Chiesa di San Martino, Locca (Ledro), [1537] - 2011 dicembre 1 ( [1537] - 2011 novembre 18 )

Chiesa di San Martino, Locca (Ledro), [1537] - 2011 dicembre 1

Chiesa di San Martino

ente

[1537] - 2011 novembre 18

La presenza di un edificio sacro nella frazione di Locca, dedicato a San Martino, è attestata fin dalla prima metà del Cinquecento. Nel 1537 infatti, durante la visita pastorale effettuata nella Valle di Ledro, la chiesa viene nominata e suoi massari invitati a tenere con cura la sua amministrazione che consisteva nella raccolta delle offerte, nella manutenzione e nella pulizia (1). Già da questa notizia si può capire lo stretto rapporto tra la comunità e la sua chiesa: come succedeva in tutto il Trentino, affiancati ai curatori d'anime si trovano fin dall'antichità amministratori, eletti dai vicini, che si occupavano della gestione del suo patrimonio e della manutenzione dell'edificio e davano conto del loro operato al parroco di Pieve.
La chiesa fino al 1791, anno in cui si effettuò la separazione delle due cure, serviva anche alla popolazione di Enguiso.
La visita del 1580 rileva un certo disordine nelle amministrazioni delle chiese della Valle: i massari non rendevano conti esatti e puntuali al pievano, gli inventari non erano completi e le sacrestie necessitavano di nuovi mobili per la conservazione dei paramenti sacri (2). Tuttavia si deve sottolineare il fatto che la popolazione della zona era estremamente povera e non aveva i mezzi per fornire alle chiese i necessari sussidi. Ancora nel 1633 la situazione non era cambiata: il vescovo Carlo Emanuele Madruzzo allora proibì ai sacerdoti delle filiali di assumere dei massari che non fossero di provata onestà senza l'autorizzazione del parroco, e prescrisse che prima di assumere il loro ufficio dovessero prestare giuramento di fedeltà nelle mani del parroco (3). In quell'anno si stava concludendo la costruzione della sacrestia della chiesa di Locca.
Nel 1671 la chiesa di San Martino aveva al suo interno tre altari consacrati: il maggiore dedicato al santo titolare, e i due laterali dedicati rispettivamente a San Rocco e a Santa Maria Maddalena (4).
Nel 1703 la valle venne di Ledro venne devastata dal passaggio delle truppe francesi che cercavano di ricongiungersi con gli alleati bavaresi nella guerra di secessione spagnola. Nemmeno le chiese vennero risparmiate: alla chiesa di Locca vennero requisite le campane (5).
Nel 1730 la chiesa venne ampliata nella forma attuale. Nel 1791 le comunità di Locca ed Enguiso separarono la cura d'anime e da quella data la chiesa di San Martino servì solo Locca. La separazione coinvolse anche l'amministrazione della dotazione della chiesa: in archivio si conserva un registro dei resoconti dei suoi massari che parte dal 1792 (6).
Nel 1866, durante la spedizione garibaldina, la chiesa fu profanata e utilizzata come caserma (7). Garibaldi indennizzò gli abitanti della valle col versamento di una cospicua cifra di denaro "e fu il primo indennizzo da lor ricevuto dopo secoli di attraversamenti e soste di eserciti" (8).
Successivamente la chiesa venne riconsacrata e venne restaurata nel 1912. Ma solo pochi anni più tardi, durante la prima guerra mondiale, venne nuovamente danneggiata sia all'intero che all'esterno. Nel dopoguerra, grazie anche ai contributi ottenuti per il risarcimento dei danni, la chiesa fu restaurata.
Nel 1929 la sua dotazione consisteva in alcuni capitali fondatati presso privati e fondi pubblici e in quattro appezzamenti di terreno (9). La chiesa, assieme al Comune che ne era il patrono, aveva l'obbligo di far celebrare le messe in essa fondate e il carico del pagamento del salario del sacrestano e degli amministratori e del parroco quando interveniva nel giorno del titolare (10).
Il 4 maggio 1988, la chiesa di San Martino di Locca viene dichiarata dal Ministro dell'interno ente autonomo dotato di personalità giuridica civile visti gli artt. 4, 5 e 6 della legge 20 maggio 1985 n. 222 e l'art. 15 del regolamento di esecuzione della predetta legge approvato con D.P.R. 13 febbraio 1987 n. 33.
Il decreto del vescovo di Trento datato 18 novembre 2011 ha stabilito infine che l'ente chiesa di Locca è estinto a tutti gli effetti.

