inVENTIvi

INVENTIVO

aggettivo derivato dal latino inventus

Ci sono parole che usiamo spesso, per convenzione, per sentito dire, per pigrizia, per consuetudine, per conoscenza del destinatario. E ci sono lemmi che non usiamo mai o molto poco, per convenzione, per pigrizia, per consuetudine, per paura, per ignoranza o per conoscenza del destinatario.

Ci sono parole che hanno un suono tutto loro, speciale e unico, e che ci piace pronunciare proprio per questa loro innata musicalità, quella armonica flessuosità che ne enfatizza il messaggio comunicativo.

Ci sono parole straniere che si infiltrano con forza nella lingua madre e di cui si conosce il significato meglio di tante altre espressioni italiane.

Ci sono pensieri, idee, sentimenti, desideri che si possono associare solo a specifiche parole, quasi fossero gemelle. Perché i sinonimi in italiano non esistono quasi mai. Nella lingua del Dolce Stil Novo ogni lemma ha un suo micro punto di vista sul mondo, seppur di pochissimo distante da un altro vocabolo, esprime comunque una prospettiva differente. È la bellezza della lingua italiana, ricca, corposa, articolata, flessibile ma tutta d’un pezzo.

Spesso rivolgendosi a una persona che ha realizzato un manufatto o un artefatto si dice: “quanto sei creativa”, anche se - dipende dalla circostanze - il termine “inventiva” sarebbe stato preferibile. Questo è un caso nel quale lo spazio interpretativo che separa ‘creatività’ e ‘invenzione’ è così breve ma così significativo di intenzione, che rileva quanto la lingua italiana sia ricca di sfumature. ‘Essere creativo’ significa produrre, generare, fare qualcosa a partire dal nulla, mentre ‘essere inventivo’ comporta l’andare oltre l’ovvio, oltre ciò che ci è già dato, oltre ciò che appare come evidente per ‘scoprire’ e ‘trovare’ nuove strade, nuovi metodi, nuove regole. L’inventiva è l’arte di cercare, di trovare, di interrogare le possibilità per trasformare un problema in un vantaggio, o una situazione in qualcosa di nuovo.

Per il Sistema bibliotecario trentino il 2020 è stato l’anno dedicato all’inventiva, alla capacità di muovere e cambiare le circostanze, negative, in valori aggiunti. Ai professionisti che lavorano nel campo della Letteratura per l’infanzia e l’adolescenza è stato proposto il progetto formativo “inVENTIvi” partendo dalla ricorrenza dei cento anni dalla nascita di Gianni Rodari, scrittore capace di usare l’inventiva in maniera magistrale. Autore che propone modalità di lettura del mondo sempre alla ricerca, alla scoperta di quel possibile ancora non visibile. Così come lo è stato Bruno Munari, Italo Calvino e tantissimi altri che hanno saputo giungere ad un nuova meta ‘manovrando’ gli ingredienti che avevano sottomano.

L’illustrazione di Anna Formilan gioca su questi due livelli: realtà e capacità di trasformarla, realtà e propensione a immaginarla variegata.

Una bambina siede su un piano verde, impugna una pila e direziona la luce verso una parete ricoperta di carta da parati con il disegno di una notte stellata o ricolma di lucciole, come non si ha più memoria. Il fascio luminoso colpisce una torre di libri che magicamente, o magnificamente, aprono alla visione di Saturno e di una barca che tranquilla veleggia sulla linea dell’orizzonte. L’occhio incomincia a vagare sulla superficie delle figure e tutto si trasforma in una notte stellata nella quale una bambina immersa in un prato verde scorge la vastità dell’universo e la bellezza dei viaggi, avventurosi, per mare. Mondi che si uniscono, che solo nella Letteratura riescono a scambiarsi ruoli e funzioni per mostrare realtà possibili, ambienti stimolanti da abitare.

Anna Formilan ha scelto una tavolozza di colori intonati che dal blu scuro arrivano ad un verde più brillante. Tutto è in armonia, pervaso da un equilibrio silenzioso, quasi in attesa di quella bambina, una macchia gialla in un angolo, che ‘accenda’ la visione e la porti a compimento.

È la forza immaginativa che viene rappresentata. È il potere della mente che illumina con nuove impressioni la realtà di tutti i giorni, rendendola più incline alle nostre aspettative o desideri o invenzioni.

È la forza dell’arte di immaginare che Anna Formilan ha disegnato con la sua penna grafica e che inonda di luce riflessa il pensiero del lettore.

redazione
parte di: inVENTIvi

04/03/2021