Nell'ambito della leva militare un discorso a parte va fatto per la leva in massa, costituita da una sorta di "corpi speciali" che avevano la funzione di appoggiare in guerra l'esercito, la marina militare e la milizia territoriale. La leva in massa poteva venir chiamata sotto le armi soltanto in caso di guerra e l'ordine di chiamata era impartito dall'imperatore a mezzo del ministro della difesa. Se non era necessario impiegare tutte le annate soggette alla leva in massa, la chiamata doveva riguardare per prime le classi d'età più giovani(1). Erano soggetti alla leva in massa tutti i cittadini dello stato che non appartenevano né all'esercito stanziario, né alla riserva di supplemento, né alla milizia territoriale, purché non fossero totalmente inetti a portare le armi a causa di difetti fisici o morali. L'obbligo vigeva dall'anno in cui si compivano 19 anni fino all'anno in cui se ne compivano 42. Erano soggetti alla leva in massa anche tutti gli ufficiali e i funzionari militari dell'esercito (o marina da guerra) e della milizia territoriale messi a riposo o "fuori servizio". Per loro tale obbligo si protraeva fino all'età di 60 anni. Infine erano obbligati alla leva in massa tutti i corpi che avessero un qualche carattere militare (milizia cittadina, veterani militari, ecc.)(2). Nel Tirolo e nel Vorarlberg facevano parte della leva in massa i corpi dei bersaglieri (Schutzen) e dei cacciatori dell'imperatore (Kaiserjaeger)(3).
Erano esonerate dall'obbligo della leva in massa le persone che erano considerate necessarie per la gestione di pubblici affari come per esempio maestri di scuola, guardie forestali, guardie di polizia, ecc. e le persone che, a giudizio della deputazione comunale, dovevano farsi carico di "urgenti affari di famiglia". Tali titoli di esenzione subentravano però solo in caso di chiamata sotto le armi conseguente allo scoppio di una guerra e non per gli adempimenti da svolgersi in tempo di pace (come l'iscrizione nei ruoli e le esercitazioni ai poligoni di tiro). Anche coloro che erano stati esentati dal servizio militare per un motivo di ordine legale, a meno che non fossero del tutto inetti a portare le armi, non erano esentati dall'obbligo della leva in massa e dovevano perciò venir iscritti nei ruoli.
Coloro che si trovavano nei primi due anni dell'obbligo della leva in massa, dovevano partecipare ogni anno a delle esercitazioni di tiro in appositi poligoni(4).
I comuni dovevano cooperare anche alle operazioni inerenti alla leva in massa(5). Il loro compito era quello di formare, tenere in evidenza e revisionare i ruoli della leva in massa nei quali dovevano iscrivere tutti i pertinenti comunali soggetti all'obbligo di leva in massa e tutti coloro che avevano stabile dimora nel comune (purché avessero il diritto d'incolato nel Tirolo). La revisione dei ruoli doveva avvenire ogni anno nei mesi di gennaio e febbraio, togliendo l'annata più vecchia, che usciva dall'obbligo della leva in massa, e facendo l'elenco della nuova annata in base agli elenchi parrocchiali dei nati e ai dati dell'anagrafe. Per i forestieri presenti si procedeva in base alle prenotazioni fatte e ai certificati d'incolato domandati. All'inizio di marzo i comuni dovevano presentare un estratto dei ruoli al Capitanato distrettuale, che aveva compiti di controllo su questa materia.
Nell'archivio di Cagnò sono conservati i ruoli della leva in massa per le classi d'età comprese fra il 1835 e il 1902. Per tale periodo la documentazione è quasi completa poiché mancano soltanto gli anni di nascita 1861-1864.
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