca etnomusicologica iniziato nei primi anni del Novecento, i cui esiti si ritroveranno poi nelle rispettive composizioni musicali del primo dopoguerra, subito dopo il crollo dell’Impero austro-ungarico e di quello.

Nel concerto, verranno messi a confronto i due “versanti” speculari di questo periodo musicale:
• quello “colto”, con le composizioni di Janáček, Bloch e Bartók, eseguite da Gabriele Iorio (pianoforte) e dal Duo Alambic (Margherita Berlanda, fisarmonica; e Nicolò Nigrelli, violoncello).
• quello “popolare”, rappresentato in questo caso dalla musica klezmer (eseguita dall’orchestra Ziganoff), singolare testimonianza di quel patrimonio etnofonico dell’Europa centro-orientale, in vari modi distillato dalla diaspora ebraico-aschenazita, e documentato dalle “avventurose” ricerche di Moisei Beregovsky.
Momento centrale e conclusivo del concerto saranno le celebri Danze popolari rumene di Béla Bartók, eseguite “a ping pong” fra i due diversi “versanti”. In particolare ognuna di queste sei danze verrà presentata in quattro modi diversi:
• ascolto della registrazione originale di Bartók effettuata “sul campo”, cento anni fa, con il registratore “Edison” su rullo di cera.
• versione di Bartók (prima stesura per pianoforte, del 1915), eseguita da Gabriele Iorio.
• trascrizione per fisarmonica e violoncello, eseguita dal Duo Alambic.
• rielaborazione dell’orchestra Ziganoff, in un inedito e originale arrangiamento che coniuga la tradizione klezmer con gli stilemi della musica jazz.

Costi

Ingresso libero

L'ingresso al concerto avverrà da via Garibaldi, 33 della sede della Fondazione Caritro di Trento.


organizzazione: Biblioteca Archivio del CSSEO