Famiglia Salvadei

[sec. XIX seconda metà] - 1984

1

superfondo

fascc. 18, racc. 6, opuscoli 2, quadd. 2, regg. 2, vol. 1, stampa 1, c. geografica 1

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0.55

La documentazione della famiglia Salvadei ha seguito le orme degli eredi di Aldo Salvadei. I documenti sono stati rinvenuti solo in parte già strutturati, in genere per la parte della corrispondenza di Aldo Salvadei e della moglie Anna Zelger; negli altri casi non sono stati evidenziati ordini originari (se non quelli degli album fotografici, che presentano foto incollate al supporto fisico). La conservazione dei fondi sembra aver seguito la linea ereditaria della famiglia, senza interventi (se non quelli già menzionati sul carteggio).

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Il fondo della famiglia Salvadei è stato donato al Museo Storico Italiano della Guerra a più riprese, dal 2019 al 2020, da Giuliano Salvadei, figlio di Aldo.
La donazione contemplava, oltre alla parte documentale e fotografica qui descritta, anche una parte comprendente medaglie, spille, bottoni, riviste, banconote, copricapi, fasce e fregi, ora conservati nelle collezioni del Museo.

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Il superfondo della famiglia Salvadei è caratterizzato da documentazione di vari componenti della famiglia, sia del ramo Salvadei che del ramo Zelger. La parte più cospicua di documentazione riguarda Aldo Salvadei (1900 - 1985), pediatra di Trento e la moglie Anna Zelger (1909 - 2000), ma è stato rinvenuto materiale appartenente anche a ciascuno dei rami delle famiglie di origine: Salvadei - Vanzini e Broger - Zelger.
Di queste famiglie spicca il ricco materiale fotografico, che ne ritrae i componenti, spesso non identificati, sia in posa che in situazioni più libere e famigliari. La maggior parte di questa documentazione non è datata.

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Il superfondo è stato strutturato in due fondi, che contraddistinguono le due famiglie:
1. Famiglia Salvadei - Vanzini ([sec. XIX seconda metà] - 1984)
2. Famiglia Zelger - Broger ([sec. XIX fine] - 1942).
Per quel che riguarda le unità archivistiche contenenti fotografie, la datazione, se attribuita, è stata indicata a livello di unità e non di singola foto. Nella descrizione delle unità sono state trascritte le didascalie originarie eventualmente presenti sulle fotografie.
Per quanto riguarda la datazione della documentazione, nel caso in cui sia stata attribuita, gli estremi cronologici sono stati riportati fra parentesi quadre []; nei casi in cui la data sia stata attribuita ma sia anche incerta, gli estremi sono stati indicati tra parentesi quadre e con un punto di domanda []?

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In considerazione delle norme vigenti in merito al rispetto della privacy (Regolamento UE 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016), al trattamento dei dati personali per scopi storici, scientifici e statistici (Regole deontologiche per il trattamento a fini di archiviazione nel pubblico interesse o per scopi di ricerca storica pubblicate ai sensi dell'art. 20, comma 4, del d.lgs. 10 agosto 2018, n. 101 - 19 dicembre 2018 e decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, art. 24), e alla consultabilità degli archivi privati (decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, art. 127), il lascito della famiglia Salvadei può essere considerato come parzialmente consultabile con restrizioni sulla documentazione sanitaria, trattandosi di documenti e dati di natura sensibile, prodotti prima dei limiti cronologici fissati dalla legge per il libero accesso (70 anni). Pertanto, la documentazione relativa alla pratica per l'ottenimento della pensione (segn. 1.1.2.1.3) sarà consultabile dal 2055.
Le modalità di consultazione sono stabilite dal regolamento interno per l'archivio, approvato nel 2011.

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Le riproduzioni (fotostatiche o su supporto informatico) sono ammesse solo per i documenti in buono stato di conservazione e comunque a discrezione dell'archivista sulla base di considerazioni sullo stato fisico di conservazione dei documenti e in base al regolamento d'archivio approvato nel 2011.

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Denominazione Comune Condizione giuridica Servizio archivio
Museo storico italiano della guerra ROVERETO Privato Si