Chiesa di San Tommaso, Daiano, [1193] - 1987 gennaio 24 ( [1193] - 1987 gennaio 24 )

Chiesa di San Tommaso, Daiano, [1193] - 1987 gennaio 24

Chiesa di San Tommaso

Chiesa parrocchiale di San Tomaso

Chiesa parrocchiale di San Tommaso apostolo

ente

[1193] - 1987 gennaio 24

La notizia più antica riguardante la chiesa di S. Tommaso di Daiano risale al 28 novembre 1193, giorno in cui venne consacrata dal vescovo di Trento Corrado da Beseno(1).
Probabilmente in seguito ad un ampliamento venne riconsacrata nel dicembre del 1373 dal vescovo suffraganeo Burcardo che in quell'occasione concesse anche dei giorni d'indulgenza a quei fedeli che avessero contribuito con delle elemosine alla dotazione della chiesa(2).
Nel 1580 il vescovo Ludovico Madruzzo nella sua visita pastorale nella valle di Fiemme trova la chiesa di Daiano in buono stato, ben costruita e ben amministrata(3). In essa si trovavano tre altari: quello maggiore dedicato a S. Tommaso e i due laterali dedicati rispettivamente a S. Dorotea e a S. Rocco.
I redditi della chiesa, costituiti in interessi su capitali, in affitti di fondi e nella raccolta di elemosine, erano amministrati dai sindaci eletti dalla comunità.
L'attuale edificio è in stile gotico ad una sola navata e risale al secolo XVI, come si rileva dalla data 1575 scolpita su una lunetta del soffitto. Nel 1929 il primo parroco di Daiano Antonio Corradini fece decorare la navata dal pittore Carlo Donati(4). Il suo successore don Giacinto Piazzi nel 1935 fece ingrandire la chiesa ad ovest con due cappelle laterali e ampliare la sacrestia con un piano superiore(5).
Il parroco don Daniele Dalsasso intervenne con numerosi lavori di migliorìa (riscaldamento, elettrificazione delle campane, pulpito, statue, paramenti, sacrestia, ecc.) che con la pavimentazione del sagrato e l'ampliamento del cimitero eseguiti a spese del Comune hanno reso l'unità edificiale armonica e funzionale.
In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Chiesa parrocchiale di Daiano è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia di San Tommaso in Daiano.

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ente della chiesa cattolica

Il curatore d'anime era il legittimo amministratore della sostanza della chiesa curata, come anche delle chiese annesse e di tutte le fondazioni istituite a favore delle stesse. Il patrimonio della chiesa era costituito dagli apparati, dagli utensili, dagli arredi sacri di cui essa è provvista per il culto divino, dagli altri beni mobili di sua proprietà, come pure dai fabbricati, fondi, capitali, introiti, diritti ad essa appartenenti, i cui proventi sono destinati a sopperire ai bisogni del culto divino e al mantenimento in buono stato dei fabbricati.
Il parroco svolgeva la sua attività di responsabile amministrativo affiancato dai fabbricieri (detti anche sindaci o massari), quali rappresentanti della comunità. L'istituzione e l'azione dei fabbricieri vennero disciplinate da un decreto napoleonico del 26 maggio 1807: venivano nominati per decreto ministeriale o prefettizio, erano generalmente tre per ciascuna chiesa e duravano in carica cinque anni.
Nella diocesi di Trento venne emanata nel 1865 una normativa relativa all'amministrazione delle chiese che disciplinava, tra l'altro, anche il rapporto del curatore d'anime coi fabbricieri. Il primo era considerato l'organo ecclesiastico dell'amminstrazione e a lui competeva la principale direzione; i fabbricieri gli erano affiancati "tanto allo scopo di prestargli assistenza, quanto nella loro qualità di rappresentanti della comunità ecclesiastica (...). Tanto il curator d'anime che i fabbricieri devono sempre aver cognizione di quanto concerne l'amministrazione"(6). I fabbricieri venivano di regola proposti al curatore d'anime; il loro ufficio durava due anni, salvo la possibilità di essere riconfermati. Dal 1874 (Legge 7 maggio 1874, Boll. Leggi dell'Impero n. 50) spettava al decano il diritto di nominare i fabbricieri proposti dalla comunità. Le fabbricerie erano perciò organi amministrativi dipendenti dall'autorità ecclesiastica, ai quali era demandata l'amministrazione dei beni temporali di una chiesa, con esclusione di qualsiasi ingerenza nelle questioni di culto.
Anche il Codice di diritto canonico del 1917 (cann. 1183-1184) contemplava espressamente la fabbriceria, escludendola però da molte ingerenze (elemosine di messe, ordine della chiesa e del cimitero, disposizione e custodia dei libri parrocchiali, ecc.). Lo stesso Codice conferiva alla chiesa personalità giuridica, con il diritto di acquistare, ritenere, amministrare liberamente ed indipendentemente da ogni potere civile beni temporali per il conseguimento dei propri fini (can. 1495). Dove mancava la fabbriceria, l'amministratore unico era il rettore della chiesa, sotto l'esclusivo controllo dell'Ordinario. Il parroco o rettore della chiesa, che faceva sempre parte di diritto della fabbriceria, per la natura stessa dell'ente ne era il presidente. Il Concordato del 1929 e il regio decreto del 26 settembre 1935 ridimensionarono ulteriormente la rilevanza delle fabbricerie.
L'ente chiesa parrocchiale è stato soppresso in seguito all'applicazione degli adempimenti in materia di revisione concordataria seguiti alla legge 20 maggio 1985 n. 222, e all'entrata in vigore del relativo regolamento di esecuzione (decreto 13 febbraio 1987, n.33), in particolare in seguito all'approvazione dei decreti con i quali è stata stabilita la sede e la denominazione dei nuovi enti parrocchia.

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Chiesa

(1) Cfr. BONELLI B., "Monumenta ecclesiae tridentinae", Trento, 1765, p. 45.
(2) Cfr. WEBER S., "I vescovi suffraganei della chiesa di Trento", Trento, 1932, p. 35.
(3) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Atti visitali", n. 4, c. 416.
(4) Cfr. "Chiesa di S. Tommaso in Daiano", "Carteggio e atti", fasc. 3.
(5) Ibidem, fasc. 4.
(6) Cfr. "Norme per l'amministrazione del patrimonio delle chiese e dei benefici, nonché delle fondazioni ecclesiastiche della diocesi di Trento", 1865, Capitolo I, Sezione I, § 10.

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La scheda è stata redatta dalla Cooperativa KOINE' nel 2006, in base al tracciato descrittivo del programma "Sesamo 2000". La revisione effettuata nel 2010 ha comportato le modifiche necessarie a garantire un livello minimo di coerenza rispetto alle regole di descrizione contenute nel manuale "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale per gli operatori", Trento 2006.

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Denominazione Estremi cronologici
Comune di Ville di Fiemme
Denominazione Estremi cronologici
Chiesa di San Tommaso in Daiano
Denominazione Estremi cronologici
Parrocchia di San Tommaso