Registri degli sponsali

1916 - 1955

A 7

serie

Con il decreto "Ne temere" promulgato il 2 agosto 1907, papa Pio X diede una svolta fondamentale al rito del matrimonio, riorganizzandolo quasi per intero. Secondo la nuova legislazione, non veniva più resa necessaria la presenza del proprio parroco (per evitare la clandestinità), come aveva stabilito fino a quel momento il decreto Tametsi, ma era sufficiente l'intervento del parroco del luogo in cui veniva celebrato il matrimonio; l’obbligo di rispettare i doveri fissati dalla forma canonica doveva applicarsi anche se uno solo dei due sposi era battezzato nella chiesa cattolica; non era ammessa la presenza passiva del parroco che invece doveva richiedere e ricevere il consenso di entrambi gli sposi. Per questo motivo nasce il registro degli sponsali, che documentava le reciproche promesse di matrimonio, le quali dovevano essere sottoscritte sia dai due futuri sposi, sia dai due testimoni, anch'essi obbligatoriamente presenti, davanti al parroco. Per avere validità, tale consenso doveva essere preceduto da un "examen matrimoniale" che entrambi i futuri sposi dovevano sostenere, per accertare l'esistenza o meno di impedimenti ecclesiastici e/o civili (1).
Il Codice civile universale austriaco del 1816 (2), al capitolo II ("Del diritto di matrimonio", § 44-136) al paragrafo 45 stabilì che "Gli sponsali, ossia la promessa di unirsi in matrimonio, sotto qualunque circostanza o condizione sia stata fatta od accettata, non produce obbligazione legale a contrarre lo stesso matrimonio, né a soddisfare a quanto fosse stato stipulato pel caso, che si receda dalla promessa". Per quanto riguarda invece gli sponsali di minorenni o incapaci, il Codice civile austriaco, al paragrafo 49, stabiliva come necessario il "consenso del loro padre legittimo". Nel caso il padre fosse morto o incapace di rappresentare i figli, per la validità del matrimonio era obbligatoria la dichiarazione del tutore come pure il consenso del giudice.

La serie conserva un unico registro, in cui ogni pagina, con testo già prestampato, riporta il titolo "Atto di sponsali" e il numero progressivo dell'atto. Il formulario è precompilato, mentre, di mano del curato pro tempore, sono: data topica e cronica, il nome del curato alla cui presenza avviene la promessa, le generalità dei due fidanzati che "fanno mutua promessa di futuro matrimonio alla presenza dei testimoni"; segue la firma del curato, dei testimoni e dei futuri sposi.
La maggior parte degli atti registrati, che vanno dal 1916 al 1955, riporta in calce anche le date delle avvenute pubblicazioni matrimoniali

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(1) G. BAZZANELLA, Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento-Venzia, 1905, pp. 41, 150-152; C. GRANDI, Curatore d'anime dello stato civile, in G. COPPOLA - C. GRANDI (a cura di), La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali, questioni di metodo ed esperienze, Bologna 1987, pp. 260-262

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Denominazione Estremi cronologici Livello
"Atti di sponsali in Preore" 1916 febbraio 19 - 1955 luglio 21 UNITA
Denominazione Comune Condizione giuridica Servizio archivio
Parrocchia di Santa Maria Maddalena in Preore TRE VILLE Ecclesiastico No
Denominazione Estremi cronologici
Parrocchia di Santa Maria Maddalena, Preore, 1943 luglio 17- 1943 luglio 17-
Curazia di Santa Maria Maddalena, Preore, 1741 luglio 18-1943 luglio 16 1741 luglio 18-1943 luglio 16