Curazia di San Tommaso, Daiano, 1768 aprile 16 - 1919 maggio 14 ( 1768 aprile 16 - 1919 maggio 14 )

Curazia di San Tommaso, Daiano, 1768 aprile 16 - 1919 maggio 14

Curazia di San Tommaso

ente

1768 aprile 16 - 1919 maggio 14

Il borgo di Daiano si trova in valle di Fiemme accanto al paese di Varena e a pochi chilometri da Cavalese. Anticamente la popolazione di Daiano dipendeva, dal punto di vista ecclesiastico, dalla pieve di Cavalese. Il vescovo di Trento Bernardo Cles nel 1538 durante la visita pastorale compiuta a Cavalese registrò infatti la presenza di alcune chiese dipendenti, tra le quali quella di Daiano(1). Il pievano, di persona o tramite un suo delegato, si recava in paese per portare l'assistenza spirituale e celebrare alcune funzioni. In cambio i vicini erano tenuti al pagamento di una quota per il suo mantenimento.
Nel 1688 i vicini di Daiano e di Varena presentarono una supplica al vescovo di Trento Francesco Alberti Poia al fine di ottenere il permesso di avere un cappellano o un primissario che risiedesse stabilmente in uno dei due paesi e che celebrasse quotidianamente una funzione nelle due cappelle. La necessità era sorta poiché, soprattutto nei mesi invernali quando il tempo era sfavorevole, le persone più deboli, i ragazzi, gli infermi e talvolta anche le donne non potevano recarsi a Cavalese ad assistere alla messa. I rappresentanti delle ville si dicevano disponibili al mantenimento del sacerdote istituendo una dote. Il vescovo concesse la licenza l'8 novembre a condizione che non venissero lesi i diritti del pievano. Il primissario inoltre istruiva i fanciulli e insegnava loro la dottrina cristiana(2).
Alcuni anni più tardi, l'11 marzo 1702, il vescovo Giovanni Michele Spaur eresse Daiano e Varena a curazia, detta anche cappellania curata(3). Il curato, sempre rispettando i diritti della matrice, si occupava della cura d'anime dei due paesi, amministrava i sacramenti e celebrava le messe stabilite dai capitoli. Nel decreto di erezione il diritto di presentazione del sacerdote era accordato ai capifamiglia del luogo. Il primo curato fu Francesco Clais. Si ha testimonianza della sua presenza nei registri dei matrimoni e dei morti conservati in archivio: egli nelle registrazioni dal 1702 si sottoscrive firmandosi come primo curato di Daiano e Varena mentre prima era un delegato del parroco che celebrava i matrimoni e officiava i funerali(4). Le facoltà di battezzare e di celebrare matrimoni vennero in seguito ulteriormente concesse con decreti vescovili del 3 ottobre 1706 e del 5 gennaio 1712(5).
In relazione al diritto di presentazione del curato sorsero in breve tempo delle controversie tra il parroco di Cavalese e le comunità di Daiano e Varena che vennero appianate con una convenzione del 14 luglio 1738 nella quale si stabiliva che tale diritto sarebbe spettato al parroco(6).
All'inizio del '700 erano presenti due sacerdoti: un curato, che abitava a Varena, e un primissario al quale era lasciata la facoltà di scegliere il luogo di residenza. I due religiosi erano invitati dai vicini a collaborare in merito alla somministrazione dei sacramenti vista la particolarità della curazia che abbracciava due nuclei abitati. Durante la visita pastorale effettuata nel 1749 si trovavano il curato Gregorio Braito che applicava le messe, faceva le pubblicazioni matrimoniali, sentiva le confessioni, insegnava la dottrina, offriva il pasto ai cantori e il primissario Giuseppe Pancheri che celebrava la prima messa, faceva scuola ai fanciulli, era abilitato ad assistere i moribondi a somministrare il Viatico e l'estrema unzione(7).
Indubbiamente la particolare situazione della cura d'anime comportava disguidi e insoddisfazioni che si risolsero solo il 16 aprile 1768 quando, con decreto vescovile, le due postazioni si separararono creando due curazie con uguali diritti e indipendenti l'una dall'altra(8). Sul registro dei battezzati l'8 febbraio 1769 il ministro battezzante Gregorio Giacomuzzi si firma primo "officium curati gerente" nella chiesa di S. Tommaso di Daiano dopo l'erezione del sacro fonte in seguito alla separazione di Daiano e Varena(9).
Pochi anni dopo, nel 1770, venne eretta a Daiano anche una primissaria indipendente da Varena(10). La separazione si poteva dire definitivamente conclusa.
Il salario del curato veniva assicurato dai vicini e dagli interessi su una somma legata dal parroco di Cavalese Francesco Riccabona nel 1784. La comunità garantiva inoltre una quantità annua di grano e di legna, il vino per le messe, il compenso per le lezioni di dottrina e della scuola ai fanciulli e alle fanciulle. Al sacerdote era messa a disposizione la canonica situata in paese e l'usufrutto dell'orto ad essa annesso(11).
La curazia, che con il passare del tempo assunse caratteristiche sempre più di indipendenza, venne eretta a parrocchia dal vescovo di Trento Celestino Endrici il 15 maggio 1919(12).

