"Ferrovie e tramvie elettriche trentine"

1899-1958

superfondo

VERSAMENTI ALL'ARCHIVIO DI STATO DI TRENTO
La documentazione era conservata fino al 2001 presso l'Archivio di Stato di Trento, dove era stata versata in due fasi, rispettivamente nel 1961 e nel 1966. Si riporta in merito a tali versamenti un estratto da una ricerca effettuata da un collaboratore dell'Archivio provinciale (1).
Albino Casetti, direttore dell'Archivio di Stato, scrive, il 4 aprile 1961, al Ministero dell'interno: "A seguito di trattative intercorse, la Società Finanziaria Trentina, a nome del Suo Direttore Dott. Beniamino Andreatta, ha chiesto - con lettera del 1° corr. - di consegnare a titolo di dono a questo Archivio di Stato n. 5 casse di documenti relativi al progetto per la costruzione della Ferrovia secondaria Trento-Tione, elaborato dai tecnici della cessata Banca Industriale di Trento, i cui atti sono appunto conservati presso la cennata Società. Poiché il progetto (di circa 60 anni fa), anche se non attuato, riveste un'importanza notevole per la storia delle comunicazioni nel Trentino, (venendo qui ad aggiungersi ad altri atti relativi alle Ferrovie secondarie trentine), e poiché la Società stessa è ben disposta a consentirne la consultazione da parte di studiosi, essendo infine presso questo Archivio di Stato scaffalatura sufficiente per gli atti stessi, si prega il Superiore Ministero a voler concedere la prescritta autorizzazione in merito".
Il Ministero autorizza il versamento in data 26 aprile 1961.
Il 12 novembre 1961 l'archivio di Stato scrive alla Società Finanziaria: "E' stato proceduto al riordinamento degli atti relativi al progetto della ferrovia secondaria Trento-Tione, donati da codesta spett. Società nella primavera del corrente anno. Il compito è stato laborioso, sia per le condizioni di conservazione di parte degli atti (taluni guasti dall'umidità), sia per essere gli stessi sfascicolati e in disordine. Si sono potuti identificare i seguenti gruppi di materiale documentario:
I. Progetto di Tramvia Elettrica Trento-Sarche-Caffaro con ramo Arco-Sarche: progettista Ing. Tisana Carlo di Brescia, a. 1901.
II. Corrispondenza dell' "Eisenbahnministerium" di Vienna circa i vari progetti relativi ad una Ferrovia delle Giudicarie.
III. Contratto di cessione del progetto della "Ferrovia Elettrica Dermulo-Fondo-Mendola" da parte della "Vereinigte Electricitäts-Actiengesellschaft" di Vienna alla "Banca Cattolica Trentina" a. 1906.
IV. "Tramvia Elettrica a scartamento ridotto (1 m.) - Schmalspurige Elektrische Trambahn Trento-Sarche-Lago di Garda": Progettisti Stern & Hafferl, Wien, per conto del Comitato per la Elettrovia, a. 1907.
V. "Ferrovia Elettrica locale a scartamento ridotto (1 m.) - Trento-Sarche-Arco e Sarche-Tione (Ferrovia Giudicariese - Iudikarienbahn)", progettista l'Ufficio Ferroviario della "Banca Industriale" di Trento, a. 1908.
VI. "Ferrovia Elettrica locale a scartamento ridotto (1 m.) - Schmalspurige Elektrische Lokalbahn Riva-Varone"
Progettista: Ing. Josef Gogowitz per conto della "Banca Industriale" di Trento, a. 1909-1910.
VII. Orari grafici Ferrovie locali a. 1909-1910.
VIII. "Tramvia Elettrica a scartamento ridotto Trento-Sarche-Lago di Garda"
Progettista: Unione Trentina Imprese Elettriche per conto della "Banca Industriale di Trento", a. 1910.
IX. Ferrovia Elettrica della Valle dell'Avisio, Variante Lavis-Lisignago (un fascicolo).
