Il sistema fiscale austriaco prevedeva una serie di imposte dirette, destinate a finanziare l'erario e di imposte indirette i cui introiti andavano soprattutto alle casse comunali. Le imposte dirette erano: la fondiaria, quella sull'industria, quella sulla rendita, la casatico per classi e la casatico pigioni. Le imposte indirette si dividevano in tasse di consumo e tasse diverse.
L'imposta fondiaria era il più antico genere di imposizione, colpiva tutte le aree utilizzate per colture agricole mentre ne erano esenti i terreni inproduttivi.
L'imposta d'industria venne introdotta con la patente sovrana dall'imperatore Francesco I il 20 giugno 1817. Al pagamento di tale imposta erano soggetti i fabbricanti, i negozianti, le arti e i mestieri, le industrie e le attività aventi per scopo la prestazione di un servizio oppure la cessione di beni in usufrutto temporaneo. Questa imposta rimase in vigore fino al 31 dicembre 1897 allorchè venne sostituita dall'imposta generale d'industria alla quale era soggetto chiunque gestisse un'impresa industriale o esercitasse una attività rivolta al guadagno.
L'imposta casatico per classi era un'imposta sul reddito che colpiva il valore d'uso degli edifici e veniva determinata in base al numero dei vani abitabili.
L'imposta casativo pigioni veniva commisurata in base al reale o presunto rendimento degli edifici affittati o situati in località soggette a tale imposta, previa detrazione forfettaria delle spese di manutenzione.
La serie raccoglie diversi tipi di steore annotate su di un unico registro.
Espandi il testo
Comprimi il testo