Pergamene

1324 - 1660

serie

Nel 1861 Giuseppe Rabensteiner, cancelliere giudiziario di Tione, trascrisse e tradusse parte delle pergamene del fondo nel volume da lui intitolato "Documenti dall'anno 1295 al 1700 concernenti confini, diritti, statuti e notizie del Comune di Caderzone fatto compilare per cura della Rappresentanza comunale di Caderzone l'anno 1861", corredato di tre minuziosi indici(1). Furono oggetto del suo lavoro soprattutto gli atti più significativi, per un totale di 62 documenti, che egli raggruppò per temi: questioni di confine nella Val di Genova e per i monti "Zumei" e Vacarsa, questioni di confine con il comune di Strembo, atti inerenti alla "Val Borèra", atti relativi all'alveo del fiume Sarca, statuti e regolamenti, miscellanea, documenti per la storia delle famiglie Lodron, di Marco da Caderzone e Bertelli. Nell'occasione l'erudito appose agli atti esaminati un vistoso numero d'ordine progressivo, vergato a matita rossa, chiaramente non corrispondente alla loro successione cronologica.
Per gran parte debitore della compilazione del Rabensteiner fu il lavoro completato nel marzo 1903 da Silvestro Valenti: l'avvocato e storico tionese redasse il regesto di 71 documenti, più che altro nella forma di appunto e improntato a criteri poco sistematici, che affiancò con informazioni sulla comunità di Caderzone e con note sulle famiglie di Marco da Caderzone e Bertelli. Lo scritto si legge oggi nel ms. 5471/22 della Biblioteca comunale di Trento.
Nel maggio del 1930 venne stilato per conto del Comune di Strembo un elenco delle unità del fondo, indicante data, sintesi del contenuto e note di conservazione relative a ogni singolo documento. Gli atti confluirono in questa sede allorquando il Comune di Caderzone venne aggregato, con Bocenago, a quello di Strembo in forza del R.D. 08.01.1928, n. 56; lo stesso fu poi ricostituito come autonomo con D.L. del Capo provvisorio dello Stato 11.11.1946, n. 536. L'elenco così costituito contava 156 pezzi, alcuni dei quali cartacei e altri richiamati sulla scorta dello scritto del Rabensteiner, prova dunque del fatto che all'epoca erano già irreperibili.
Una consistenza di 145 pergamene venne riscontrata nel 1951 da Albino Casetti, che nella sua "Guida storico-archivistica del Trentino" pubblicò il regesto di 9 atti; 176 invece nel novembre del 1976, durante la rilevazione effettuata da personale della Provincia Autonoma di Trento.
Negli anni Ottanta del secolo scorso l'insegnante caderzonese Tranquillo Giustina, valido studioso delle vicende della sua comunità, proseguì e completò l'esame del fondo, redigendo un elenco comprendente le pergamene, ma anche atti cartacei, e apponendo sul verso degli stessi un numero progressivo in ordine non cronologico. Gli atti cartacei vennero estrapolati e ricondotti a una più corretta collocazione in occasione del lavoro di ordinamento e inventariazione dell'archivio storico del Comune, effettuato nel 1991 dalla Cooperativa A.R.Coop. di Rovereto su incarico dell'allora Ufficio provinciale per i Beni librari e archivistici. Benché non interessate a detto lavoro, nell'occasione le pergamene vennero tuttavia prelevate per essere sottoposte ai necessari interventi di restauro e di ricondizionamento.
Allo stato attuale essere sono conservate in 14 contenitori.

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Il fondo diplomatico dell'archivio comunale di Caderzone si compone attualmente di 177 pergamene, per un arco di tempo che va dal 1324 al 1660.
Qui di seguito si fornisce il regesto, redatto sulla base della compilazione del Rabensteiner, degli atti che risultano attualmente mancanti.
- Compromesso
1295 settembre 7, Mondrone (Preore)
Rinaldo da Pinzolo, notaio, sindaco degli uomini delle comunità di Sopracqua (Carisolo, Pinzolo, Baldino, Giustino, Vadaione e Massimeno), da una parte; e Degelvardo detto "Capo da Gaza" da Caderzone, sindaco degli uomini della "villa" di Caderzone, dall'altra, compromettono al d. Odorico Waldegger, capitano di Tenno e di tutte le Giudicarie, la risoluzione della controversia tra loro esistente relativa a diritti di godimento di un'area montana posta nella Val di Genova, i cui confini sono espressamente indicati, vantati dai primi come esclusivi.
