Parrocchia di San Francesco d’Assisi, Carbonare (Folgaria), 1966 - ( 1966 - )

Parrocchia di San Francesco d'Assisi, Carbonare (Folgaria), 1966 -

Parrocchia di San Francesco d'Assisi

ente

097302

94005720225

1966 -

Il paese di Carbonare si trova sull'altipiano di Folgaria e Lavarone, amministrativamente è una frazione del comune di Folgaria. Anche dal punto di vista ecclesiastico la popolazione di Carbonare era dipendente dalla parrocchia S. Lorenzo di Folgaria che aveva conseguito lo status di parrocchia autonoma staccandosi dalla matrice di Volano verso la fine del Quattrocento. Nel 1636 i convicini dei paesi situati oltre il Passo del Sommo, spinti da un desiderio di autonomia, con l'approvazione dell'autorità vescovile e del parroco di Folgaria ottennero il permesso di mantenere un sacerdote che celebrasse la messa in alcuni giorni dell'anno e nelle prime ore del giorno nella chiesa di San Sebastiano. La cura delle anime e le funzioni liturgiche più importanti rimanevano un'esclusiva del parroco di Folgaria. Da quel momento anche la popolazione di Carbonare poté fare riferimento alla chiesa di San Sebastiano e ne seguì le sorti passando per la sua erezione ad espositura fino a tutto il secolo XIX (1).
Con il passare del tempo, a causa della vastità del territorio soggetto alla cura di San Sebastiano e per il fatto che la popolazione era distribuita in varie frazioni e in masi, tra i quali quelli di Carbonare, risultava complicato per il sacerdote occuparsi della cura spirituale di tutti i suoi fedeli, compresa l'istruzione religiosa della gioventù. Allo stesso tempo e per le stesse ragioni gli abitanti dei masi di Carbonare erano ostacolati, in particolare d'inverno, nell'adempimento dei propri doveri spirituali. Così nella frazione di Carbonare si provvide alla costruzione di una scuola e di una nuova chiesa, che venne consacrata il 26 agosto 1899, ponendo così le basi per una prima autonomia dalla cura d'anime di San Sebastiano. Su espressa richiesta dei rappresentanti della frazione e con l'assenso sia del parroco di Folgaria che dell'autorità politica, il 15 luglio 1904 (2) il vescovo Celestino Endrici decretò infine l'erezione dell'espositura di S. Francesco d'Assisi di Carbonare. La nuova stazione di cura d'anime comprendeva il paese di Carbonare propriamente detto con le frazioni e casolari dette Zobeli, Girardi di sotto, maso Bosco, maso Porta, maso Fiorentini e la casa di Luigi Rech Castello al maso Girardi di sopra. Nel decreto venne stabilito che la nomina del cappellano esposto fosse di competenza del vescovo pro tempore e che al suo mantenimento provvedessero gli abitanti della frazione con il versamento annuale di 310 corone.
La parrocchia di Folgaria rimaneva, anche dal punto di vista formale, la matrice della nuova espositura di Carbonare e per questo il parroco aveva l'obbligo di fornire gli olii santi, l'acqua battesimale e i biglietti pasquali, mentre il cappellano esposto era tenuto a presenziare alle messe stabilite e alla processione del Corpus Domini, a celebrare i matrimoni solo con la delega del parroco di Folgaria (3).
Oltre al sostentamento del cappellano, agli abitanti della frazione di Carbonare spettava anche l'obbligo di mantenere la canonica, la chiesa e il cimitero. Tradizionalmente gli stessi abitanti offrivano annualmente al loro sacerdote un litro di latte durante il periodo di apertura del caseificio, una certa quantità di patate, di legna e di formaggio (4).
Il governo austriaco e, in seguito, quello italiano integrarono la rendita del cappellano di Carbonare, in base alle varie leggi che stabilivano un contributo per il raggiungimento di un'equa dotazione per il mantenimento dei curatori d'anime (5).
Anticamente Carbonare faceva parte del decanato di Rovereto mentre dal 1 gennaio 1913 venne assoggettata al decanato di Folgaria.
L'erezione della parrocchia di Carbonare si ottenne solo il 30 novembre 1963, dopo un lungo processo teso al raggiungimento dell'indipendenza dalla parrocchia di Folgaria.
Negli anni 1966-1979, in base ad un decreto vescovile, la parrocchia di Carbonare venne temporaneamente unita a quella di Nosellari in modo tale che le due parrocchie fossero rette da un unico parroco.
La parrocchia attualmente confina con le parrocchie di Lavarone, S. Sebastiano, Nosellari e Centa.
Con D.M. del 30 dicembre 1986, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dei 24 gennaio 1987, l'ente Parrocchia di S. Francesco d'Assisi in Carbonare è stato dichiarato Persona Giuridica Privata (Tribunale di Trento, Registro Persone Giuridiche n. 243).

