Ufficio del Genio civile di Trento. Servizio derivazioni. Grandi derivazioni idroelettriche (GDI)

1899 - 1996

fondo

Buono

La documentazione relativa alle grandi derivazioni idroelettriche, in occasione del versamento dall'Ufficio del Genio civile di Trento alla Provincia autonoma di Trento, ha subito un intervento di riorganizzazione e ricondizionamento operato dal personale della provincia, che fu funzionale alla redazione dell'elenco allegato al verbale di consegna della suddetta documentazione del 31 marzo 2000 (1).
Le grandi derivazioni idroelettriche vennero suddivise per bacino idrografico di riferimento (2) e ulteriormente tra grandi derivazioni idroelettriche realizzate, non realizzate e 'incartamenti vari'. La documentazione venne ricondizionata in nuovi faldoni a cui venne assegnata una sigla-segnatura.
Le buste delle grandi derivazioni idroelettriche realizzate, ancora in uso dal Servizio di utilizzazione acque pubbliche, riportavano una sigla che indicava l'impianto di riferimento e il bacino idrografico d'appartenenza (ad es. 'GDI 03 NO': Grandi derivazioni idroelettriche, numero dell'impianto e sigla corrispondente al bacino di riferimento) (3) e spesso, scritta per esteso, la denominazione dell'impianto. La documentazione definita 'incartamenti vari', probabilmente miscellanea, riportava la semplice indicazione GDI VR, grandi derivazioni idroelettriche, varie, seguita dal numero di busta.
Le grandi derivazioni idroelettriche non realizzate erano invece individuate dalla segnatura 'GDI NR' (grandi derivazioni idroelettriche - non realizzate), seguita da un numero arabo corrispondente alla numerazione progressiva del faldone e dalla sigla del bacino idrografico di riferimento (ad es. 'GDI NR 001 AV'). Oltre alla segnatura talvolta era riportata l'indicazione sommaria, non sempre corretta, dell'impianto di riferimento e delle ditte intestatarie delle domande e/o dei progetti contenuti, più spesso l'indicazione generica "ditte varie - domande senza esito". La numerazione progressiva delle buste non seguiva criteri cronologici o geografici, ma si trattava di una mera numerazione utilizzata in sede di ricondizionamento, funzionale all'individuazione delle unità di condizionamento.
Le buste erano così suddivise: bacino del fiume Noce 16 buste, bacino del torrente Avisio 34 buste, bacino del fiume Adige 33 buste, bacino del fiume Brenta 24 buste, bacino del fiume Sarca 16 buste e bacino del fiume Chiese 7 buste. Assieme alle 'non realizzate' erano conservate 7 buste, relative all'impianto parzialmente realizzato di S. Stefano, che riportano una segnatura diversa da quelle fin qui descritte quale ad esempio GDI 01 001 PR, grandi derivazioni idroelettriche, codice legato all'impianto, numero progressivo del faldone, parzialmente realizzate.
All'interno dei singoli faldoni, fascicoli e progetti erano raccolti senza alcun ordine e ciascun fascicolo era stato apposto un bigliettino autoadesivo con un'indicazione numerica progressiva del fascicolo che trovava corrispondenza nell'elenco citato.