Notaio: Paolo da Tione
Regesti: VALENTI A) 1; VALENTI B) 3; CASETTI, p. 109
Traduzione: RABENSTEINER, 1
Fotocopia in Contenitore 1
- Lodo arbitrale(4)
1295 ottobre 25, Tenno
Il d. Odorico Waldegger, capitano di Tenno e di tutte le Giudicarie, in veste di arbitro della controversia esistente tra Rinaldo da Pinzolo, notaio, sindaco degli uomini delle comunità di Carisolo, Pinzolo, Baldino, Giustino, Vadaione e Massimeno, da una parte; e Degelvardo detto "Capo da Gaza" da Caderzone, sindaco degli uomini della "villa" di Caderzone, dall'altra, relativa a diritti di godimento di un'area montana posta nella Val di Genova, sentito il parere di Giovanni da Cavedine e di Francesco da Bologna, giudici, emette sentenza, riconoscendo alle parti in causa la comproprietà dell'area contestata solamente nella parte verso Caderzone (destra del fiume Sarca), stabilendo altresì per gli uomini di Caderzone la servitù di transito, ma senza bestiame, per la strada posta nella parte di Pinzolo e di Carisolo.
Notaio: Paolo da Tione
Regesti: VALENTI A) 2; VALENTI B) 4; CASETTI, pp. 109-110
Traduzione: RABENSTEINER, 1
Fotocopia in Contenitore 1
- Definizione di confini
1444 luglio 16, [...]
Le comunità di Bocenago e di Caderzone procedono alla definizione dei confini dell'alveo del fiume Sarca scorrente tra di esse mediante la collocazione su entrambe le sponde di 9 termini tra loro corrispondenti, la cui misura viene scolpita sullo zoccolo del campanile rispettivamente di S.Margherita di Bocenago e di S.Biagio di Caderzone.
Notai: Graziadeo da Bolbeno e Pietro da Pelugo
Regesti: VALENTI A) 16 (informa che l'atto è riportato come allegato di documento posteriore)
Transunto: RABENSTEINER, 31
Fotocopia in Contenitore 4
- Transazione con definizione di confini
1536 gennaio 3, Fisto
Odorico fu Biagio Polla e Pietro fu Giovanni Giustina, entrambi da Caderzone, sindaci procuratori della comunità di Caderzone stesso, e Battista figlio di Nicolò Moretti, console, da una parte; Delaido fu Bartolomeo detto "Povinellus", Cristoforo figlio di Bernardino Zulberti e Michele fu Pietro Ambrosi, sindaci procuratori degli uomini della "villa" di Carisolo, dall'altra, per risolvere la controversia tra loro esistente relativa al godimento del monte "Pisonati" posto nella Val di Genova esclusivo dei primi e limitrofo al monte in comproprietà con le "ville" di Sopracqua, addivengono a una transazione articolata in 4 punti, l'ultimo dei quali conferma i termini stabiliti con lodo arbitrale pronunciato dal d. Odorico Waldegger, capitano di Tenno e di tutte le Giudicarie, e rogato dal notaio Paolo di Tione in data <25 ottobre> 1295.
Notaio: Pietro fu "ser" Giovanni Boroni da Bocenago
Copia autentica da imbreviature di Giacomo figlio del d. Tomeo Bertelli da Preore, ora vicino e abitante di Caderzone
Regesti: VALENTI A) 29; VALENTI B) 51
Trascrizione e traduzione: RABENSTEINER, 3
Fotocopia in Contenitore 1
- Transazione
1561 agosto 23, Capitello di Bondàl (Caderzone)
7 vicini della comunità di Vadaione, alcuni dei quali agenti anche a nome di altri assenti, da una parte; Giuliano fu Cristoforo Moratelli e Giorgio fu Pietro Giustina, rispettivamente console e sindaco della comunità di Caderzone, insieme a Biagio fu Matteo Belliboni detto "Sforzinus", ad Antonio fu Biagio Salvadei detto "del Pelo" e a Pasotto fu Maffeo Dellagiacoma, loro convicini, dall'altra, per risolvere la controversia tra loro esistente relativa al godimento del monte della Val Borèra posseduto in comproprietà, i cui confini sono espressamente indicati, addivengono a una transazione articolata in 3 punti.