ELENCO DEI CAPPELLANI/PARROCI DI CARBONARE

1904-1906 Giovanni Albertani
1906-1912 Eliseo Chizzola
1912-1926 Accursio Dellagiacoma
1926-1955 Randolfo Pinamonti
1955-1964 Enrico Motter (primo parroco)
1964-1971 Pio Casari
1971-1979 Federico Sartori
1979-1980 p. Paolo Donati ofm (vicario parrocchiale)
1980-1983 Olindo Cuel
1983-1990 Paolo Gius
1990-1995 Antonio Sebastiani
1995-2004 Alfredo Pederiva
2004- Enrico Pret

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Carbonare di Folgaria (TN)

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ente della chiesa cattolica

Il termine "parrocchia" (6) deriva dal greco e indica, dal punto di vista etimologico, una qualsiasi circoscrizione territoriale. Nei primi secoli della cristianità fino al basso medioevo il termine venne adottato per indicare le ripartizioni dei territori diocesani in circoscrizioni minori, fenomeno nato in conseguenza del moltiplicarsi nelle diocesi di nuove chiese sotto la spinta delle crescenti esigenze dei fedeli. La consacrazione definitiva del "sistema parrocchiale" si ebbe con il Concilio di Trento che, sulla base della precedente normativa pontificia e conciliare, dettò una nuova e completa disciplina della struttura della Chiesa. I legislatori del Concilio prescrissero che, per la più efficace tutela della cura delle anime affidate ai vescovi, il "populus fidelium" si dovesse distinguere in parrocchie proprie con confini determinati e che a ciascuna di esse venisse assegnato un sacerdote che vi risiedesse, soltanto dal quale i fedeli potevano ricevere i Sacramenti (Sess. XXIV, cap. 13). Si ordinò così che venissero erette parrocchie in tutti i luoghi in cui esse non esistevano e si stabilirono delle norme per assicurare ai parroci un reddito minimo. Il parroco si impegnava a risiedere nel luogo assegnatogli, ad approfondire la conoscenza della comunità dei fedeli attraverso la compilazione e l'accurata custodia dei libri parrocchiali e a partecipare alle adunanze vicariali. I principi enunciati dal Concilio di Trento e successivamente ribaditi nella normativa pontificia sono stati accolti e sintetizzati nel testo del Codice di diritto canonico del 1917. Il can. 216 §1 dispone che il territorio di ogni diocesi debba essere diviso in "distinctas partes territoriales", a ciascuna delle quali "sua peculiaris ecclesia cum populo determinato est assignanda suusque peculiaris rector, tamquam proprius eiusdem pastor, est praeficiendus pro necessaria animarum cura". L'istituzione parrocchiale dunque risulta costituita, oltre che dall'elemento territoriale, da altri tre elementi: un determinato "popolo", una peculiare "chiesa" e un "pastor". Il Codice di diritto canonico del 1983 ha riconosciuto la personalità giuridica della parrocchia espressamente concepita come "Communitas Christifidelium" (CIC 1983, can. 515 §3). Tale riforma è stata recepita sia nell'accordo tra Stato e Chiesa (legge 121/1985) sia nelle disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici (legge 222/1985); le diocesi e le parrocchie acquistano la personalità giuridica civile dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell'interno che conferisce loro la qualifica di "ente ecclesiastico civilmente riconosciuto".

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Chiesa

Diocesi di Trento
Decanato di Folgaria

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(1) Cfr. Parrocchia di San Sebastiano in San Sebastiano (1636-1997). Inventario dell'archivio, a cura di Cooperativa Koinè, Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i beni librari e archivistici, 2007.
(2) Cfr. il decreto di erezione in: Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fasc. 1.2.
(3) Cfr. Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fasc. 1.7.
(4) Cfr. Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fasc. 2.8.
(5) Cfr. Ufficio parrocchiale di Carbonare, Carteggio e atti ordinati, fascc. 1.6 e 2.9.
(6) Le presenti notizie informative sono da ritenersi generali e non esaustive. Per un approfondimento e una bibliografia articolata si rimanda alla voce corrispondente dell'Enciclopedia del diritto, Giuffré, Varese, 1958-1995.

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La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.

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Archivio diocesano tridentino, Parrocchie e curazie

Inventario dell'archivio storico della parrocchia di San Sebastiano, a cura della cooperativa Koinè, P.A.T., Trento, 2007
Inventario dell'archivio storico della parrocchia di Folgaria, a cura di Cristina Sega, P.A.T., Trento, 2001

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Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi"

Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento

Denominazione Estremi cronologici
Comune di Folgaria
Denominazione Estremi cronologici
Ufficio parrocchiale di Carbonare
Denominazione Estremi cronologici
Parrocchia di San Sebastiano
Chiesa di San Francesco d'Assisi