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Il versamento della documentazione relativa alle grandi derivazioni idroelettriche dall'Ufficio del Genio civile di Trento alla Provincia autonoma di Trento, avvenne in parallelo ai graduali passaggi di competenze, avvenuti negli anni, tra Genio civile e Provincia, in attuazione del D. P. R. 31 agosto 1972, n. 670, in merito all'approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige.
Il D. P. R. 31 agosto 1972, n. 670 stabilì le funzioni delle province autonome di Trento e Bolzano che assunsero, nello specifico, la podestà di emanare norme legislative in materia di opere idrauliche e di utilizzazione delle acque pubbliche, ad esclusione però delle grandi derivazioni a scopo idroelettrico (4). Tale potere legislativo venne successivamente recepito dal D. P. R. 22 marzo 1974, n. 381, in merito alle norme di attuazione dello statuto speciale per la regione Trentino-Alto Adige in materia di urbanistica ed opere pubbliche. In esso venne specificato che le provincie esercitavano tutte le attribuzioni inerenti alla titolarità di tale demanio e in particolare quelle concernenti la polizia idraulica e la difesa delle acque dall'inquinamento, ma restò ferma la competenza statale in materia di grandi derivazioni a scopo idroelettrico (5).
In seguito a tali disposizioni, per permetterle l'espletamento delle funzioni, l'Ufficio del Genio civile di Trento consegnò alla Provincia Autonoma di Trento la documentazione inerente alle competenze acquisite.
Un primo versamento avvenne il 7 aprile 1975 (data del verbale di consegna dell'Ufficio del Genio civile di Trento) e interessò la documentazione relativa alle pratiche di riconoscimento dei diritti d'uso d'acqua e di concessione di derivazioni, ad esclusione delle grandi derivazioni a scopo idroelettrico. In occasione del trasferimento della documentazione vennero redatti due elenchi descrittivi (6): "Elenco allegato al verbale di consegna di data 7 aprile 1975 e descrittivo delle pratiche inerenti le funzioni spettanti alla Provincia Autonoma di Trento, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 30 del D.P.R. 22 marzo 1974 n.381, in materia di riconoscimenti" relativo a 3768 pratiche, ed "Elenco allegato al verbale di consegna di data 7 aprile 1975 e descrittivo delle pratiche inerenti le funzioni spettanti alla Provincia Autonoma di Trento, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 30 del D.P.R. 22 marzo 1974 n.381, in materia concessioni di derivazione" relativo a 1449 pratiche.
L'anno seguente, con verbale di consegna datato 30 giugno 1976, venne versata alla Provincia Autonoma di Trento, la documentazione d'archivio relativa agli atti di concessione e ad altro materiale documentale concernente il demanio idrico, con relativo "Elenco descrittivo delle pratiche concernenti il demanio idrico che, ai sensi dell'art. 30 del D.P.R. 22 marzo 1974 n. 381, vengono consegnate alla Provincia Autonoma di Trento" (7) riguardante 1901 pratiche. Un successivo D. Lgs. 11 novembre 1999, n. 463, in merito alle norme di attuazione dello statuto speciale della regione Trentino - Alto Adige in materia di demanio idrico, di opere idrauliche e di concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico, produzione e distribuzione di energia elettrica, stabilì che fosse delegato alle province autonome di Trento e di Bolzano, per il rispettivo territorio, l'esercizio delle funzioni statali in materia di concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico con decorrenza 1 gennaio 2000, pertanto le province succedettero allo Stato nei rapporti giuridici con i concessionari, compresa l'acquisizione in proprietà, ove prevista dalla legge, delle opere di raccolta, adduzione, regolazione, delle condotte forzate e dei canali di scarico (8). Per permettere il pieno esercizio delle funzioni delegate venne inoltre stabilito che gli organi statali, entro il 31 dicembre 1999 consegnassero alle province gli archivi e i documenti degli uffici statali concernenti le concessioni di grande derivazione a scopo idroelettrico e le opere ad esse funzionali interessanti il territorio di ciascuna provincia (9). Con verbale di consegna del 31 marzo 2000 vennero versati alla Provincia autonoma di Trento gli archivi e i documenti degli uffici statali concernenti le funzioni delegate in materia di opere idrauliche di prima e seconda categoria, le grandi derivazioni a scopo idroelettrico e le opere ad esse funzionali, le dighe di ritenuta, le opere di sbarramento e le traverse; i beni immobili del demanio idrico statale e degli altri beni strumentali all'esercizio delle competenze.
Nell'occasione furono redatti gli elenchi del materiale da consegnarsi, allegati al verbale: allegato 1 "Elenco degli incartamenti concernenti le funzioni statali delegate in materia di opere idrauliche di prima e seconda categoria"; allegato 2 "Schede riepilogative degli incartamenti concernenti le grandi derivazioni a scopo idroelettrico e le opere ad esse funzionali", allegato 3 "Elenco e documentazioni relative alle dighe di ritenuta, alle opere di sbarramento ed alle traverse", allegato 4 "a) Elenco beni immobili, b) Casello idraulico di Ravina, c) Casello idraulico di Mori, d) Galleria Adige-Garda, e) Locali siti in Trento, piazza A. Vittoria n.5", allegato 5 "Elenco degli adempimenti da completare da parte degli uffici statali".
Pertanto, a fine marzo 2000, la documentazione relativa alle grandi derivazioni idroelettriche passò al Servizio utilizzazione delle acque pubbliche della Provincia di Trento che tuttora la detiene e la utilizza. La parte relativa alle grandi derivazioni idroelettriche non realizzate nel 2010 è stata versata, in accordo con la Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici, dal Servizio utilizzazione delle acque pubbliche all'Archivio provinciale della Provincia autonoma di Trento, in considerazione del fatto che il suddetto materiale documentale non veniva più utilizzato dal Servizio nell'espletamento delle proprie funzioni, favorendone la valorizzazione attraverso il presente intervento di riordino e inventariazione.
Un ulteriore integrazione del materiale documentale fin qui citato avvenne a seguito della predisposizione dell'elenco di versamento della documentazione dell'archivio del Genio civile all'Archivio di Stato di Trento, redatto dalla cooperativa Arcadia. In quell'occasione furono rinvenuti alcuni registri e documentazione afferente all'attuale Servizio di utilizzazione acque pubbliche della Provincia autonoma di Trento. Tale documentazione, che avrebbe dovuto confluire presso il suddetto servizio al momento del passaggio di competenze sulla gestione delle acque da un ente all'altro, a seguito di un accordo stipulato con il Provveditorato alle opere pubbliche di Trento, nel febbraio 2012, fu prelevata dalla sede di Largo Porta Nuova in Trento e confluì presso l'Archivio provinciale di Trento.