Notai: Giovanni fu Tomaso Ognibeni da Pinzolo insieme a Giacomo Bertelli abitante a Caderzone
Regesti: VALENTI A) 35
Traduzione: RABENSTEINER, 19
Bibliografia: GIUSTINA 1995, pp. 21-23
- Transazione con definizione di confini
1612 settembre 11, Carisolo
Battista fu Nicolò Moratelli e Giacomo fu Ognibene Vitali, consoli e sindaci della comunità di Caderzone, insieme a 6 convicini e consiglieri, da una parte; Nicolò fu Antonio Ambrosi e il "ser" "Mafeolus" fu "ser" antonio Zanoni, sindaci della comunità di Carisolo, insieme a 4 convicini, e il "ser" Giovanni "Pinotus" fu Antonio Bonomi, console della comunità delle "ville" di Pinzolo e di Baldino, insieme a 5 suoi convicini, dall'altra, considerata la parziale dispersione degli antichi termini dell'area montana posta in Val di Genova fatta oggetto del lodo arbitrale pronunciato dal d. Nicolò Cillà, dottore in entrambe le leggi, cavaliere e ora luogotenente di Castel Stenico, e rogato dal notaio Francesco Rigotti da Prato (S.Lorenzo in Banale), cancelliere dello stesso, in data 17 ottobre 1611(5), relativo ai confini del monte "Pisonati" detto "li Gazi de Zenova" di proprietà della comunità di Caderzone e limitrofo al monte Plàgna in comproprietà tra le comunità di Carisolo, di Pinzolo e di Baldino, su intercessione del d. Giovanni Chesi da Fisto, parroco della Pieve di Bono, e del d. Antonio fu d. Battista Alberti detto "Cot" da Bocenago, addivengono a una transazione articolata in 4 punti, sulla base della quale procedono alla revisione dei confini della zona in questione mediante la definizione di 3 termini, puntualmente descritti, non derogando da quanto stabilito dal lodo di data 25 ottobre 1295 e dalla transazione di data 3 gennaio 1536.
Notai: Girolamo fu d. Matteo fu d. Giacomo Bertelli da Preore, vicino e abitante "gentilis" esente di Caderzone, insieme ad Alessandro Salvaterra da Tione
Regesti: VALENTI A) 57; VALENTI B) 91
Trascrizione e traduzione: RABENSTEINER, 6
Bibliografia: GIUSTINA 1995, pp. 107-108
Fotocopia in Contenitore 1
- Collocazione di termini
1675 dicembre 20, Loc. Casi növi (Caderzone)
Pietro fu Pietro Maestranzi e Giovanni fu Antonio Marchetti, consoli della comunità di Giustino e di Vadaione, insieme a 9 convicini, da una parte; Antonio fu Bartolomeo Polla e Ognibene fu Pietro Vitali, consoli della comunità di Caderzone, insieme a 10 convicini, dall'altra, considerata la perdita parziale dei termini dell'alveo del fiume Sarca scorrente tra le due comunità in località Bondàl in conseguenza delle alluvioni dello stesso e del tempo trascorso, procedono a una nuova collocazione degli stessi, 5 dalla parte di Caderzone e 5 dalla parte di Giustino-Vadaione, sulla base del lodo arbitrale del 1440(6) e di quello pronunciato dal d.d. Gaudenzio, barone di Madruzzo e capitano di Castel Stenico, e rogato dal notaio Giulio Battitori da Saone in data 14 agosto 1597(7), con relativa esecuzione per mezzo del "ser" Collino Lorenzi da Mortaso, sindaco dell'intera Valle e Pieve di Rendena, in data <16 dicembre> 1599(8).
Notai: Gianbattista fu d. Gianpietro Tisi da Giustino, nobile esente, e Gianbattista fu d. Rinaldo Polli da Massimeno, abitante a Caderzone
Regesti: VALENTI A) 67
Traduzione: RABENSTEINER, 30
Bibliografia: GIUSTINA 1997, pp. 111-114
Il Valenti riporta invece il regesto del seguente atto, che si oggi si può trovare in originale nell'archivio comunale di Strembo(9):
- Transazione con definizione di confini
1591 maggio 25, Caderzone
7 rappresentanti della comunità di Strembo e 8 di quella di Caderzone per risolvere la controversia tra loro esistente relativa ai confini tra le stesse dalla sommità del monte "Zervo" e dalla località Plazöla fino al fiume Sarca, addivengono a una transazione, mediante la quale ridefiniscono i termini della zona in questione sulla base del lodo arbitrale pronunciato in data 1° maggio 1324(10).
