Parrocchia di San Vigilio, Moena, 1908 maggio 21 - ( 1908 maggio 21 - )

Parrocchia di San Vigilio, Moena, 1908 maggio 21 -

Parrocchia di San Vigilio

ente

1908 maggio 21 -

Con decreto vescovile n. 1803 Benef. del 21 maggio 1908 la curazia di Moena fu elevata in parrocchia e primo parroco venne nominato don Martinelli. Il 27 ottobre 1951, in occasione della presa di possesso del nuovo parroco don Giuseppe Martintoni e accogliendo una istanza del Comune, il vescovo di Trento concesse alla chiesa di S. Vigilio in Moena il titolo di chiesa arcipretale e al parroco il titolo di arciprete.
La parrocchia di Moena comprende le località di Penia, Passo S. Pellegrino, Pezzè, Someda e Sorte. Fino al 1958 anche Forno rientrava nella cura d'anime di Moena, ma il 17 dicembre di quell'anno la sua chiesa fu eretta in parrocchia.
La chiesa di S. Pellegrino, sul passo omonimo, fu probabilmente eretta all'epoca della fondazione dell'Ospizio nel 1358 (1). Entrambi gli edifici vennero distrutti durante la prima guerra mondiale e poi ricostruiti. La chiesa attuale è del 1934.
La chiesa di Someda, titolata ai Ss. Rocco, Fabiano e Sebastiano, fu edificata agli inizi del XVI secolo ed ampliata negli anni 1879-80. Nel 1714 fu fondato un beneficio curato grazie a don Andrea Iellico, che donò fondi e capitali agli uomini di quella villa per il mantenimento di un sacerdote. Il patronato spettava alla comunità di Someda; alla sua manutenzione era obbligata la chiesa parrocchiale a cui vennero incorporati i suoi beni.
La chiesa di Sorte, titolata a S. Giuseppe, fu costruita nel 1685, sembra sopra un capitello precedente del 1645 ormai in rovina. Alla sua manutenzione era obbligata la chiesa parrocchiale alla quale vennero incorporati i suoi beni.
La chiesa di Penia (Peniola) fu eretta nel 1732 in onore di S. Giovanni Nepomuceno. La sua manutenzione spettava ad alcune famiglie che possedevano dei fondi vicini alla chiesa. Non aveva rendite proprie.
La parrocchia di Moena rientra attualmente nel decanato di Cavalese,
Con D.M. del 30 dicembre 1986, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 gennaio 1987, la parrocchia è stata dichiarata persona giuridica (Tribunale di Trento, Registro Persone Giuridiche n. 380).

PARROCI DI MOENA

1896 - 1915 Agostino Martinelli da Pergine, primo parroco di Moena
1915 - 1919 Lino Piazzola da Rabbi, vicario parrocchiale
1919 - 1931 Giovanni Battista Iori da Alba di Fassa
1932 - 1935 Modesto Revolti da Trento
1936 - 1942 Bartolomeo Voltolini da Ossana
1942 - 1951 Bartolomeo Bezzi da Ossana
1951 - 1958 Giuseppe Martintoni da Mione-Corte, primo arciprete di Moena
1959 - 1968 Oreste Guarnieri da S. Bernardo di Rabbi
1968 - 1974 Albino Donati da Dasindo
1974 - 1981 Ottavio Deflorian da Vermiglio
1981 - 2000 Giuseppe Seppi da Ruffré
2000 - Enrico Conci da Centa

 Espandi il testo

ente della chiesa cattolica

Il termine "parrocchia" (2) deriva dal greco e indica, dal punto di vista etimologico, una qualsiasi circoscrizione territoriale. Nei primi secoli della cristianità fino al basso medioevo il termine venne adottato per indicare le ripartizioni dei territori diocesani in circoscrizioni minori, fenomeno nato in conseguenza del moltiplicarsi nelle diocesi di nuove chiese sotto la spinta delle crescenti esigenze dei fedeli. La consacrazione definitiva del "sistema parrocchiale" si ebbe con il Concilio di Trento che, sulla base della precedente normativa pontificia e conciliare, dettò una nuova e completa disciplina della struttura della Chiesa. I legislatori del Concilio prescrissero che, per la più efficace tutela della cura delle anime affidate ai vescovi, il "populus fidelium" si dovesse distinguere in parrocchie proprie con confini determinati e che a ciascuna di esse venisse assegnato un sacerdote che vi risiedesse, soltanto dal quale i fedeli potevano ricevere i Sacramenti (Sess. XXIV, cap. 13). Si ordinò così che venissero erette parrocchie in tutti i luoghi in cui esse non esistevano e si stabilirono delle norme per assicurare ai parroci un reddito minimo. Il parroco si impegnava a risiedere nel luogo assegnatogli, ad approfondire la conoscenza della comunità dei fedeli attraverso la compilazione e l'accurata custodia dei libri parrocchiali e a partecipare alle adunanze vicariali.
I principi enunciati dal Concilio di Trento e successivamente ribaditi nella normativa pontificia sono stati accolti e sintetizzati nel testo del Codice di diritto canonico del 1917. Il can. 216 §1 dispone che il territorio di ogni diocesi debba essere diviso in "distinctas partes territoriales", a ciascuna delle quali "sua peculiaris ecclesia cum populo determinato est assignanda suusque peculiaris rector, tamquam proprius eiusdem pastor, est praeficiendus pro necessaria animarum cura". L'istituzione parrocchiale dunque risulta costituita, oltre che dall'elemento territoriale, da altri tre elementi: un determinato "popolo", una peculiare "chiesa" e un "pastor".
Il Codice di diritto canonico del 1983 ha riconosciuto la personalità giuridica della parrocchia espressamente concepita come "Communitas Christifidelium" (CIC 1983, can. 515 §3). Tale riforma è stata recepita sia nell'accordo tra Stato e Chiesa (legge 121/1985) sia nelle disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici (legge 222/1985); le diocesi e le parrocchie acquistano la personalità giuridica civile dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell'interno che conferisce loro la qualifica di "ente ecclesiastico civilmente riconosciuto".

 Espandi il testo

Chiesa

(1) Cfr. "Documentazione dell'archivio del comune di Moena", "Pergamene", perg. 3.
(2) Le presenti notizie informative sono da ritenersi generali e non esaustive. Per un approfondimento e una bibliografia articolata si rimanda alla voce corrispondente dell'"Enciclopedia del diritto", Giuffré, Varese, 1958-1995.

 Espandi il testo

La scheda è stata redatta dalla cooperativa Koinè nel 2004, in base al tracciato descrittivo del programma "Sesamo2000". La revisione effettuata nel 2010 ha comportato le modifiche necessarie a garantire un livello minimo di coerenza rispetto alle regole di descrizione contenute nel manuale "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale per gli operatori", Trento, 2006.

 Espandi il testo

Denominazione Estremi cronologici
Comune di Moena
Denominazione Estremi cronologici
Ufficio parrocchiale di San Vigilio in Moena
Fondo cartaceo della parrocchia di Moena
Denominazione Estremi cronologici
Chiesa di San Vigilio
Curazia di San Vigilio