Il fondo diplomatico dell'archivio comunale di Caderzone si compone attualmente di 177 pergamene, per un arco di tempo che va dal 1324 al 1660.
Qui di seguito si fornisce il regesto, redatto sulla base della compilazione del Rabensteiner, degli atti che risultano attualmente mancanti.
- Compromesso
1295 settembre 7, Mondrone (Preore)
Rinaldo da Pinzolo, notaio, sindaco degli uomini delle comunità di Sopracqua (Carisolo, Pinzolo, Baldino, Giustino, Vadaione e Massimeno), da una parte; e Degelvardo detto "Capo da Gaza" da Caderzone, sindaco degli uomini della "villa" di Caderzone, dall'altra, compromettono al d. Odorico Waldegger, capitano di Tenno e di tutte le Giudicarie, la risoluzione della controversia tra loro esistente relativa a diritti di godimento di un'area montana posta nella Val di Genova, i cui confini sono espressamente indicati, vantati dai primi come esclusivi.
Notaio: Paolo da Tione
Regesti: VALENTI A) 1; VALENTI B) 3; CASETTI, p. 109
Traduzione: RABENSTEINER, 1
Fotocopia in Contenitore 1
- Lodo arbitrale(4)
1295 ottobre 25, Tenno
Il d. Odorico Waldegger, capitano di Tenno e di tutte le Giudicarie, in veste di arbitro della controversia esistente tra Rinaldo da Pinzolo, notaio, sindaco degli uomini delle comunità di Carisolo, Pinzolo, Baldino, Giustino, Vadaione e Massimeno, da una parte; e Degelvardo detto "Capo da Gaza" da Caderzone, sindaco degli uomini della "villa" di Caderzone, dall'altra, relativa a diritti di godimento di un'area montana posta nella Val di Genova, sentito il parere di Giovanni da Cavedine e di Francesco da Bologna, giudici, emette sentenza, riconoscendo alle parti in causa la comproprietà dell'area contestata solamente nella parte verso Caderzone (destra del fiume Sarca), stabilendo altresì per gli uomini di Caderzone la servitù di transito, ma senza bestiame, per la strada posta nella parte di Pinzolo e di Carisolo.
Notaio: Paolo da Tione
Regesti: VALENTI A) 2; VALENTI B) 4; CASETTI, pp. 109-110
Traduzione: RABENSTEINER, 1
Fotocopia in Contenitore 1
- Definizione di confini
1444 luglio 16, [...]
Le comunità di Bocenago e di Caderzone procedono alla definizione dei confini dell'alveo del fiume Sarca scorrente tra di esse mediante la collocazione su entrambe le sponde di 9 termini tra loro corrispondenti, la cui misura viene scolpita sullo zoccolo del campanile rispettivamente di S.Margherita di Bocenago e di S.Biagio di Caderzone.
Notai: Graziadeo da Bolbeno e Pietro da Pelugo
Regesti: VALENTI A) 16 (informa che l'atto è riportato come allegato di documento posteriore)
Transunto: RABENSTEINER, 31
Fotocopia in Contenitore 4
- Transazione con definizione di confini
1536 gennaio 3, Fisto
Odorico fu Biagio Polla e Pietro fu Giovanni Giustina, entrambi da Caderzone, sindaci procuratori della comunità di Caderzone stesso, e Battista figlio di Nicolò Moretti, console, da una parte; Delaido fu Bartolomeo detto "Povinellus", Cristoforo figlio di Bernardino Zulberti e Michele fu Pietro Ambrosi, sindaci procuratori degli uomini della "villa" di Carisolo, dall'altra, per risolvere la controversia tra loro esistente relativa al godimento del monte "Pisonati" posto nella Val di Genova esclusivo dei primi e limitrofo al monte in comproprietà con le "ville" di Sopracqua, addivengono a una transazione articolata in 4 punti, l'ultimo dei quali conferma i termini stabiliti con lodo arbitrale pronunciato dal d. Odorico Waldegger, capitano di Tenno e di tutte le Giudicarie, e rogato dal notaio Paolo di Tione in data <25 ottobre> 1295.
Notaio: Pietro fu "ser" Giovanni Boroni da Bocenago
Copia autentica da imbreviature di Giacomo figlio del d. Tomeo Bertelli da Preore, ora vicino e abitante di Caderzone
Regesti: VALENTI A) 29; VALENTI B) 51
Trascrizione e traduzione: RABENSTEINER, 3
Fotocopia in Contenitore 1
- Transazione
1561 agosto 23, Capitello di Bondàl (Caderzone)
7 vicini della comunità di Vadaione, alcuni dei quali agenti anche a nome di altri assenti, da una parte; Giuliano fu Cristoforo Moratelli e Giorgio fu Pietro Giustina, rispettivamente console e sindaco della comunità di Caderzone, insieme a Biagio fu Matteo Belliboni detto "Sforzinus", ad Antonio fu Biagio Salvadei detto "del Pelo" e a Pasotto fu Maffeo Dellagiacoma, loro convicini, dall'altra, per risolvere la controversia tra loro esistente relativa al godimento del monte della Val Borèra posseduto in comproprietà, i cui confini sono espressamente indicati, addivengono a una transazione articolata in 3 punti.