Notaio: Girolamo Bertelli da Caderzone
Regesti: VALENTI A) 45
Bibliografia: GIUSTINA 1995, pp. 77-78
Infine sempre dal Rabensteiner sono riportati in estratto alcuni atti, che tuttavia dalla rilevazione del 1930 si conosce essere vergati su carta(11).

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Il presente lavoro di regestazione è stato curato e licenziato nell'agosto 2001 da Enrico Apolloni, su incarico del Servizio Beni librari e archivistici della Provincia Autonoma di Trento. Nell'occasione si è provveduto a riordinare il fondo secondo il criterio cronologico e ad apporre la relativa numerazione sul verso di ogni singola pergamena, a matita, in alto a sinistra.
I regesti sono stati redatti secondo fini inventariali, sulla base delle direttive impartite dalla circolare del Ministero dell'Interno n. 39/1966, Direzione Generale degli Archivi di Stato, "Norme per la pubblicazione degli inventari"(2). Si è fatto inoltre riferimento alle istruzioni proposte dalla "Guida operativa per l'ordinamento e l'inventariazione degli archivi storici locali", curata dalla Regione Lombardia, Milano 1992 e dalla "Premessa metodologica ai regesti delle pergamene dell'archivio di Castel Thun", dattiloscritto a cura di M.Faes, Trento 1996, alle quali si rimanda per ogni approfondimento.
In questa sede si tengano presenti i seguenti criteri:
- ogni unità è identificata da un numero assegnato in ordine cronologico, facendo seguire i documenti con data cronica incompleta o ipotizzata a quelli con la stessa data completa;
- alla numerazione segue il titolo in italiano, che individua l'azione giuridica posta in essere;
- si sono riportate data cronica e topica, quest'ultima espressa con toponimo moderno ovvero con toponimo antico tra virgolette nel caso in cui di quest'ultimo non sia trovato il corrispettivo attuale;
- nel regesto propriamente detto si sono segnalati: la natura dell'atto giuridico; i nomi delle parti contraenti, con relativa indicazione di patronimico, provenienza e qualifica principale (d. = "dominus/a" ovvero "donna", in relazione alla condizione sociale), menzionati singolarmente fino a un massimo di quattro persone; l'oggetto dell'atto stesso, con le clausole ritenute di volta in volta più significative; si è inoltre riferita la presenza tra i testimoni di personaggi influenti per dinastia o carica istituzionale;
- per quanto riguarda le costituzioni di censo, che generalmente si presentano come compravendite di un terreno con immediata sua locazione a un canone annuo e patto di riscatto allo stesso prezzo di vendita, più gli interessi passivi maturati e le spese notarili, si precisa che la dizione giuridica più vicina all'attuale è quella di 'ipoteca', in quanto è evidente che si tratta di prestiti mascherati di denaro assicurati su beni immobili. Nondimeno alcuni casi pongono effettivamente problemi di comprensione, per cui si è scelto di riportare il contenuto dell'atto nella sua esatta dinamica(3). Si ricorda che, salvo diversa menzione, i censi in granaglie sono da corrispondersi metà in miglio e metà in segale la festa di S.Michele (29 settembre) o entro la sua ottava; i censi il cui valore non è esplicitato sono da ritenersi fissati sulla base delle Costituzioni del principe vescovo di Trento, sempre citate negli atti;
- i termini mancanti di una perfetta traduzione in italiano sono stati riportati tra virgolette; i nomi propri di persona non traducibili si sono dati in latino al caso nominativo; i cognomi sono stati omologati alla forma attuale, se esistente;
