Parrocchia di San Felice da Nola, Pressano (Lavis), 1919 maggio 15 - ( 1919 maggio 15 - )

Parrocchia di San Felice da Nola, Pressano (Lavis), 1919 maggio 15 -

Parrocchia di San Felice da Nola

ente

01164520221

1919 maggio 15 -

Con decreto del 15 maggio 1919 il vescovo Celestino Endrici promosse la curazia di San Felice di Pressano a parrocchia, completamente svincolata dalla chiesa matrice di Giovo (1). Primo parroco fu don Giovanni Battista Angelini, a Pressano già dal 1895, che prese possesso della parrocchia l'8 dicembre 1919.
Facevano parte della nuova parrocchia le frazioni di Nave San Felice, di Rover e la frazione detta "alla Stazione treno". La parrocchia confinava a Est con le parrocchie di Verla e Palù, a Sud con la parrocchia di Lavis, a Ovest con la curazia di Zambana e a Nord con la curazia di Nave San Rocco e con l'espositura di Sorni.
Una nuova delimitazione della parrocchia si ebbe nel 1961 quando Zambana venne eretta a parrocchia (2). Nel 1964 il parroco Vittorio Asson scrisse: "La parrocchia è formata da quattro settori: 1) un nucleo di 138 fuochi in paese; 2) 32 nei masi ad est dell'abitato; 3) 10 al maso Rover; 4) 82 nella frazione di Nave San Felice" (3).
La parrocchia comprende attualmente le località Masi alti, Maso Rover, Nave San Felice e Zancanar. Rientra nel decanato di Cembra-Lavis.

In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguita ai DD. MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta Ufficiale il 24 gennaio 1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987, la parrocchia di San Felice di Pressano è stata dichiarata Persona Giuridica Privata (Tribunale di Trento, Registro Persone Giuridiche n. 445).

ELENCO DEI PARROCI

1919-1921(+) Giovanni Battista Angelini
1921-1947(+) Aurelio Zomer
1947-1966 Vittorio Asson
1966-1972 Mario Motter
1972-1979 Giuseppe Zandonati
1979-1996 Lorenzo Ferrai
1996-2007 Lionello Corradini
2008-**** Vittorio Zanotelli

 Espandi il testo

ente della chiesa cattolica

ente ecclesiastico civilmente riconosciuto

 Espandi il testo

Il termine "parrocchia" (4) deriva dal greco e indica, dal punto di vista etimologico, una qualsiasi circoscrizione territoriale. Nei primi secoli della cristianità fino al basso medioevo il termine venne adottato per indicare le ripartizioni dei territori diocesani in circoscrizioni minori, fenomeno nato in conseguenza del moltiplicarsi nelle diocesi di nuove chiese sotto la spinta delle crescenti esigenze dei fedeli. La consacrazione definitiva del "sistema parrocchiale" si ebbe con il Concilio di Trento che, sulla base della precedente normativa pontificia e conciliare, dettò una nuova e completa disciplina della struttura della Chiesa. I legislatori del Concilio prescrissero che, per la più efficace tutela della cura delle anime affidate ai vescovi, il "populus fidelium" si dovesse distinguere in parrocchie proprie con confini determinati e che a ciascuna di esse venisse assegnato un sacerdote che vi risiedesse, soltanto dal quale i fedeli potevano ricevere i Sacramenti (Sess. XXIV, cap. 13). Si ordinò così che venissero erette parrocchie in tutti i luoghi in cui esse non esistevano e si stabilirono delle norme per assicurare ai parroci un reddito minimo. Il parroco si impegnava a risiedere nel luogo assegnatogli, ad approfondire la conoscenza della comunità dei fedeli attraverso la compilazione e l'accurata custodia dei libri parrocchiali e a partecipare alle adunanze vicariali. I principi enunciati dal Concilio di Trento e successivamente ribaditi nella normativa pontificia sono stati accolti e sintetizzati nel testo del Codice di diritto canonico del 1917. Il can. 216 §1 dispone che il territorio di ogni diocesi debba essere diviso in "distinctas partes territoriales", a ciascuna delle quali "sua peculiaris ecclesia cum populo determinato est assignanda suusque peculiaris rector, tamquam proprius eiusdem pastor, est praeficiendus pro necessaria animarum cura". L'istituzione parrocchiale dunque risulta costituita, oltre che dall'elemento territoriale, da altri tre elementi: un determinato "popolo", una peculiare "chiesa" e un "pastor". Il Codice di diritto canonico del 1983 ha riconosciuto la personalità giuridica della parrocchia espressamente concepita come "Communitas Christifidelium" (CIC 1983, can. 515 §3). Tale riforma è stata recepita sia nell'accordo tra Stato e Chiesa (legge 121/1985) sia nelle disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici (legge 222/1985); le diocesi e le parrocchie acquistano la personalità giuridica civile dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell'interno che conferisce loro la qualifica di "ente ecclesiastico civilmente riconosciuto".

 Espandi il testo

Chiesa

Diocesi di Trento
Decanato di Cembra e Lavis

 Espandi il testo

(1) Ufficio parrocchiale di San Felice da Nola in Pressano, Carteggio e atti ordinati, fasc. 16 (n. 7).
(2) Ibidem, fasc. 6 (n. 10).
(3) ASSON V., Occhiata su Pressano, Trento, 1964, p. 70.
(4) Le presenti notizie informative sono da ritenersi generali e non esaustive. Per un approfondimento e una bibliografia articolata si rimanda alla voce corrispondente dell'"Enciclopedia del diritto", Giuffré, Varese, 1958-1995.

 Espandi il testo

La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.

 Espandi il testo

Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento

Codice di diritto canonico (1983)

Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi"

Denominazione Estremi cronologici
Comune di Lavis
Denominazione Estremi cronologici
Ufficio parrocchiale di San Felice da Nola in Pressano
Denominazione Estremi cronologici
Parrocchia di Santa Maria Assunta in Verla
Curazia di San Felice da Nola
Chiesa di San Felice da Nola