 Espandi il testo

ente della chiesa cattolica

Il curatore d'anime era il legittimo amministratore della sostanza della chiesa curata, come anche delle chiese annesse e di tutte le fondazioni istituite a favore delle stesse. Il patrimonio della chiesa era costituito dagli apparati, dagli utensili, dagli arredi sacri di cui essa è provvista per il culto divino, dagli altri beni mobili di sua proprietà, come pure dai fabbricati, fondi, capitali, introiti, diritti ad essa appartenenti, i cui proventi sono destinati a sopperire ai bisogni del culto divino e al mantenimento in buono stato dei fabbricati. Il parroco svolgeva la sua attività di responsabile amministrativo affiancato dai fabbricieri (detti anche sindaci o massari), quali rappresentanti della comunità. L'istituzione e l'azione dei fabbricieri vennero disciplinate da un decreto napoleonico del 26 maggio 1807: venivano nominati per decreto ministeriale o prefettizio, erano generalmente tre per ciascuna chiesa e duravano in carica cinque anni. Nella diocesi di Trento venne emanata nel 1865 una normativa relativa all'amministrazione delle chiese che disciplinava, tra l'altro, anche il rapporto del curatore d'anime coi fabbricieri. Il primo era considerato l'organo ecclesiastico dell'amministrazione e a lui competeva la principale direzione; i fabbricieri gli erano affiancati "tanto allo scopo di prestargli assistenza, quanto nella loro qualità di rappresentanti della comunità ecclesiastica (...). Tanto il curator d'anime che i fabbricieri devono sempre aver cognizione di quanto concerne l'amministrazione". I fabbricieri venivano di regola proposti al curatore d'anime; il loro ufficio durava due anni, salvo la possibilità di essere riconfermati. Dal 1874 (Legge 7 maggio 1874, Boll. Leggi dell'Impero n. 50) spettava al decano il diritto di nominare i fabbricieri proposti dalla comunità. Le fabbricerie erano perciò organi amministrativi dipendenti dall'autorità ecclesiastica, ai quali era demandata l'amministrazione dei beni temporali di una chiesa, con esclusione di qualsiasi ingerenza nelle questioni di culto. Anche il Codice di diritto canonico del 1917 (cann. 1183-1184) contemplava espressamente la fabbriceria, escludendola però da molte ingerenze (elemosine di messe, ordine della chiesa e del cimitero, disposizione e custodia dei libri parrocchiali, ecc.). Lo stesso Codice conferiva alla chiesa personalità giuridica, con il diritto di acquistare, ritenere, amministrare liberamente ed indipendentemente da ogni potere civile beni temporali per il conseguimento dei propri fini (can. 1495). Dove mancava la fabbriceria, l'amministratore unico era il rettore della chiesa, sotto l'esclusivo controllo dell'Ordinario. Il parroco o rettore della chiesa, che faceva sempre parte di diritto della fabbriceria, per la natura stessa dell'ente ne era il presidente. Il Concordato del 1929 e il regio decreto del 26 settembre 1935 ridimensionarono ulteriormente la rilevanza delle fabbricerie. L'ente chiesa parrocchiale è stato soppresso in seguito all'applicazione degli adempimenti in materia di revisione concordataria seguiti alla legge 20 maggio 1985 n. 222, e all'entrata in vigore del relativo regolamento di esecuzione (decreto 13 febbraio 1987, n.33), in particolare in seguito all'approvazione dei decreti con i quali è stata stabilita la sede e la denominazione dei nuovi enti parrocchia.

 Espandi il testo

Chiesa

(1) Cfr. ADT, Atti visitali, n. 1.
(2) Ibidem, n. 6, c. 321.
(3) Ibidem, n. 11, c. 19.
(4) Ibidem, n. 13, c. 32.
(5) Cfr. La valle di Ledro e la sua pieve. Note d'arte, cenni di storia religiosa inaugurandosi il decanato di Ledro, Trento, 1935, p. 26.
(6) Cfr. Chiesa di San Martino in Locca, Registri delle rese di conto dei massari, reg. 1.
(7) Cfr. Guide del Trentino. Valle di Ledro storia, arte, paesaggio, a cura di FERRARI S., Trento, 2004, p. 114.
(8) Ibidem, p. 15.
(9) Cfr. Chiesa di San Martino in Locca, Carteggio e atti, fasc. 1.
(10) Ibidem.

 Espandi il testo

La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.

 Espandi il testo

ADT, Atti visitali
ADT, Libro B
ADT, Parrocchie e curazie

 Espandi il testo

Norme per l'amministrazione del patrimonio delle chiese e dei benefici nonché delle fondazioni ecclesiastiche nella diocesi di Trento, 1865

Denominazione Estremi cronologici
Comune di Ledro
Denominazione Estremi cronologici
Norme per l'amministrazione del patrimonio delle chiese e dei benefici nonché delle fondazioni ecclesiastiche nella diocesi di Trento, 1865 1865
Denominazione Estremi cronologici
Chiesa di San Martino in Locca