- i microtoponimi di cui non si è trovato il corrispettivo nell'attuale toponomastica sono stati riportati tra virgolette; quelli sopravvissuti, rilevati sulle mappe catastali o segnalati dalla cortesia del rag. Luciano Mosca di Caderzone in scrittura semplificata;
- i terreni si devono intendere posti nel territorio (= "in pertinenciis", "in regulis"...) di Caderzone, salvo diversa menzione;
- data la varietà delle monete citate, ogni valuta è stata completata, laddove presente, dall'indicazione della relativa quotazione, traducendo il sintagma latino "in rationem" con l'espressione più immediata "del valore di";
- si è riportato il nome del notaio rogatario, con relativo patronimico e provenienza;
- riguardo alla tradizione del documento si è distinto tra originale, considerando tale anche il documento tratto da protocollo e sottoscritto dallo stesso notaio rogatario, che in molti casi si limita a sottoscrivere il testo esteso da altri (in generale "per fidelem scriptorem": in tal caso lo si è definito 'originale da imbreviature'); e la copia autentica, della quale si è approssimativamente segnalata la data, a meno che non sia dovuta a figlio o a nipote del notaio rogatario stesso (non si è ritenuto significativo segnalare per questo secondo caso il nome dell'autorità che ha autorizzato la copia - in genere è il vicario di Tione - e del notaio che con pubblico documento ha attestato tale licenza);
- si sono fornite le dimensioni del supporto, espresse in millimetri, segnalando prima l'altezza e poi la base (per forme irregolari, la misura maggiore è seguita, tra parentesi, da quella minore); si è fatto inoltre cenno allo stato di conservazione o a qualche caratteristica particolare della pergamena;
- tra parentesi quadre si sono incluse le integrazioni di lacune, tra parentesi uncinate si sono riportate le necessarie integrazioni di contenuto (indicando in nota di volta in volta la fonte); con tre asterischi in linea orizzontale si sono contrassegnati gli spazi di testo lasciati in bianco dallo scrittore;
- si è indicata la vecchia segnatura in quanto è con essa che i documenti sono stati citati nei molteplici studi che il Giustina ha dedicato a Caderzone.
Si segnala infine che la quasi totalità delle pergamene riporta note tergali di contenuto, sia coeve che posteriori, e note archivistiche di più mani ed epoche.

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(1) E' il n. 277 dell'archivio storico del Comune. Copia in estratto si trova al ms. 2007 della Biblioteca comunale di Trento
(2) Pubblicata in appendice a P.CARUCCI, "Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione", Roma 1983
(3) In particolare le pergg. 150, 159, 160 e 173. Chiara è la definizione proposta da P.Pizzini, per cui "si chiamava 'censo' il denaro che si dava a prestito (censo attivo) o che si prendeva a prestito (censo passivo) ad un tasso vario di interesse che raramente superava il limite del 5% annuo, fissato da una bolla di Pio V (la 'bolla piana'), oltre il quale si entrava nel campo dell'usura. Chi prendeva a prestito una determinata somma (sempre con regolare documento notarile) e fondava quindi un 'censo', lo fondava offrendo in garanzia un fondo arativo o prativo, per il quale veniva spesso fissato il diritto di riscatto ('retroemptio'): se allo scadere dei termini di contratto (in genere 3-4 o 9 anni) il 'censualista' non riusciva a pagare il debito, il fondo passava in assoluta proprietà del 'censuario'" (cfr. P.PIZZINI, "Pietro Belli, condinese, vescovo suffraganeo di Trento (1560?-1630)", in "Studi Trentini di Scienze Storiche", LV (1976), 4, p. 426)
