Il versamento della documentazione relativa alle grandi derivazioni idroelettriche dall'Ufficio del Genio civile di Trento alla Provincia autonoma di Trento, avvenne in parallelo ai graduali passaggi di competenze, avvenuti negli anni, tra Genio civile e Provincia, in attuazione del D. P. R. 31 agosto 1972, n. 670, in merito all'approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige.
Il D. P. R. 31 agosto 1972, n. 670 stabilì le funzioni delle province autonome di Trento e Bolzano che assunsero, nello specifico, la podestà di emanare norme legislative in materia di opere idrauliche e di utilizzazione delle acque pubbliche, ad esclusione però delle grandi derivazioni a scopo idroelettrico (4). Tale potere legislativo venne successivamente recepito dal D. P. R. 22 marzo 1974, n. 381, in merito alle norme di attuazione dello statuto speciale per la regione Trentino-Alto Adige in materia di urbanistica ed opere pubbliche. In esso venne specificato che le provincie esercitavano tutte le attribuzioni inerenti alla titolarità di tale demanio e in particolare quelle concernenti la polizia idraulica e la difesa delle acque dall'inquinamento, ma restò ferma la competenza statale in materia di grandi derivazioni a scopo idroelettrico (5).
In seguito a tali disposizioni, per permetterle l'espletamento delle funzioni, l'Ufficio del Genio civile di Trento consegnò alla Provincia Autonoma di Trento la documentazione inerente alle competenze acquisite.
Un primo versamento avvenne il 7 aprile 1975 (data del verbale di consegna dell'Ufficio del Genio civile di Trento) e interessò la documentazione relativa alle pratiche di riconoscimento dei diritti d'uso d'acqua e di concessione di derivazioni, ad esclusione delle grandi derivazioni a scopo idroelettrico. In occasione del trasferimento della documentazione vennero redatti due elenchi descrittivi (6): "Elenco allegato al verbale di consegna di data 7 aprile 1975 e descrittivo delle pratiche inerenti le funzioni spettanti alla Provincia Autonoma di Trento, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 30 del D.P.R. 22 marzo 1974 n.381, in materia di riconoscimenti" relativo a 3768 pratiche, ed "Elenco allegato al verbale di consegna di data 7 aprile 1975 e descrittivo delle pratiche inerenti le funzioni spettanti alla Provincia Autonoma di Trento, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 30 del D.P.R. 22 marzo 1974 n.381, in materia concessioni di derivazione" relativo a 1449 pratiche.
L'anno seguente, con verbale di consegna datato 30 giugno 1976, venne versata alla Provincia Autonoma di Trento, la documentazione d'archivio relativa agli atti di concessione e ad altro materiale documentale concernente il demanio idrico, con relativo "Elenco descrittivo delle pratiche concernenti il demanio idrico che, ai sensi dell'art. 30 del D.P.R. 22 marzo 1974 n. 381, vengono consegnate alla Provincia Autonoma di Trento" (7) riguardante 1901 pratiche. Un successivo D. Lgs. 11 novembre 1999, n. 463, in merito alle norme di attuazione dello statuto speciale della regione Trentino - Alto Adige in materia di demanio idrico, di opere idrauliche e di concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico, produzione e distribuzione di energia elettrica, stabilì che fosse delegato alle province autonome di Trento e di Bolzano, per il rispettivo territorio, l'esercizio delle funzioni statali in materia di concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico con decorrenza 1 gennaio 2000, pertanto le province succedettero allo Stato nei rapporti giuridici con i concessionari, compresa l'acquisizione in proprietà, ove prevista dalla legge, delle opere di raccolta, adduzione, regolazione, delle condotte forzate e dei canali di scarico (8). Per permettere il pieno esercizio delle funzioni delegate venne inoltre stabilito che gli organi statali, entro il 31 dicembre 1999 consegnassero alle province gli archivi e i documenti degli uffici statali concernenti le concessioni di grande derivazione a scopo idroelettrico e le opere ad esse funzionali interessanti il territorio di ciascuna provincia (9). Con verbale di consegna del 31 marzo 2000 vennero versati alla Provincia autonoma di Trento gli archivi e i documenti degli uffici statali concernenti le funzioni delegate in materia di opere idrauliche di prima e seconda categoria, le grandi derivazioni a scopo idroelettrico e le opere ad esse funzionali, le dighe di ritenuta, le opere di sbarramento e le traverse; i beni immobili del demanio idrico statale e degli altri beni strumentali all'esercizio delle competenze.
Nell'occasione furono redatti gli elenchi del materiale da consegnarsi, allegati al verbale: allegato 1 "Elenco degli incartamenti concernenti le funzioni statali delegate in materia di opere idrauliche di prima e seconda categoria"; allegato 2 "Schede riepilogative degli incartamenti concernenti le grandi derivazioni a scopo idroelettrico e le opere ad esse funzionali", allegato 3 "Elenco e documentazioni relative alle dighe di ritenuta, alle opere di sbarramento ed alle traverse", allegato 4 "a) Elenco beni immobili, b) Casello idraulico di Ravina, c) Casello idraulico di Mori, d) Galleria Adige-Garda, e) Locali siti in Trento, piazza A. Vittoria n.5", allegato 5 "Elenco degli adempimenti da completare da parte degli uffici statali".
Pertanto, a fine marzo 2000, la documentazione relativa alle grandi derivazioni idroelettriche passò al Servizio utilizzazione delle acque pubbliche della Provincia di Trento che tuttora la detiene e la utilizza. La parte relativa alle grandi derivazioni idroelettriche non realizzate nel 2010 è stata versata, in accordo con la Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici, dal Servizio utilizzazione delle acque pubbliche all'Archivio provinciale della Provincia autonoma di Trento, in considerazione del fatto che il suddetto materiale documentale non veniva più utilizzato dal Servizio nell'espletamento delle proprie funzioni, favorendone la valorizzazione attraverso il presente intervento di riordino e inventariazione.
Un ulteriore integrazione del materiale documentale fin qui citato avvenne a seguito della predisposizione dell'elenco di versamento della documentazione dell'archivio del Genio civile all'Archivio di Stato di Trento, redatto dalla cooperativa Arcadia. In quell'occasione furono rinvenuti alcuni registri e documentazione afferente all'attuale Servizio di utilizzazione acque pubbliche della Provincia autonoma di Trento. Tale documentazione, che avrebbe dovuto confluire presso il suddetto servizio al momento del passaggio di competenze sulla gestione delle acque da un ente all'altro, a seguito di un accordo stipulato con il Provveditorato alle opere pubbliche di Trento, nel febbraio 2012, fu prelevata dalla sede di Largo Porta Nuova in Trento e confluì presso l'Archivio provinciale di Trento.
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