Linea Castelfondo

L’archivio del ramo Castelfondo comprende un consistente numero di registri (registri di locazioni e compravendite, libri copiali, urbari, registri di investiture, registri di decime, registri di entrate e uscite, quietanze), carteggi e atti sia di carattere amministrativo sia di ambito personale, e un nucleo di 541 pergamene (1201-1691), per le quali sono disponibili i regesti realizzati nel 2006 dalla Soprintendenza. Presso l’Archivio provinciale sono consultabili anche le riproduzioni digitali delle pergamene.

 

Linea Bragher

L’archivio fu riordinato e inventariato verso la metà del XIX secolo a opera di don Cipriano Pescosta (1815-1889), un eclettico sacerdote rimasto per anni al servizio dei conti Thun, prima a Castel Bragher, poi a Castel Thun, in qualità di precettore.
L’inventario redatto da Pescosta si articola in 9 sezioni, ma è incompleto, in quanto non descrive l’ultima sezione individuata, che contiene una grande quantità di documenti, fra cui parecchie centinaia di pergamene, di interesse per la storia del Principato vescovile di Trento. Per questa sezione sono stati redatti i regesti; presso l’Archivio provinciale sono consultabili le riproduzioni digitali oltre che della sezione IX anche di numerosi altri “cassetti” contenenti atti cartacei e pergamene.

 

Linea Caldes

Il ramo di Castel Caldes, sviluppatosi in 3 linee succedutesi senza continuità, giunse alla definitiva estinzione verso la metà dell’800. L’archivio, compresi i documenti ascrivibili ai signori di Caldes, precedenti proprietari del castello, non fu conservato nella sua integrità: in parte andò perduto, in parte confluì nei fondi di Castel Bragher e di Castelfondo. Il castello di Caldes è attualmente di proprietà della Provincia autonoma di Trento e non conserva alcun documento.