(4) C'era alla data della rilevazione del Casetti
(5) Cfr. perg. 135
(6) Cfr. perg. 10, n. 1
(7) Cfr. perg. 119
(8) Cfr. perg. 122
(9) Cfr. AC Strembo, perg. 80
(10) Cfr. perg. 2/2
(11)
- 1697 agosto 25, Caderzone. Regolamento boschivo di un'area nella località "Pè del Zervo". Notaio: Gianbattista Tisi da Giustino (cfr. VALENTI A) 69; RABENSTEINER, p. 431);
- 1700 ottobre 27, Caderzone. Lodo arbitrale pronunciato dal notaio sottoscrittore e dal fratello d. Giuseppe Lodovico Girolamo Bertelli di Monte Giglio e di Castel Ossana, dottore di filosofia e medicina, e articolato in 5 punti tra la comunità di Caderzone e Giacomo figlio di Ognibene Amadei da Caderzone relativo alla servitù di transito per il sentiero sopra Maso Temón. Notaio: Francesco Felice Bertelli di Monte Giglio e di Castel Ossana, cittadino e giudice collegiale di Trento (cfr. VALENTI A) 70; RABENSTEINER, pp. 458-463; GIUSTINA 1997, pp. 129-131);
- 1702 marzo 10, Caderzone. Regolamento boschivo della località Vagügn limitrofa alla Val di Casa sul monte di Caderzone. Notaio: Matteo Antonio Alberti da Bocenago (RABENSTEINER, p. 432)

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"Archivio di Stato di Trento. Archivio Principesco-Vescovile. Inventario", Roma 1951

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Denominazione Estremi cronologici Livello
Procura [1324 maggio](1) UNITA
Procura-Compromesso e lodo arbitrale 1324 maggio 31- 1324 giugno 1 UNITA
Procura 1324 maggio 31 SOTTOUNITA
Compromesso e lodo arbitrale 1324 maggio 31- 1324 giugno 1(1) SOTTOUNITA
Procura-Compromesso e lodo arbitrale 1324 maggio 31; 1324 giugno 1 UNITA
Compromesso-Lodo arbitrale 1327 [...] 14 -1327 agosto 22 UNITA
Compromesso 1327 [...] 14 SOTTOUNITA
Lodo arbitrale 1327 agosto 22 SOTTOUNITA
Compromesso-Lodo arbitrale 1327 [...] 14 - 1327 agosto 22 UNITA
Statuti 1329 aprile 23 UNITA
Locazione enfiteutica 1360 agosto 19 UNITA
Lodo arbitrale 1361 ottobre 12 UNITA
Testamento 1362 settembre 19 UNITA
Procura 1440 maggio 17 UNITA
Sentenza 1457 maggio 12 UNITA
Concessione di vicinato 1484 gennaio 22 UNITA
Convenzione 1492 maggio 17 UNITA
Sentenza 1492 agosto 14 UNITA
Procura 1492 ottobre 4 UNITA
Convenzione 1495 settembre 2 UNITA
Permuta con conguaglio 1500 novembre 25 UNITA
Permuta con conguaglio 1500 novembre 25 UNITA
Redazione di statuti e relativa conferma 1506 gennaio 12 - 1506 marzo 30 UNITA
Compravendita 1514 [ottobre 19] UNITA
Locazione 1514 ottobre 19 UNITA
Patto di riscatto [1514] ottobre 19 UNITA
Dichiarazione di debito 1514 ottobre 19 UNITA
Quietanza 1515 aprile 18 UNITA
Ratifica di compravendita e versamento 1515 novembre 29 UNITA
Compravendita 1516 aprile 24 UNITA
Locazione e patto di riscatto 1516 aprile 24 UNITA
Definizione di confini 1517 ottobre 4 UNITA
Compravendita 1522 maggio 26 UNITA
Retrovendita 1523 gennaio 19 UNITA
Retrovendita 1523 novembre 12 UNITA
Convenzione 1525 novembre 20 UNITA
Compravendita e patto di rivendita 1526 aprile 8 UNITA
Lodo arbitrale 1529 settembre 14 UNITA
Permuta con conguaglio 1529 novembre 14 UNITA
Compravendita 1530 giugno 6 UNITA
Permuta con conguaglio 1531 ottobre 5 UNITA
