Ufficio di collocamento di Torcegno, Torcegno, 1958 maggio 16 - [1979 dicembre 20] ( 1958 maggio 16 - [1979 dicembre 20] )

Ufficio di collocamento di Torcegno, Torcegno, 1958 maggio 16 - [1979 dicembre 20]

Ufficio di collocamento di Torcegno

Sezione comunale di collocamento di Torcegno

Ufficio di corrispondenza del servizio del collocamento nel comune di Torcegno

ente

1958 maggio 16 - [1979 dicembre 20]

Con la promulgazione della legge 29 aprile 1949, n. 264, venne disciplinata la mediazione nel mercato del lavoro. Questa venne concentrata esclusivamente negli organi dello stato, mentre per gli intermediatori privati furono previste anche sanzioni penali. L'adozione di un sistema di collocamento pubblico implicava ovviamente una scelta politica, in quanto si toglieva tale funzione ai sindacati, che durante il periodo fascista l'avevano mantenuta almeno formalmente. Il collocamento pubblico divenne perciò lo strumento attraverso il quale lo stato intendeva aiutare i cittadini italiani momentaneamente disoccupati o in cerca di primo impiego a trovare lavoro, grazie all'iscrizione in apposite liste tenute dagli Uffici di collocamento o dalle Sezioni Circoscrizionali per l'impiego ed il Collocamento in Agricoltura (SCICA). Si trattava di uffici periferici del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, presenti su tutto il territorio nazionale, che avevano la funzione di favorire l'avviamento al lavoro di ogni lavoratore iscritto. Questo sistema rimase pressochè inalterato dal 1949 fino al 1970. La legge n. 83 dell'11 maggio 1970 regolamentò infatti il collocamento speciale in agricoltura e la legge n. 300 del 20 maggio 1970, chiamata anche Statuto dei lavoratori, promulgò le norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori e della libertà dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro, nonché ulteriori norme sul collocamento. L'articolo 34 abolì la possibilità da parte delle ditte di effettuare chiamate nominative di lavoratori, salvo casi particolari (ad esempio per membri della famiglia del datore di lavoro o per lavoratori dotati di elevate specializzazioni).

La data iniziale di esistenza dell'Ufficio di collocamento di Torcegno riportata nella presente scheda si riferisce alla data del decreto n. 16313/99, ovvero il 16 maggio 1958, che riguardava l'istituzione, nel comune di Torcegno, dell'Ufficio di corrispondenza del servizio del collocamento ed era stato inviato al comune dall'Ufficio regionale del lavoro e della massima occupazione (1). La data finale di esistenza riguarda l'invio all'I.N.P.S. di Trento delle domande di indennità di disoccupazione (mod. Ds. 52) avvenuto il 20 dicembre 1979, che rappresenta l'ultima attestazione di attività dell'ente presente in archivio (2).

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ente funzionale territoriale

Dal "Manuale per gli uffici di collocamento dell'Ufficio regionale del lavoro per il Trentino Alto-Adige" del 1960, a cura del dott. Giovanni Gieri (3), si deduce che il "servizio del collocamento dei lavoratori e le funzioni ad esso inerenti" venivano svolte:
a) nei capoluoghi di regione, dagli Uffici regionali del lavoro e della massima occupazione;
b) nei capoluoghi di provincia, dagli Uffici provinciali del lavoro e della massima occupazione;
c) nei Comuni che presentavano maggiori esigenze funzionali ai fini della massima occupazione, dalle Sezioni staccate degli Uffici del lavoro;
d) negli altri Comuni, dagli Uffici di Collocamento.
Al funzionamento degli Uffici di Collocamento di cui alla precedente lettera d) il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale provvedeva con i "collocatori" ed i "corrispondenti", il cui stato giuridico ed economico era regolato dalla Legge 16 maggio 1956, n. 562, modificata dalle Leggi 11 dicembre 1957, n. 1205, e 12 dicembre 1958, n. 1110.
I collocatori e i corrispondenti, secondo l'art. 1 della legge n. 562 del 16 maggio 1956, svolgevano compiti relativi al collocamento della mano d'opera e le altre funzioni di cui all'art. 23 del D.P.R. n. 520 del 19 marzo 1955, nonchè incarichi nel settore della previdenza e dell'assistenza sociale loro assegnati con il Decreto Ministeriale del 6 maggio 1957 (come previsto dall'art. 1 della citata legge 16 maggio 1956, n. 562).
In breve tali compiti erano:
- di avviare al lavoro i prestatori d'opera disoccupati secondo quanto previsto dalla legge n. 264 del 29 aprile 1949;
- di effettuare rilevazioni statistiche relative alla disoccupazione registrata e agli avviamenti al lavoro;
- di promuovere corsi di addestramento professionale e di formazione;
- di erogare indennità e sussidi straordinari ai lavoratori involontariamente disoccupati;
- di registrare le migrazioni interne di lavoratori;
- di tenere elenchi nominativi dei lavoratori agricoli e dei contributi unificati in agricoltura;
- di comunicare gli avviamenti al lavoro dei prestatori d'opera alle sedi provinciali dell'I.N.P.S., dell'I.N.A.I.L., alla Cassa provinciale di malattia, all'E.N.P.A.S.;
- di espletare gli adempimenti che venivano, di volta in volta, richiesti dall'Ufficio regionale o provinciale del lavoro.
Nello svolgimento di tali attività, erano tenuti alla compilazione di un registro di protocollo e alla conservazione dell'archivio.