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ente della chiesa cattolica

Con il termine "curazia" si vuole indicare un luogo o un territorio determinato, con chiesa propria, situata all'interno dei confini di una parrocchia, sottratta parzialmente alla giurisdizione del parroco e affidata a un curato.
La curazia poteva essere, in relazione alla parrocchia d'origine, completamente o parzialmente dipendente, o indipendente a seconda delle concessioni ottenute a mano a mano dall'autorità ecclesiastica e civile.
Nei territori soggetti alla giurisdizione austriaca venivano riconosciute come indipendenti quelle sole stazioni di cura d'anime delle quali si poteva comprovare l'erezione a cura indipendente con il beneplacito dello Stato. I sacerdoti che ambivano all'assegnazione del beneficio curaziale dovevano sostenere gli esami di concorso indetti dall'Ordinariato. Il curato indipendente era tenuto a celebrare la messa "pro populo" ed era autorizzato a tenere, senza delegazione parrocchiale, i registri di battesimo, matrimonio e morte(13).
Nel Tirolo tuttavia si ebbero curazie erette anche senza la presenza di tutti gli elementi descritti sopra.
Tra le due guerre mondiali la maggior parte delle curazie presenti sul territorio tridentino ottennero l'elevazione a parrocchia e il sistema curaziale fu abolito completamente in seguito al Concordato del 1984.

Elenco dei curati di Daiano

1769-1781 Gregorio Giacomuzzi - primo curato dopo la separazione da Varena -
1781 Antonio Adamo Liberi
1784-1792 Giovanni Battista Bonelli
1793 Francesco Antonio Corradini
1794-1797 Giuseppe Rizzoli
1798-1815 Felice Giuseppe Untergasser da Cavalese
1816-1819 Giacomo Defrancesco da Panchià
1819-1822 Ignazio Rampanelli da Spormaggiore
1822-1829 Urbano Eller da Tres
1829-1832 Battista Frasnelli da Mollaro
1833-1839 Tommaso Tomasi da Daiano
1839-1847 Valentino Partel da Panchià
1847-1857 Pietro Gallinari da Rovereto
1857-1881 Giacomo Michelini da Cavalese
1882-1889 Francesco Bernardi da Predazzo
1890-1893 vari delegati (interinalmente don Federico de Eccheli)
1894-1912 Camillo Pinter da Pergine
1912-1919 Antonio Corradini da Castello

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Chiesa

(1) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Atti visitali", n. 1, c. 167.
(2) Ibidem, "Investiture", n. 7, p. 253.
(3) Ibidem, n. 7, p. 394.
(4) Cfr. "Ufficio parrocchiale di Daiano", "Registri dei matrimoni", reg. 1 e "Registri dei morti", reg. 1.
(5) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Parrocchie e curazie", 30.B/2.
(6) Ibidem, "Atti civili", n. 1078, c. 7 e "Parrocchie e curazie", 30.B/2.
(7) Ibidem, "Atti visitali", n. 45, cc. 235 e 268.
(8) Ibidem, "Parrocchie e curazie", 114.1/2B n. 1a.
(9) "Ufficio parrocchiale di Daiano", "Registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti", reg. 1.
(10) Cfr. l'introduzione al soggetto "Beneficio primissariale di Daiano".
(11) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Parrocchie e curazie", 25 n. 1.D.
(12) Cfr. "Ufficio parrocchiale di Daiano", "Carteggio e atti", fasc. 2.
(13) BAZZANELLA G., "Manuale d'ufficio per il clero curato", Trento, 1888 (2.a ed.), pp. 501-503.

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La scheda è stata redatta nell'ambito della revisone effettuata nel 2010, utilizzando i dati presenti nella scheda Parrocchia di San Tommaso di Daiano (compilata dalla cooperativa KOINE' in base al tracciato descrittivo del programma Sesamo2000), e apportando le modifiche necessarie a garantire un livello minimo di coerenza rispetto alle regole di descrizione contenute nel manuale "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale per gli operatori", Trento, 2006.

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Archivio diocesano tridentino, "Atti visitali", "Parrocchie e curazie", "Investiture","Atti civili";
Archivio parrocchiale di Cavalese

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Codice di diritto canonico (1983)

Raccolta di Concordati su materie ecclesiastiche tra la Santa Sede e le autorità civili / a cura di Angelo Mercati, Città del Vaticano : Tipografia poliglotta vaticana, 1954.

Denominazione Estremi cronologici
Comune di Ville di Fiemme
Denominazione Estremi cronologici
Codice di diritto canonico (1983) 1983 gennaio 25
Raccolta di Concordati su materie ecclesiastiche tra la Santa Sede e le autorità civili / a cura di Angelo Mercati, Città del Vaticano : Tipografia poliglotta vaticana, 1954. 1954
Denominazione Estremi cronologici
Ufficio parrocchiale di Daiano
Denominazione Estremi cronologici
Parrocchia di San Tommaso
Curazia dei Santi Pietro e Paolo