Confraternita del Santissimo Sacramento, Masi di Vigo (Ton), [1923] - ante 2004 ( [1923] - ante 2004 )

Confraternita del Santissimo Sacramento, Masi di Vigo (Ton), [1923] - ante 2004

Confraternita del Santissimo Sacramento

ente

[1923] - ante 2004

Non si sono potute reperire notizie certe sulla data di erezione della confraternita del Santissimo Sacramento a Masi di Vigo. Anticamente i confratelli della frazione erano iscritti alla confraternita della parrocchia di Vigo di Ton (1). L'unico registro presente in archivio parte dal 1923, in esso è annotata l'iscrizione di 30 "soci" (2). Le entrate erano costituite dalle tasse d'iscrizione e le uscite dal pagamento delle messe in suffragio dei confratelli defunti e delle messe di fondazione.
Nel 2004 un decreto vescovile soppresse tutte le confraterite ancora attive nella diocesi: fra queste non rientrava però la confraternita del Santissimo Sacramento di Masi, che dunque doveva essere già estinta.

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associazione della chiesa cattolica

Le confraternite sono pie congregazioni di persone laiche associate per attendere ad esercizi di culto e anche di beneficenza. Esse possono essere canonicamente erette dalla competente autorità ecclesiastica, oppure mancare di tale approvazione e in questo caso sono enti di natura laicale. Norme generali circa l'erezione delle confraternite, da osservarsi esattamente pena la nullità delle stesse, furono stabilite da papa Clemente VIII (Bolla "Quaecumque a Sede Apostolica" del 7 dicembre 1604). Fin dal Concilio di Trento la Chiesa sentì la necessità di esercitare su di esse un'azione di controllo, ponendole sotto la vigilanza dei vescovi ed introducendovi il clero. In conseguenza di ciò il curatore d'anime ricoprì presto al loro interno una posizione preminente - generalmente ne era il presidente - ed era chiamato a garantirne il retto funzionamento. Un interesse particolare dell'autorità ecclesiastica era dedicato all'amministrazione dei redditi dei vari sodalizi. Ad essa provvedeva un massaro, che ogni anno doveva rendere conto del suo operato. Per le associazioni trentine, in particolare, lo scopo principale era quello di assicurare la celebrazione di messe in suffragio dell'anima dei confratelli e delle consorelle defunti. Durante il periodo napoleonico le confraternite religiose furono soppresse, ad eccezione di quelle del Santissimo Sacramento, seguendo provvedimenti analoghi a quelli presi da Giuseppe II e dal governo bavarese durante la loro dominazione nel Trentino. Infatti il decreto del 25 aprile 1810 art. I stabiliva: "Sono proibite in tutto il Regno le confraternite, le congregazioni, le compagnie ed in genere tutte le società religiose laicali eccettuate le confraternite sotto la denominazione del Santissimo, delle quali potrà esistere una sola presso ciascuna parrocchia sotto la direzione e dipendenza dell'Ordinariato e del parroco rispettivo per l'esercizio delle sacre funzioni" e l'art. IV prevedeva che i beni e le rendite delle confraternite del Santissimo fossero amministrati dai fabbriceri delle chiese parrocchiali e sussidiarie.

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Chiesa

(1) Cfr. Confraternita del Santissimo Sacramento in Vigo di Ton, Registri degli iscritti.
(2) Cfr. Confraternita del Santissimo Sacramento in Masi di Vigo, Registri di cassa, reg. 1.

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La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.

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Denominazione Estremi cronologici
Confraternita del Santissimo Sacramento in Masi di Vigo