Registri dei nati e battezzati

1768 - 1994

A 2

serie

Nella XXIV sessione del Concilio di Trento, tenutasi l'11 novembre 1563, quando i lavori erano quasi arrivati a conclusione, si affrontò la regolamentazione del sacramento del matrimonio; nella rubrica "De reformatione circa matrimoni", tra le altre disposizioni, si obbligavano i parroci a tenere e compilare un registro dei matrimoni e un registro dei battesimi.
Il registro dei battesimi era estremamente importante, non solo perché il battesimo era il sacramento che permetteva al nuovo nato di salvarsi dalla dannazione ed entrare nella comunità cristiana, ma anche perché nel battesimo si instaurava con padrini e madrine un rapporto di cognazione spirituale, un legame più forte e maggiormente vincolante di quello di sangue; era quindi necessario conoscere e ricordare i vincoli di parentela spirituale, perché rendevano impossibile un'unione matrimoniale (1).
Nel "Rituale Romanum" di Paolo V del 1614 veniva ribadita la necessità di tenere il registro dei battesimi e quello dei matrimoni. A conclusione del lungo capitolo sul significato e il valore del battesimo e sulle indicazioni da seguire nei casi di dubbia interpretazione, il "Rituale" concludeva "antequam infans ex ecclesia asportetur, aut susceptores discedant, eorum nomina, et alia de administratio baptismo ad praescriptam formam in baptismali libro, parochus accurate describat". Il "Rituale" non si limitava tuttavia a dettare norme, ma forniva ai curatori d'anime anche dei modelli da seguire perché la compilazione dei registri fosse corretta, completa e uniforme (2).
Studi recenti hanno messo in luce come già prima del Concilio i vescovi di Trento avessero in diverse occasioni raccomandato la compilazione dei registri battesimali, per questo negli archivi delle parrocchie trentine si trovano registri già dall'inizio del XVI secolo (3).
Se si escludono le successive modifiche del "Rituale Romanum", che non apportarono variazioni significative alla gestione dei registri compilati a cura dei sacerdoti, si deve arrivare fino al 1781 per trovare, per i territori soggetti all'Impero, una importante innovazione che modifica il ruolo stesso dei curatori d'anime. Con circolare imperale del 1 maggio 1781 i registri parrocchiali (non solo quindi quelli dei battesimi, ma anche quelli di matrimoni e morti) vennero investiti di valore pubblico, con valenza civile. La successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 stabilì formule ed espressioni linguistiche uniformi per la compilazione dei registri ordinando ai curatori d'anime di "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' ... sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge".
Il governo bavarese tolse ai parroci il ruolo di ufficiali civili e con disposizione del 24 settembre 1808 la gestione dell'anagrafe venne trasferita ai consigli comunali (4). Dopo la restaurazione del governo austriaco, con la circolare imperiale del 21 settembre 1815 veniva restituito ai parroci il ruolo di ufficiali civili e il compito di compilare i registri anagrafici (5). I parroci avevano comunque continuato ad aggiornare diligentemente i registri anagrafici, anche nel periodo in cui ne erano stati esentati (6).
Con ordinanza governativa n. 3681 del 30 giugno 1815 si rinnovò l'obbligo di utilizzare registri anagrafici prestampati, che facilitavano la correttezza e l'uniformità dei dati raccolti.
I parroci mantennero quindi il loro ruolo di ufficiali civili fino all'impianto dell'Ufficio di stato civile presso i comuni il 1 gennaio 1924 quando, a seguito del regio decreto 24 settembre 1923, n. 2013, venivano estese alle nuove Province le disposizioni relative allo stato civile (7).

La serie è costituita da 10 registri, numerati in origine da 1 a 10, con un ultimo registro (il più recente) non numerato. Il primo volume registra i nati e battezzati dal 1768 al 1784 ed è indicato come "Libro 1". Nel 1784 venne introdotto un registro unico per i nati e battezzati, matrimoni e morti (si veda la serie A 1 di questo inventario) che nella successione dei registri dei nati e battezzati corrisponde al secondo volume; con il ritorno all'uso di registri separati nel 1795 si utilizzò un nuovo registro riservato solo ai nati e battezzati che risulta essere il "Libro 3", nel quale riprendono le registrazioni a partire dal 1796.

 Espandi il testo

Per gli estremi cronologici dei registri dei nati e battezzati quale data iniziale viene indicata quella del giorno della nascita, quale data finale si indica quella del battesimo, anche se nella maggior parte dei casi il battesimo veniva impartito il medesimo giorno della nascita.