Compravendita 1534 luglio 26 UNITA
Convenzione con permuta e conguaglio 1541 maggio 3 UNITA
Procura 1541 luglio 26 UNITA
Redazione di statuti e relativa conferma 1543 gennaio 8- 1543 gennaio 24 UNITA
Transazione 1543 ottobre 24 UNITA
Transazione 15[43] novembre 13 UNITA
Revoca di procura 1543 novembre 15 UNITA
Tutela 1544 marzo 20 UNITA
Compravendita 1546 giugno 15 UNITA
Permuta con conguaglio 1546 novembre 20 UNITA
Compravendita con convenzione 1546 novembre 25 UNITA
Compravendita 1547 novembre 5 UNITA
Compravendita 1548 aprile 25 UNITA
Divisione ereditaria 1549 maggio 1 UNITA
Procura 1549 maggio 27 UNITA
Dazione in pagamento 1549 agosto 17 UNITA
Permuta 1549 ottobre 26 UNITA
Transazione 1550 novembre 3 UNITA
Transazione 1555 maggio 25 UNITA
Compromesso 1555 maggio 27(1) UNITA
Compravendita 1555 ottobre 5 UNITA
Procura [15]60 marzo 18(1) UNITA
Permuta con conguaglio 1561 maggio 20 UNITA
Quietanza 1562 gennaio 26 UNITA
Transazione 1562 giugno 4 UNITA
Permuta con conguaglio 1562 ottobre 26 UNITA
Compravendita 1562 ottobre 27 UNITA
Dazione in pagamento 1562 ottobre 27 UNITA
Quietanza 1562 ottobre 28 UNITA
Quietanza 1564 febbraio 6 UNITA
Compravendita 1564 giugno 26 UNITA
Compravendita 1564 luglio 16 UNITA
Sentenza 1564 ottobre 25 UNITA
Credito 1564 novembre 5 UNITA
Statuti di divisione e di assegnazione di proprietà comunali 1564 dicembre 7 UNITA
Quietanza 1565 febbraio 16 UNITA
Permuta con conguaglio 1568 maggio 3 UNITA
Regolamento per l'alpeggio delle capre 1569 marzo 2 UNITA
Compravendita 1569 novembre 13 UNITA
Transazione 1570 gennaio 10 UNITA
Permuta 1571 marzo 21 UNITA
Divisione 1571 luglio 10 UNITA
Permuta con conguaglio 1571 ottobre 5 UNITA
Cessione e dazione in pagamento con patto di riscatto 1573 ottobre 1 UNITA
Permuta 1574 maggio 17 UNITA
Concessione 1575 giugno 4 UNITA
Quietanza e riscatto 1577 novembre 15 UNITA
Compravendita 1578 aprile 8 UNITA
Dazione in pagamento 1578 dicembre 8 UNITA
Trasferimento di legato 1579 ottobre 28 UNITA
Compromesso di compravendita 1580 gennaio 23 UNITA
Compravendita 1580 gennaio 25 UNITA
Revoca di procura 1580 marzo 25 UNITA
Compravendita 1580 agosto 5 UNITA
Permuta 1580 ottobre 3 UNITA
Compravendita 1580 novembre 20 UNITA
Revoca di proclama 1581 maggio 21 UNITA
Procura 1582 marzo 26 UNITA
Transazione 1582 maggio 28 UNITA
Revoca di procura 1583 marzo 25 UNITA
Revisione degli statuti-Relativa conferma 1583 aprile 30 - 1583 giugno 22 UNITA
Revisione degli statuti 1583 aprile 30 SOTTOUNITA
Conferma di statuti 1583 maggio 29-1583 giugno 22 SOTTOUNITA
Conferma di procura 1584 dicembre 13 UNITA
Rinnovo di locazione 1584 dicembre 18 UNITA
Compravendita 1584 dicembre 30(1) UNITA
Sentenza 1585 marzo 26 UNITA
Compravendita 1585 maggio 5 UNITA
Compravendita 1585 giugno 3 UNITA
Quietanza 1585 ottobre 11 UNITA
Quietanza 1586 febbraio 17 UNITA
Transazione con concessione di vicinato 1586 ottobre 5 UNITA
Quietanza 1586 dicembre 4 UNITA
Quietanza 1587 gennaio 18 UNITA
Ratifica di saldo, quietanza e deposito 1587 novembre 5 UNITA
Quietanza 1589 ottobre 28 UNITA
Quietanza 1589 novembre 6 UNITA
Statuti di divisione e di assegnazione di proprietà comunali-Relativa conferma 1591 giugno 14-1591 ottobre 1 UNITA
Statuti di divisione e assegnazione di proprietà comunali 1591 giugno 14 SOTTOUNITA
Conferma di statuti 1591 ottobre 1 SOTTOUNITA
Esecuzione di legato 1591 ottobre 22 UNITA
Riscatto di censo 1592 ottobre 24 UNITA
