Chiesa della Madonna Addolorata, Sporminore, ante 1468 - 1987 gennaio 24 ( ante 1468 - 1987 gennaio 24 )

Chiesa della Madonna Addolorata, Sporminore, ante 1468 - 1987 gennaio 24

Chiesa della Madonna Addolorata

Chiesa della Madonna dei Sette Dolori

ente

ante 1468 - 1987 gennaio 24

La chiesa di Sporminore è dedicata alla Madonna Addolorata. Attualmente l'edificio sacro si trova al centro del paese, dove venne costruito nella seconda metà dell'Ottocento. L'antica chiesa curaziale sorge invece in posizione più discosta dal paese. Non si hanno notizie documentate sulla sua data di costruzione, anche se alcuni studiosi la fanno risalire addirittura al XIII secolo (1). Sicuramente venne rinnovata nel XV secolo, lo dimostra la concessione d'indulgenza, conservata in archivio parrocchiale, data nel 1468 da papa Paolo II ai fedeli che avrebbero contribuito al suo restauro e all'acquisto di arredi sacri (2).
Nella visita pastorale del 1537 risulta avere tre altari (3). Il 15 ottobre 1571 ottenne la concessione del fonte battesimale (4) e così la possibilità per i fedeli di essere battezzati in paese senza essere costretti a recarsi a Spormaggiore, sede pievana. In seguito ad altri lavori di assestamento eseguiti nel 1605, si rese necessaria una nuova consacrazione, che venne eseguita il 27 ottobre 1616 da Pietro Belli, suffraganeo del vescovo di Trento (5).
Gli eventi bellici che investirono il Trentino all'inizio del Settecento portarono anche a Sporminore disagi e sofferenze: nella visita pastorale del 1708 si legge infatti che la chiesa era provata "per gravamina et expensas factas et damna passa in causa belli anni praeteriti" (6).
Il legame della popolazione con la sua chiesa era strettissimo: non solo la comunità provvedeva al mantenimento degli arredi e della struttura esterna ma anche alla gestione della sua dotazione e dei suoi beni. I sindaci della chiesa venivano eletti tra i fedeli e durante il loro mandato rendevano conto del loro operato annualmente al curato, ai rappresentati della comunità e al parroco di Spomaggiore (7). La dotazione della chiesa era costituita prevalentemente da capitali. Le spese, oltre all'olio e alla cera, consistevano nel pagamento del salario al sacrestano, delle messe legatarie e delle opere di manutenzione.
Nella seconda metà dell'Ottocento l'antica chiesa divenne insufficiente a contenere la popolazione che nel corso del tempo era aumentata, così venne stabilito di costruire un nuovo edificio più ampio e comodo. Il 21 giugno del 1874 l'arcidiacono della Cattedrale di Trento Valentino Bergamo benedì la prima pietra della chiesa che venne realizzata su progetto dell'ingegnere Antonio Geppert (8). I lavori si protrassero per quattro anni, finché il 18 agosto 1879 venne consacrata e aperta al culto.
La chiesa venne restaurata esternamente nel 1937 sotto la direzione dell'ingegnere Eugenio Taddei di Cles (9).
In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Chiesa parrocchiale di Sporminore è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia della Madonna Addolorata con sede in Sporminore.