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Il presente inventario si occupa del riordino di una parte di archivio dell'Ufficio del Genio civile di Trento.
Si tratta precisamente di documentazione relativa al Servizio derivazioni, piccole e grandi derivazioni (a scopo idroelettrico e non).
La parte preponderante del materiale documentale è relativa alle grandi derivazioni idroelettriche - opere non realizzate.

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Nella redazione dell'inventario ci si è attenuti alle direttive impartite dalla circolare del Ministero dell'Interno n. 39/1966, Direzione generale degli Archivi di Stato, Norme per la pubblicazione degli inventari e alle "Norme per la descrizione archivistica e per la redazione degli inventari" impartite dalla Soprintendenza per i beni librari ed archivistici della Provincia autonoma di Trento e secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati " elaborate dalla Soprintendenza per i beni librari ed archivistici della Provincia autonoma di Trento nel 2006.
L'inventario è stato inserito nel "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino" della Provincia autonoma di Trento.
Per ogni unità archivistica compaiono in inventario:
- la segnatura, scritta sopra il titolo; che indica la collocazione del pezzo all'interno dell'archivio;
- il titolo, originale o attribuito. I titoli originali sono riportati fra virgolette; i segni di interpunzione, i segni diacritici, le maiuscole e le minuscole sono riportati all'uso moderno. Qualora il titolo originario non fosse stato completo o non rispecchiasse la natura della documentazione, si è ritenuto dare una descrizione più approfondita nel campo contenuto;
- gli estremi cronologici, nella sequenza: anno, mese, giorno. Le eventuali ricostruzioni sono state riportate fra parentesi quadre;
- descrizioni del contenuto, dove si riportano le notizie ritenute significative;
- la descrizione estrinseca: si è indicata la tipologia dell'unità descritta (registro, volume, fascicolo);
- il numero arabo che compare in alto, nel margine destro, è un marcatore associato a ciascuna unità e sottounità e alle schede introduttive, al fine di consentire i rimandi dalle voci dell'indice.

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(1) Cfr. Allegato 2, "Schede riepilogative degli incartamenti concernenti le grandi derivazioni a scopo idroelettrico e le opere ad esse funzionali", si vedano "Modalità di acquisizione e versamento" del fondo Ufficio del Genio civile di Trento. Servizio derivazioni. Grandi derivazioni idroelettriche (GDI) del presente inventario.
(2) Bacino del fiume/torrente Noce, bacino del torrente Avisio, bacino del fiume Adige, bacino del fiume Brenta, bacino del fiume Sarca e bacino del fiume Chiese.
(3) A ciascun impianto in funzione è assegnato un codice numerico (01 Malga Mare, 02 Cogolo, 03 Taio, 04 Mezzocorona, 05 Fedaia (Malga Ciapela), etc.), affiancato dalla sigla del bacino idrografico di riferimento (NO Noce, AV Avisio, AD Adige, BR Brenta, SA Sarca e CH Chiese). A seguito di un successivo intervento di riorganizzazione generale dell'archivio delle grandi derivazioni, condotto dalla scrivente Arcadia società cooperativa e conclusosi del gennaio 2009, la segnatura è stata leggermente modificata, mettendo al primo posto la sigla del bacino idrografico, seguita dal codice dell'impianto con l'aggiunta del numero progressivo del faldone relativo al singolo impianto (ad es. NO 03 001).
(4) Cfr. artt. 8 e 9 del D.P.R. 31 agosto 1972, n. 670.
(5) Cfr. art. 5 del D.P.R. 22 marzo 1974, n. 381.
(6) Elenchi redatti dall'Ufficio del Genio civile di Trento - Sezione idraulica - Reparto concessioni sul demanio idrico.
(7) Ibidem.
(8) Cfr. art. 11 del D.P.R. 11 novembre 1999, n. 463.
(9) Ibidem.

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Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige

Decreto del presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n.381, "Norme di attuazione dello statuto speciale per la regione Trentino - Alto Adige inmateria di urbanistica ed opere pubbliche"

Decreto legislativo 11 novembre 1999, n. 463, "Norme di attuazione dello statuto speciale della regione Trentino - Alto Adige in materia di demanio idrico, di opere idrauliche e di concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico, produzione e distribuzione di energia elettrica"

Denominazione Comune Condizione giuridica Servizio archivio
Archivio provinciale di Trento TRENTO Pubblico Si
Denominazione Estremi cronologici
Commissariato generale civile di Trento, Trento, 1919 luglio 24- 1922 ottobre 17 1919 luglio 24 - 1922 ottobre 17
Prefettura di Trento, 1922 ottobre 17- 1948 febbraio 26 1922 - 1948
Ufficio del Genio Civile di Trento, Trento, 1 gennaio 1924 - [2008] 1924 gennaio 1 - [2008]