Donazione 1593 novembre 17 UNITA
Quietanza 1595 ottobre 14 UNITA
Procura 1597 maggio 20 UNITA
Compromesso-Lodo arbitrale 1597 agosto 7-1597 agosto 14 UNITA
Compromesso 1597 agosto 7 SOTTOUNITA
Lodo arbitrale 1597 agosto 14 SOTTOUNITA
Revisione degli statuti-Relativa conferma 1598 marzo 3-1598 aprile 8 UNITA
Revisione degli statuti 1598 marzo 3 SOTTOUNITA
Conferma della revisione degli statuti 1598 marzo 4 - 1598 aprile 8 SOTTOUNITA
Permuta 1599 settembre 23 UNITA
Collocazione di termini 1599 dicembre 16 UNITA
Lodo arbitrale 1600 aprile 22 o 29 UNITA
Collocazione di termini 1600 novembre 2 UNITA
Sentenza 1601 settembre 4 UNITA
Transazione 1601 ottobre 5 UNITA
Transazione 1602 luglio 2 UNITA
Costituzione di censo per esecuzione di legato 1603 ottobre 13 UNITA
Permuta con conguaglio 1604 giugno 13 UNITA
Sentenza 1605 giugno 1 UNITA
Compravendita con esecuzione di legato 1606 aprile 20 UNITA
Regolamenti boschivi e per l'alpeggio delle capre-Relative conferme 1609 giugno 11-1609 settembre 23 UNITA
Regolamenti boschivi e per l'alpeggio delle capre 1609 giugno 11 SOTTOUNITA
Conferma di regolamenti 1609 settembre 9-1609 settembre 23 SOTTOUNITA
Lodo arbitrale 1609 dicembre 10 UNITA
Compromesso 1610 novembre 6 UNITA
Lodo arbitrale 1611 ottobre 17 UNITA
Procura 1613 novembre 20 UNITA
Procura 1613 novembre 20 UNITA
Rinnovo di locazione 1613 dicembre 30(1) UNITA
Regolamento boschivo e relativa conferma 1615 marzo 17 - 1615 aprile 8 UNITA
Donazione 1618 agosto 20 UNITA
Permuta 1618 agosto 20 UNITA
Compravendita 1618 agosto 20 UNITA
Permuta 1618 agosto 20 UNITA
Dazione in pagamento 1619 maggio 4 UNITA
Costituzione di censo 1622 ottobre 11 UNITA
Testamento 1626 febbraio 26 UNITA
Compravendita 1628 marzo 23 UNITA
Ratifica di compravendita e relativa quietanza 1630 gennaio 11 UNITA
Permuta con conguaglio 1636 marzo 7 UNITA
Abrogazione di censo con convenzione 1636 aprile 12 UNITA
Transazione 1636 agosto 9 UNITA
Costituzione di censo 1638 novembre 26 UNITA
Revisione di confini e collocazione di termini 1639 settembre 17 UNITA
Statuti di divisione e di assegnazione di proprietà comunali 1640 giugno 7 UNITA
Costituzione di censo per esecuzione di legato 1640 novembre 4 UNITA
Garanzia 1640 novembre 13 UNITA
Riscatto di censo 1640 novembre 18 UNITA
Riscatto di censo 16[41] aprile 21 UNITA
Costituzione di censo 1643 maggio 16 UNITA
Costituzione di censo 1643 maggio 16 UNITA
Regolamento boschivo 1644 ottobre 29 UNITA
Permuta con conguaglio 1645 aprile 27 UNITA
Compravendita 1645 novembre 25 UNITA
Costituzione di censo per esecuzione di legato 1646 settembre 2 UNITA
Procura 1647 gennaio 5- 1647 aprile 14 UNITA
Riscatto di censo 1647 ottobre 27 UNITA
Costituzione di censo 1649 ottobre 29 UNITA
Transazione con definizione di confini 1651 agosto 14 UNITA
Costituzione di censo per esecuzione di legato 1651 novembre 6 UNITA
Costituzione di censo 1652 [marzo o novembre] 28 UNITA
Costituzione di censo 1652 novembre [3, 10, 17 o 24] UNITA
Costituzione di censo 1655 luglio 10 UNITA
Riscatto di censo 1655 novembre 13 UNITA
Costituzione di censo 1657 dicembre 8 UNITA
Transazione 1658 maggio 31 UNITA
Costituzione di censo 1660 novembre 8 UNITA
Costituzione di censo Sec. XVII(1) UNITA
Denominazione Comune Condizione giuridica Servizio archivio
Comune di Caderzone Terme CADERZONE Pubblico No
Denominazione Estremi cronologici
Comunità di Caderzone, [1324] - 1810 [agosto 31] [1324] - 1810 [agosto 31]