X. "Tramvie Elettriche Giudicariesi a scartamento ridotto"
Progettisti: Stern & Hafferl, Wien, per conto della "Banca Industriale" di Trento. Tronco Sarche-Tione, a. 1911.
XI. "Ferrovia Elettrica a scartamento ridotto (1 m.) - Schmalspurige Elektrische Eisenbahn Sarche-Tione"
Progettista: Unione Trentina Imprese Elettriche per conto della "Banca Industriale" di Trento, a. 1911.
XII. Protocollo della Ferrovia delle Giudicarie a. 1911-1915, un volume.
Vari rilievi tacheometrici; progetti spese; profili longitudinali a. 1911-1912 e circa 400 mappe numerate e altre 200 di vario tipo.
"Rete ferroviaria delle Giudicarie a scartamento normale"
Progettista: Ing. Mario Baudracco, Bolzano, per conto della "Banca Industriale" di Trento a. 1925-1930; ecc.
Il materiale documentario sopraindicato, assai notevole per la storia delle comunicazioni del Trentino, è naturalmente a disposizione per scopo di studio".
Lo stesso Archivio scrive il 9 dicembre 1961 al Ministero:
"si ha il pregio di comunicare che la Società Finanziaria Trentina ha provveduto da tempo alla consegna degli atti di cui in oggetto, ma tale materiale (in alcune casse) si trovava in tale stato di disordine che c'è voluto parecchio prima di poter procedere ad una inventariazione soddisfacente. Parte delle carte guaste dall'umidità, atti sfascicolati, caoticamente confusi, una quantità di mappe e rilievi sparsi e stracciati: non è stata impresa facile la ricostituzione del materiale relativo ai vari progetti, di diversa provenienza, più volte rielaborati. La documentazione è però ricca e interessante e offre un contributo notevole alla storia delle comunicazioni del Trentino".
Nel 1966 vi fu un'altra donazione, che andò poi a costituire il secondo trancio della miscellanea "Ferrovie trentine". Infatti il 31 agosto 1966 l'Archivio scrive al Ministero:
"Il prof. dott. Luigi Menapace, residente in Trento, via Torre Verde, ha fatto dono a questo Archivio di Stato, ritenendolo l'istituto più adatto allo scopo, di alcuni fascicoli di atti relativi alla progettata ricostruzione della Ferrovia elettrica Trento-Malè. Il prof. Menapace fu negli anni 1949-1952 Vice Presidente e Presidente della Regione Trentino-Alto Adige (precisamente del Consiglio Regionale) e tenace assertore del progetto di ricostruzione della linea (danneggiata nell'ultima guerra) a scartamento normale nel tratto Mezzacorona-Malè, con innesto sulla linea delle FF.SS. Brennero-Verona per il tratto da Mezzocorona al capoliena (Trento). Quale Presidente del Consiglio Regionale svolse una intensa opera a favore dell'adozione dello scartamento normale (in contrasto con quella dello scartamento ridotto, poi adottato), documentata nel materiale documentario donato: carteggio con Consiglieri regionali, con Deputati, organi tecnici, ecc.; lettere e verbali delle sedute dei Comuni interessati; Verbali e Ordini del Giorno della Commissione di Studio, del Consiglio Regionale e Provinciale (copie); Relazioni sul progetto; studi; monografie; ritagli di giornale, ecc. Gli atti sono in corso di riordinamento da parte dello scrivente. Dall'esame degli stessi, si ritiene siano di un certo interesse per la storia delle comunicazioni e di un particolare periodo dell'autonomia di questa regione. Si chiede pertanto la Superiore approvazione all'accettazione del dono, anche a titolo di incoraggiamento per eventuali altri donatori".
Il Ministero autorizza il versamento in data 1 ottobre 1966.

