Il fondo Fabio Giacomoni è pervenuto alla Fondazione Museo Storico del Trentino in scatoloni contenenti sia la documentazione archivistica sia il materiale librario del professore, successivamente divisi per essere inventariati o catalogati.
La sistemazione del materiale all'interno degli scatoloni non risultava avere un ordine preciso.
Una parte di documentazione cartacea era raccolta in fascicoli all'interno di faldoni riportanti delle segnature pregresse, mentre l'altra parte di materiale era conservata in fascicoli o teche di plastica trasparente, sostituite successivamente con materiale idoneo alla conservazione.
Tale ordinamento è stato rispettato mantenendo quindi il condizionamento creato dallo studioso, e le carte sciolte, relativamente poche, sono state fascicolate.
Dopo aver individuato le serie e le sottoserie dell'inventario è iniziata la schedatura delle singole unità archivistiche, delle quali sono stati rilevati il titolo, gli estremi cronologici, il contenuto, la consistenza e, dove presenti, le segnature precedenti.
All'interno delle serie e delle sottoserie è stato segnalato il tipo di ordinamento, cronologico o alfabetico, della documentazione.
Il fondo è stato organizzato in serie e sottoserie chiuse, dando una numerazione unica progressiva.
La documentazione è stata posta in cartelle grigie con alette riportanti il titolo e la segnatura, posta nell'angolo in alto a sinistra di ogni cartella.
Sono stati redatti gli indici analitici delle istituzioni, dei nomi di persona e dei toponimi presenti all'interno dell'inventario. Non è stato indicizzato il nome di Fabio Giacomoni per l'eccessiva ripetitività.
Le operazioni di inventariazione si sono svolte sulla base dei criteri per la descrizione archivistica forniti dalla Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento.
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