Notai: Giovanni fu Tomaso Ognibeni da Pinzolo insieme a Giacomo Bertelli abitante a Caderzone
Regesti: VALENTI A) 35
Traduzione: RABENSTEINER, 19
Bibliografia: GIUSTINA 1995, pp. 21-23
- Transazione con definizione di confini
1612 settembre 11, Carisolo
Battista fu Nicolò Moratelli e Giacomo fu Ognibene Vitali, consoli e sindaci della comunità di Caderzone, insieme a 6 convicini e consiglieri, da una parte; Nicolò fu Antonio Ambrosi e il "ser" "Mafeolus" fu "ser" antonio Zanoni, sindaci della comunità di Carisolo, insieme a 4 convicini, e il "ser" Giovanni "Pinotus" fu Antonio Bonomi, console della comunità delle "ville" di Pinzolo e di Baldino, insieme a 5 suoi convicini, dall'altra, considerata la parziale dispersione degli antichi termini dell'area montana posta in Val di Genova fatta oggetto del lodo arbitrale pronunciato dal d. Nicolò Cillà, dottore in entrambe le leggi, cavaliere e ora luogotenente di Castel Stenico, e rogato dal notaio Francesco Rigotti da Prato (S.Lorenzo in Banale), cancelliere dello stesso, in data 17 ottobre 1611(5), relativo ai confini del monte "Pisonati" detto "li Gazi de Zenova" di proprietà della comunità di Caderzone e limitrofo al monte Plàgna in comproprietà tra le comunità di Carisolo, di Pinzolo e di Baldino, su intercessione del d. Giovanni Chesi da Fisto, parroco della Pieve di Bono, e del d. Antonio fu d. Battista Alberti detto "Cot" da Bocenago, addivengono a una transazione articolata in 4 punti, sulla base della quale procedono alla revisione dei confini della zona in questione mediante la definizione di 3 termini, puntualmente descritti, non derogando da quanto stabilito dal lodo di data 25 ottobre 1295 e dalla transazione di data 3 gennaio 1536.
Notai: Girolamo fu d. Matteo fu d. Giacomo Bertelli da Preore, vicino e abitante "gentilis" esente di Caderzone, insieme ad Alessandro Salvaterra da Tione
Regesti: VALENTI A) 57; VALENTI B) 91
Trascrizione e traduzione: RABENSTEINER, 6
Bibliografia: GIUSTINA 1995, pp. 107-108
Fotocopia in Contenitore 1
- Collocazione di termini
1675 dicembre 20, Loc. Casi növi (Caderzone)
Pietro fu Pietro Maestranzi e Giovanni fu Antonio Marchetti, consoli della comunità di Giustino e di Vadaione, insieme a 9 convicini, da una parte; Antonio fu Bartolomeo Polla e Ognibene fu Pietro Vitali, consoli della comunità di Caderzone, insieme a 10 convicini, dall'altra, considerata la perdita parziale dei termini dell'alveo del fiume Sarca scorrente tra le due comunità in località Bondàl in conseguenza delle alluvioni dello stesso e del tempo trascorso, procedono a una nuova collocazione degli stessi, 5 dalla parte di Caderzone e 5 dalla parte di Giustino-Vadaione, sulla base del lodo arbitrale del 1440(6) e di quello pronunciato dal d.d. Gaudenzio, barone di Madruzzo e capitano di Castel Stenico, e rogato dal notaio Giulio Battitori da Saone in data 14 agosto 1597(7), con relativa esecuzione per mezzo del "ser" Collino Lorenzi da Mortaso, sindaco dell'intera Valle e Pieve di Rendena, in data <16 dicembre> 1599(8).
Notai: Gianbattista fu d. Gianpietro Tisi da Giustino, nobile esente, e Gianbattista fu d. Rinaldo Polli da Massimeno, abitante a Caderzone
Regesti: VALENTI A) 67
Traduzione: RABENSTEINER, 30
Bibliografia: GIUSTINA 1997, pp. 111-114
Il Valenti riporta invece il regesto del seguente atto, che si oggi si può trovare in originale nell'archivio comunale di Strembo(9):
- Transazione con definizione di confini
1591 maggio 25, Caderzone
7 rappresentanti della comunità di Strembo e 8 di quella di Caderzone per risolvere la controversia tra loro esistente relativa ai confini tra le stesse dalla sommità del monte "Zervo" e dalla località Plazöla fino al fiume Sarca, addivengono a una transazione, mediante la quale ridefiniscono i termini della zona in questione sulla base del lodo arbitrale pronunciato in data 1° maggio 1324(10).
Notaio: Girolamo Bertelli da Caderzone
Regesti: VALENTI A) 45
Bibliografia: GIUSTINA 1995, pp. 77-78
Infine sempre dal Rabensteiner sono riportati in estratto alcuni atti, che tuttavia dalla rilevazione del 1930 si conosce essere vergati su carta(11).
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