Questa sottoserie comprende gli atti più antichi prodotti dall'amministrazione comunitaria. Fra questi rivestono particolare importanza i compromessi, i lodi arbitrali, le transazioni e le sentenze - che testimoniano le numerose cause e controversie di cui la comunità fu attrice per la difesa del territorio e dei diritti acquisiti nei confronti delle 'universitates' limitrofe e di privati - ma si segnalano compravendite, permute, ricevute, suppliche, note delle spese militari. Fra gli atti sono di particolare importanza le costituzioni di censo, stipulate dalla comunità con privati o con enti ecclesiastici, i quali le concessero prestiti ad interesse per la ricostruzione del paese semidistrutto nell'incendio del 1784.
In seguito al riordino dell'archivio, effettuato negli anni 1928-1930, la documentazione si trova suddivisa in numerosi fascicoli, sulla camicia dei quali è stato riportato l'oggetto di ogni singolo documento contenuto. In inventario si sono trascritti fedelmente tali titoli, integrandoli e correggendoli con note contenutistiche.
All'interno dei fascicoli, assieme agli atti cartacei, sono state ritrovate 20 pergamene, la cui esistenza non era stata segnalata in nessun censimento, e che coprono un arco cronologico di circa due secoli (1458-1683). Proprio perchè le pergamene fanno parte integrante della documentazione contenuta nei fascicoli, al fine di non sciogliere il vincolo archivistico esistente, non si è ritenuto opportuno estrapolarle per costituire un fondo diplomatico a parte. Gli attergati, che oltre alle note di contenuto presentano anche una vecchia segnatura repertoriale, sembrano dimostrare che le pergamene furono regestate e inventariate nel 1858, allorquando verosimilmente su ordine del capocomune e della Rappresentanza comunale, si procedette alla compilazione di un repertorio degli atti più antichi dell'archivi di Carano.
Vista l'importanza degli atti contenuti, limitatamente a questa sottoserie, si è ritenuto opportuno compilare un inventario analitico, dando una sintesi dell'oggetto di ogni singolo documento contenuto nei fascicoli affare.
Per ciascuna unità si sono segnalati:
-il numero di corda progressivo;
-il titolo mirante ad individuare l'azione giuridica posta in essere;
-la data cronica, completa di anno, mese e giorno, ricondotta allo stile moderno e la data topica, espressa con il toponimo moderno;
-il regesto, espresso in forma oggettiva, nel quale sono stati segnalati la natura dell'atto giuridico, i nomi con le eventuali apposizioni dominus/a e ser, il patronimico, la provenienza e la qualifica delle parti contraenti, l'oggetto. I nomi propri e comuni non traducibili in italiano e i microtoponimi sono stati riportati fra virgolette. I cognomi, che sono frequentemente citati accanto ai nomi propri degli attori, sono stati ricondotti alla forma stabilizzata quando non sussisteva alcun dubbio di omologazione, verificando, quando necessario, sull'elenco telefonico.
Nell'elencazione di edifici o di appezzamenti di terra si è riportata la collocazione con toponimo e microtoponimo - e quando possibile la coltura- fino ad un massimo di cinque. Analogamente, negli elenchi di persone sono stati segnalati, per ciascuna il nome, il patronimico, la provenienza e la qualifica fino ad un massimo di cinque.
Esclusivamente per quanto riguarda il materiale pergamenaceo si sono riportati in aggiunta i seguenti dati:
-il notaio rogatario, specificandone, quando possibile, il patronimico e la provenienza e indicando con il monogramma ST la presenza del 'signum notarii';
-la tradizione: si è segnalato se il documento è originale o in copia specificando, in questo caso, chi ne ha autorizzato la redazione
- le dimensioni: sono state date le misure in millimetri, prima l'altezza poi la base; per le forme irregolari si è segnalata la misura maggiore e, tra parentesi tonde, quella minore.
-gli attergati: si è segnalata la presenza di annotazioni sul verso, distinguendo fra note di contenuto, che indicano data cronica e topica, oggetto e parti contraenti, e note archivistiche, che riportano numeri e dati ad uso amministrativo.
-lo stato di conservazione
-l'esistenza di regesti pubblicati
Espandi il testo
Comprimi il testo