L'Ufficio di collocamento di Torcegno aveva giurisdizione anche nel comune di Ronchi (4). Si occupava di tenere aggiornate le liste dei lavoratori iscritti mediante la vidimazione mensile del modello C1 (conosciuto anche come tesserino rosa), sul quale i lavoratori dovevano annotare lo stato di disoccupazione, al fine di non retrocedere o peggio essere cancellati dalle liste di collocamento. Quando un datore di lavoro intendeva assumere del personale, doveva presentare una richiesta di avviamento al lavoro all'ufficio di collocamento specificando solo il numero di lavoratori richiesto e la qualifica. Spettava poi all'ufficio di collocamento disporre il nulla osta per l'avviamento dei lavoratori che, in caso di assunzione, venivano cancellati dalle liste. Il loro rapporto di lavoro veniva trascritto su un apposito Libretto di Lavoro previsto dalla legge, che attestava l'avvenuta effettuazione del lavoro, la qualifica conseguita, il periodo etc. Il personale addetto al collocamento doveva inoltre inviare mensilmente all'Ufficio regionale del lavoro e della massima occupazione le liste degli iscritti al collocamento, reclutare lavoratori richiesti da paesi esteri segnalando mensilmente le emigrazioni e immigrazioni dei lavoratori, segnalare i lavoratori disoccupati aventi diritto al soccorso invernale, diffondere notizie relative a corsi di formazione, segnalare mensilmente la situazione degli apprendisti sul territorio di propria competenza. Una particolare attenzione era rivolta ai lavoratori agricoli, dei quali erano tenuti gli elenchi nominativi.

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Amministrazione

L'Ufficio di corrispondenza del servizio del collocamento nel comune di Torcegno prevedeva un solo impiegato in organico e l'incarico di corrispondente del servizio del collocamento, o collocatore, fu ricoperto da Rodolfo Lenzi dal 1958 fino al 1979, come si rileva dalla documentazione presente in archivio.

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L'Ufficio di collocamento di Torcegno aveva contatti con l'Ufficio regionale del lavoro e della massima occupazione, con l'Ufficio di collocamento di Borgo Valsugana e con altri uffici di collocamento, con enti territoriali, con gli istituti di assicurazione e previdenza sociale, con l'I.N.A.I.L., con ditte e con privati.

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1. ACTor, 1.4. "Comune di Torcegno (ordinamento italiano)", 8."Carteggio ed atti per annata", n. 34, 1958, cat. X, n. di prot. 795;
2. ACTor, A8. "Ufficio di collocamento di Torcegno", 3. "Carteggio ed atti", n. 22, 1961 - 1979;
3. ACTor, A8. "Ufficio di collocamento di Torcegno", 3. "Carteggio ed atti", n. 5, 1961, n. di prot. 451/II-1;
4. ACTor, 1.4. "Comune di Torcegno (ordinamento italiano)", 8. "Carteggio ed atti per annata", n. 34, 1958, cat. X, n. di prot. 795

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La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informatico degli archivi storici del Trentino. Manuale guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.

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ACTor, 1.4 "Comune di Torcegno (ordinamento italiano)", 1947 - 1971;
ACTor, A8. "Ufficio di collocamento di Torcegno", 1958 - 1979

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Legge 11 dicembre 1957, n. 1205 "Modificazione alla legge 16 maggio 1956, n. 562, sulla sistemazione giuridica ed economica dei collocatori comunali."

Legge 12 dicembre 1958, n. 1110 "Modificazioni alle leggi 16 maggio 1956, n. 562 e 11 dicembre 1957, n. 1205, sulla sistemazione giuridica ed economica dei collocatori comunali."

Legge 29 aprile 1949, n. 264, Provvedimenti in materia di avviamento al lavoro e di assistenza dei lavoratori involontariamente disoccupati

Legge 20 maggio 1970, n. 300, Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e nell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento o Statuto dei diritti dei lavoratori

Legge 16 maggio 1956, n. 562 Sistemazione giuridica ed economica dei collocatori comunali

Decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1955, n. 520, Riorganizzazione centrale e periferica del Ministero del lavoro e della previdenza sociale.

Denominazione Estremi cronologici
Comune di Torcegno
Denominazione Estremi cronologici
Ufficio di collocamento di Torcegno