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Il complesso documentario, prima conservato presso l'Archivio di Stato di Trento, è stato versato all'Archivio provinciale di Trento nel novembre 2001; è stato affidato in custodia e manutenzione alla Provincia autonoma di Trento ai sensi del decreto legislativo 15 dicembre 1998, n. 506. I fondi oggetto di versamento sono elencati nell'allegato A al decreto; al punto 6 dello stesso si indicano "Archivi diversi": tra gli archivi diversi è compreso anche il fondo denominato "Ferrovie e tramvie elettriche trentine" (2).

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La documentazione costituente il superfondo, denominato "Ferrovie e tramvie elettriche trentine", è costituita da: documentazione prodotta dalla Banca Industriale di Trento, relativa soprattutto alla progettazione di una ferrovia elettrica per il collegamento delle Giudicarie con Trento e con la zona del Garda; documentazione relativa a ferrovie prodotta dalla Banca cattolica trentina, prospetti contabili della Banca del Trentino e dell'Alto Adige, documentazione prodotta tra il 1945 ed il 1958 da Luigi Menapace in veste di Presidente della Commissione di studio per la linea Trento-Malè della Provincia autonoma di Trento ed in qualità di promotore della realizzazione di una ferrovia Mezzocorona- Malè.

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L'intervento di ordinamento si è rivolto prima all'individuazione, all'interno del complesso documentario relativo alle ferrovie elettriche trentine pervenuto all'Archivio provinciale, dei diversi fondi che tale complesso costituiscono. Si è quindi proceduto alla ricostruzione delle singole pratiche originarie, all'individuazione delle serie documentarie ed all'ordinamento delle unità archivistiche all'interno delle serie, generalmente cronologico sulle date della documentazione.
Le informazioni riportate nelle introduzioni alle singole serie riguardano: le tipologie documentarie contenute nelle unità archivistiche; i riferimenti ai provvedimenti legislativi che determinano la produzione della serie; le modalità specifiche di ordinamento; gli eventuali collegamenti con altre serie; le modalità di rilevazione degli estremi cronologici, quando si siano adottati criteri diversi da quello del rilevamento su tutta la documentazione contenuta.
La descrizione si ferma al livello della unità archivistica, busta o fascicolo o registro. I dati riportati relativamente ad ogni unità sono normalmente i seguenti: titolo (tra virgolette, se originale), estremi cronologici (nel caso di datazione mancante si è cercato di dare almeno l'indicazione del decennio), specificazione del contenuto, tipologia dell'unità, consistenza, segnature precedenti, lingua della documentazione se diversa dall'italiano. Inoltre, nello spazio relativo al contenuto, si è segnalata l'eventuale presenza di materiale particolare (come mappe, fotografie, opuscoli e fogli a stampa, ecc.).
Nello spazio relativo alle segnature precedenti è riportato il riferimento al numero dell'unità o delle unità come compare nell'elenco che era in uso presso l'Archivio di Stato di Trento.
Se non diversamente specificato, gli estremi cronologici sono rilevati considerando le date di tutta la documentazione contenuta.
La segnatura definitiva di ogni unità, posta in testa alla scheda ed evidenziata in grassetto, è costituita da una sequenza di numeri separati da punti. I numeri corrispondono nell'ordine a fondo, serie, eventuale sottoserie ed unità.

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I documenti conservati presso l'Archivio provinciale di Trento sono consultabili liberamente, ad eccezione di quelli contenenti i dati sensibili espressamente indicati dalla normativa in materia di trattamento di dati personali (D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196), che diventano consultabili quaranta anni dopo la loro data. Il termine è di settanta anni se i dati sono idonei a rivelare lo stato di salute, la vita sessuale o rapporti riservati di tipo familiare. Anteriormente ai termini indicati, i documenti restano accessibili ai sensi della disciplina sull'accesso ai documenti amministrativi (D.P.P. 5 luglio 2007, n. 17-97/Leg.). Possono essere esclusi dalla consultazione gli archivi privi di adeguati strumenti di ricerca e i documenti in cattivo stato di conservazione, in corso di inventariazione, di restauro e di microfilmatura.

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La riproduzione (fotoriproduzione, microfilmatura, ecc.) dei documenti conservati presso l'Archivio provinciale di Trento è consentita, ad esclusione dei casi in cui, indipendentemente dalla loro data, i documenti non siano consultabili o siano in cattive condizioni di conservazione. E' vietata la riproduzione, duplicazione, divulgazione, diffusione e vendita al pubblico delle copie ottenute per uso personale.

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(1) Cfr. M. Saltori, "Relazione relativa ai fondi archivistici passati dall'Archivio di Stato di Trento all'Archivio provinciale di Trento", dattiloscritto inedito, 2005, pp. 49-51.
(2) Cfr. Ministero per i beni culturali e ambientali. Ufficio centrale per i beni archivistici, "Guida generale degli archivi di Stato italiani", vol. IV, Roma 1994, p. 720.

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Denominazione Comune Condizione giuridica Servizio archivio
Archivio di Stato di Trento TRENTO Pubblico Si
Archivio provinciale di Trento TRENTO Pubblico Si