 Espandi il testo

(1) "Parochus antequam ad baptismum conferendum accedat diligenter ab iis ad quos spectabit sciscitetur quem vel quos elegerint ut baptizatum de sacro fonte suscipiant et eum vel eos tantum ad illum suscipiendum admittat et in libro eorum nomina describat doceat que eos quam cognationem contraxerint ne ignorantia ulla excusari valeant" (Sessione XXIV "De reformatione circa matrimonii", cap. II; l'obbligo di tenere il registro dei matrimoni è al cap. I).
(2) "Rituale Romanum, Pauli V P.M. iussu editum", Romae 1617, pp. 11-19, con i modelli per la registrazione alle pp. 378-384; venne promulgato con la costituzione "Apostolicae sedis" il 17 giugno 1614.
(3) Si veda BOSCHI J., Gli archivi parrocchiali trentini: produzione documentaria e sedimentazione archivistica (secoli XV-XX), Trento 2011, in particolare per i registri battesimali pp. 48-55; SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, in G. COPPOLA - C. GRANDI (a cura di), La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali, questioni di metodo ed esperienze, Bologna 1987, pp. 277-319, in part. p. 282.
(4) "Istruzioni per i Capi delle Comuni", 24 settembre 1808, Sezione II, Titolo IV, par. 27, in "Foglio d'avvisi", p. 976.
(5) "Intorno ai registri dei matrimoni, delle nascite e delle morti", in Raccolta delle leggi provinciali, II, p. 406; GRANDI C., Curatore d'anime dello stato civile, in La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali, questioni di metodo ed esperienze, a cura di G. COPPOLA - C. GRANDI, Bologna 1987, pp. 251-273, in part. p. 282.
(6) Nel 1811 lo stesso Ordinariato vescovile aveva inviato una circolare ai curatori d'anime con la quale li esortava a continuare a svolgere i loro compiti e ad aggiornare i registri anagrafici, si veda BOSCHI J., Gli archivi parrocchiali Trentini, pp. 53-54.
(7) R.D. 24 settembre 1923, n. 2013, "Estensione alle nuove province delle disposizioni relative all'ordinamento dello Stato civile".

 Espandi il testo

Regio decreto 24 settembre 1923, n. 2013, "Estensione alle nuove provincie delle disposizioni relative all'ordinamento dello stato civile"

Editto del re di Baviera 24 settembre 1808, sul sistema comunale

Decreto governiale 21 settembre 1815, n. 9286, Intorno ai registri dei matrimoni, delle nascite e delle morti

Denominazione Estremi cronologici Livello
"Nati e battezzati 1768-84. Libro 1" 1768 aprile 5 - 1784 maggio 22 UNITA
"Nati e battezzati 1796-811. Libro 3" 1796 gennaio 7 - 1811 dicembre 17 UNITA
"Nati e battezzati 1812-1839. Libro IV" 1812 gennaio 2 - 1839 luglio 25 UNITA
"Nati e battezzati 1839-65. Libro 5" 1839 luglio 25 - 1865 maggio 23 UNITA
"Libro VI dei battezzati della curazia di Mezzano dall'anno 1866 fino al 1881" 1866 gennaio 11 - 1881 settembre 4 (con registrazione del 15 gennaio 1882) UNITA
"Volume 7°. 1882-1908. Nati. Volume VII. Mezzano 1882-1908. Nati" (1) 1882 gennaio 15 - 1908 dicembre 17 UNITA
"Volume 8°. 1909-1923. Nati. Volume VIII. Mezzano 1909-1923" (1) 1909 gennaio 1 - 1923 maggio 13 UNITA
"Registro nati e battezzati della parochia di Mezzano. 1923 dal 11 maggio al 1937. Tomo IX. Per lo stato civile vale fino al 31/XII-1923" (1) 1923 maggio 24 - 1937 dicembre 3 UNITA
"Volume X. Nati e battezzati 1938-1961. Mezzano" 1938 gennaio 10 - 1962 gennaio 6 UNITA
"Registro nati battezzati" 1962 gennaio 12 - 1994 dicembre 17 UNITA
Denominazione Comune Condizione giuridica Servizio archivio
Parrocchia di San Giorgio in Mezzano MEZZANO Ecclesiastico No
Denominazione Estremi cronologici
Regio decreto 24 settembre 1923, n. 2013, "Estensione alle nuove provincie delle disposizioni relative all'ordinamento dello stato civile" 1923 settembre 24
Editto del re di Baviera 24 settembre 1808, sul sistema comunale 1808 settembre 24
Decreto governiale 21 settembre 1815, n. 9286, Intorno ai registri dei matrimoni, delle nascite e delle morti 1815 settembre 21
Denominazione Estremi cronologici
Parrocchia di San Giorgio, Mezzano, 1910 dicembre 29 - 1910 dicembre 29 -
Curazia di San Giorgio, Mezzano, 1698 maggio 2 - 1910 dicembre 28 1698 maggio 2 - 1910 dicembre 28