VERSAMENTI ALL'ARCHIVIO DI STATO DI TRENTO
La documentazione era conservata fino al 2001 presso l'Archivio di Stato di Trento, dove era stata versata in due fasi, rispettivamente nel 1961 e nel 1966. Si riporta in merito a tali versamenti un estratto da una ricerca effettuata da un collaboratore dell'Archivio provinciale (1).
Albino Casetti, direttore dell'Archivio di Stato, scrive, il 4 aprile 1961, al Ministero dell'interno: "A seguito di trattative intercorse, la Società Finanziaria Trentina, a nome del Suo Direttore Dott. Beniamino Andreatta, ha chiesto - con lettera del 1° corr. - di consegnare a titolo di dono a questo Archivio di Stato n. 5 casse di documenti relativi al progetto per la costruzione della Ferrovia secondaria Trento-Tione, elaborato dai tecnici della cessata Banca Industriale di Trento, i cui atti sono appunto conservati presso la cennata Società. Poiché il progetto (di circa 60 anni fa), anche se non attuato, riveste un'importanza notevole per la storia delle comunicazioni nel Trentino, (venendo qui ad aggiungersi ad altri atti relativi alle Ferrovie secondarie trentine), e poiché la Società stessa è ben disposta a consentirne la consultazione da parte di studiosi, essendo infine presso questo Archivio di Stato scaffalatura sufficiente per gli atti stessi, si prega il Superiore Ministero a voler concedere la prescritta autorizzazione in merito".
Il Ministero autorizza il versamento in data 26 aprile 1961.
Il 12 novembre 1961 l'archivio di Stato scrive alla Società Finanziaria: "E' stato proceduto al riordinamento degli atti relativi al progetto della ferrovia secondaria Trento-Tione, donati da codesta spett. Società nella primavera del corrente anno. Il compito è stato laborioso, sia per le condizioni di conservazione di parte degli atti (taluni guasti dall'umidità), sia per essere gli stessi sfascicolati e in disordine. Si sono potuti identificare i seguenti gruppi di materiale documentario:
I. Progetto di Tramvia Elettrica Trento-Sarche-Caffaro con ramo Arco-Sarche: progettista Ing. Tisana Carlo di Brescia, a. 1901.
II. Corrispondenza dell' "Eisenbahnministerium" di Vienna circa i vari progetti relativi ad una Ferrovia delle Giudicarie.
III. Contratto di cessione del progetto della "Ferrovia Elettrica Dermulo-Fondo-Mendola" da parte della "Vereinigte Electricitäts-Actiengesellschaft" di Vienna alla "Banca Cattolica Trentina" a. 1906.
IV. "Tramvia Elettrica a scartamento ridotto (1 m.) - Schmalspurige Elektrische Trambahn Trento-Sarche-Lago di Garda": Progettisti Stern & Hafferl, Wien, per conto del Comitato per la Elettrovia, a. 1907.
V. "Ferrovia Elettrica locale a scartamento ridotto (1 m.) - Trento-Sarche-Arco e Sarche-Tione (Ferrovia Giudicariese - Iudikarienbahn)", progettista l'Ufficio Ferroviario della "Banca Industriale" di Trento, a. 1908.
VI. "Ferrovia Elettrica locale a scartamento ridotto (1 m.) - Schmalspurige Elektrische Lokalbahn Riva-Varone"
Progettista: Ing. Josef Gogowitz per conto della "Banca Industriale" di Trento, a. 1909-1910.
VII. Orari grafici Ferrovie locali a. 1909-1910.
VIII. "Tramvia Elettrica a scartamento ridotto Trento-Sarche-Lago di Garda"
Progettista: Unione Trentina Imprese Elettriche per conto della "Banca Industriale di Trento", a. 1910.
IX. Ferrovia Elettrica della Valle dell'Avisio, Variante Lavis-Lisignago (un fascicolo).
X. "Tramvie Elettriche Giudicariesi a scartamento ridotto"
Progettisti: Stern & Hafferl, Wien, per conto della "Banca Industriale" di Trento. Tronco Sarche-Tione, a. 1911.
XI. "Ferrovia Elettrica a scartamento ridotto (1 m.) - Schmalspurige Elektrische Eisenbahn Sarche-Tione"
Progettista: Unione Trentina Imprese Elettriche per conto della "Banca Industriale" di Trento, a. 1911.
XII. Protocollo della Ferrovia delle Giudicarie a. 1911-1915, un volume.
Vari rilievi tacheometrici; progetti spese; profili longitudinali a. 1911-1912 e circa 400 mappe numerate e altre 200 di vario tipo.
"Rete ferroviaria delle Giudicarie a scartamento normale"
Progettista: Ing. Mario Baudracco, Bolzano, per conto della "Banca Industriale" di Trento a. 1925-1930; ecc.
Il materiale documentario sopraindicato, assai notevole per la storia delle comunicazioni del Trentino, è naturalmente a disposizione per scopo di studio".
Lo stesso Archivio scrive il 9 dicembre 1961 al Ministero:
"si ha il pregio di comunicare che la Società Finanziaria Trentina ha provveduto da tempo alla consegna degli atti di cui in oggetto, ma tale materiale (in alcune casse) si trovava in tale stato di disordine che c'è voluto parecchio prima di poter procedere ad una inventariazione soddisfacente. Parte delle carte guaste dall'umidità, atti sfascicolati, caoticamente confusi, una quantità di mappe e rilievi sparsi e stracciati: non è stata impresa facile la ricostituzione del materiale relativo ai vari progetti, di diversa provenienza, più volte rielaborati. La documentazione è però ricca e interessante e offre un contributo notevole alla storia delle comunicazioni del Trentino".
Nel 1966 vi fu un'altra donazione, che andò poi a costituire il secondo trancio della miscellanea "Ferrovie trentine". Infatti il 31 agosto 1966 l'Archivio scrive al Ministero:
"Il prof. dott. Luigi Menapace, residente in Trento, via Torre Verde, ha fatto dono a questo Archivio di Stato, ritenendolo l'istituto più adatto allo scopo, di alcuni fascicoli di atti relativi alla progettata ricostruzione della Ferrovia elettrica Trento-Malè. Il prof. Menapace fu negli anni 1949-1952 Vice Presidente e Presidente della Regione Trentino-Alto Adige (precisamente del Consiglio Regionale) e tenace assertore del progetto di ricostruzione della linea (danneggiata nell'ultima guerra) a scartamento normale nel tratto Mezzacorona-Malè, con innesto sulla linea delle FF.SS. Brennero-Verona per il tratto da Mezzocorona al capoliena (Trento). Quale Presidente del Consiglio Regionale svolse una intensa opera a favore dell'adozione dello scartamento normale (in contrasto con quella dello scartamento ridotto, poi adottato), documentata nel materiale documentario donato: carteggio con Consiglieri regionali, con Deputati, organi tecnici, ecc.; lettere e verbali delle sedute dei Comuni interessati; Verbali e Ordini del Giorno della Commissione di Studio, del Consiglio Regionale e Provinciale (copie); Relazioni sul progetto; studi; monografie; ritagli di giornale, ecc. Gli atti sono in corso di riordinamento da parte dello scrivente. Dall'esame degli stessi, si ritiene siano di un certo interesse per la storia delle comunicazioni e di un particolare periodo dell'autonomia di questa regione. Si chiede pertanto la Superiore approvazione all'accettazione del dono, anche a titolo di incoraggiamento per eventuali altri donatori".
Il Ministero autorizza il versamento in data 1 ottobre 1966.
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