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ente della chiesa cattolica

Il curatore d'anime era il legittimo amministratore della sostanza della chiesa curata, come anche delle chiese annesse e di tutte le fondazioni istituite a favore delle stesse. Il patrimonio della chiesa era costituito dagli apparati, dagli utensili, dagli arredi sacri di cui essa è provvista per il culto divino, dagli altri beni mobili di sua proprietà, come pure dai fabbricati, fondi, capitali, introiti, diritti ad essa appartenenti, i cui proventi sono destinati a sopperire ai bisogni del culto divino e al mantenimento in buono stato dei fabbricati. Il parroco svolgeva la sua attività di responsabile amministrativo affiancato dai fabbricieri (detti anche sindaci o massari), quali rappresentanti della comunità. L'istituzione e l'azione dei fabbricieri vennero disciplinate da un decreto napoleonico del 26 maggio 1807: venivano nominati per decreto ministeriale o prefettizio, erano generalmente tre per ciascuna chiesa e duravano in carica cinque anni. Nella diocesi di Trento venne emanata nel 1865 una normativa relativa all'amministrazione delle chiese che disciplinava, tra l'altro, anche il rapporto del curatore d'anime coi fabbricieri. Il primo era considerato l'organo ecclesiastico dell'amministrazione e a lui competeva la principale direzione; i fabbricieri gli erano affiancati "tanto allo scopo di prestargli assistenza, quanto nella loro qualità di rappresentanti della comunità ecclesiastica (...). Tanto il curator d'anime che i fabbricieri devono sempre aver cognizione di quanto concerne l'amministrazione". I fabbricieri venivano di regola proposti al curatore d'anime; il loro ufficio durava due anni, salvo la possibilità di essere riconfermati. Dal 1874 (Legge 7 maggio 1874, Boll. Leggi dell'Impero n. 50) spettava al decano il diritto di nominare i fabbricieri proposti dalla comunità. Le fabbricerie erano perciò organi amministrativi dipendenti dall'autorità ecclesiastica, ai quali era demandata l'amministrazione dei beni temporali di una chiesa, con esclusione di qualsiasi ingerenza nelle questioni di culto. Anche il Codice di diritto canonico del 1917 (cann. 1183-1184) contemplava espressamente la fabbriceria, escludendola però da molte ingerenze (elemosine di messe, ordine della chiesa e del cimitero, disposizione e custodia dei libri parrocchiali, ecc.). Lo stesso Codice conferiva alla chiesa personalità giuridica, con il diritto di acquistare, ritenere, amministrare liberamente ed indipendentemente da ogni potere civile beni temporali per il conseguimento dei propri fini (can. 1495). Dove mancava la fabbriceria, l'amministratore unico era il rettore della chiesa, sotto l'esclusivo controllo dell'Ordinario. Il parroco o rettore della chiesa, che faceva sempre parte di diritto della fabbriceria, per la natura stessa dell'ente ne era il presidente. Il Concordato del 1929 e il regio decreto del 26 settembre 1935 ridimensionarono ulteriormente la rilevanza delle fabbricerie. L'ente chiesa parrocchiale è stato soppresso in seguito all'applicazione degli adempimenti in materia di revisione concordataria seguiti alla legge 20 maggio 1985 n. 222, e all'entrata in vigore del relativo regolamento di esecuzione (decreto 13 febbraio 1987, n.33), in particolare in seguito all'approvazione dei decreti con i quali è stata stabilita la sede e la denominazione dei nuovi enti parrocchia.

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Chiesa

(1) Cfr. WEBER S., Le chiese della Valle di Non nella storia e nell'arte, vol. III (i decanati di Taio, Denno e Mezzolombardo), Trento, 1938, p. 219.
(2) Cfr. Pergamene della parrocchia della Madonna Addolorata in Sporminore, perg. 2.
(3) Cfr. ADT, Atti visitali, n. 1.
(4) Ibidem, n. 62, c. 505.
(5) Cfr. Pergamene della parrocchia della Madonna Addolorata in Sporminore, perg. 5.
(6) Cfr. ADT, Atti visitali, n. 29, c. 394.
(7) Cfr. Chiesa della Madonna Addolorata in Sporminore, Registri delle rese di conto dei sindaci.
(8) Cfr. Documentazione dell'archivio del comune di Sporminore, Carteggio e atti, fasc. 2.
(9) Cfr. Chiesa della Madonna Addolorata in Sporminore, Carteggio e atti, fasc. 10.

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La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.

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ADT, Atti visitali
ADT, Libro B
ADT, Parrocchie e curazie

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Norme per l'amministrazione del patrimonio delle chiese e dei benefici nonché delle fondazioni ecclesiastiche nella diocesi di Trento, 1865

Codice di diritto canonico (1983)

Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi"

Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento

Denominazione Estremi cronologici
Comune di Sporminore
Denominazione Estremi cronologici
Chiesa della Madonna Addolorata in Sporminore
Denominazione Estremi cronologici
Parrocchia della Madonna Addolorata