Scuola tecnica industriale di Trento, Trento, 1933 ottobre 1 - 1966 ottobre 10 ( 1933 ottobre 1 - 1966 ottobre 10 )

Scuola tecnica industriale di Trento, Trento, 1933 ottobre 1 - 1966 ottobre 10

Scuola tecnica industriale di Trento

R. Scuola industriale di Trento

R. Scuola industriale "M. Buonarroti" Trento

R. Scuola industriale "M. Buonarroti" Trento con annessi R. Scuola secondaria di avviamento professionale e Istituto tecnico industriale libero

Scuola industriale di Trento

Scuola tecnica a indirizzo industriale e artigiano

ente

1933 ottobre 1 - 1966 ottobre 10

A seguito della riorganizzazione nazionale dell'istruzione tecnica promossa dal Ministero della pubblica istruzione avvenuta con la legge 15 giugno 1931, n. 889 "Riordinamento dell'istruzione tecnica media", la Scuola industriale di Trento subì delle modifiche. Con il R. D. 31 agosto 1933, n. 2077 venne sancita la trasformazione dal primo ottobre 1933 della "Regia scuola industriale di Trento" in "Regia scuola tecnica a indirizzo industriale e artigiano" e venne emanato il nuovo statuto (1).
Per rispondere alle mutate esigenze sociali, nel 1938 il consiglio d'amministrazione della scuola tecnica industriale chiese al Ministero dell'educazione nazionale di istituire due corsi liberi con specializzazione per costruttori aeronautici e per edili. Il Ministero autorizzò con lettera del 22 settembre 1938, div. IV 38, n. 7229 l'istituzione di un corso superiore dell'Istituto tecnico industriale a indirizzo specializzato per edili che partì già dall'anno scolastico 1938-1939. L'istituto, che assicurava ai giovani la possibilità di proseguire gli studi fino al conseguimento del diploma di perito tecnico industriale, era inizialmente annesso alla Scuola tecnica industriale di Trento e da questo amministrato e finanziato. Immediatamente seguì l'istanza di associazione all'ENIMS (Ente nazionale per l'insegnamento medio e superiore), concessa con decreto ministeriale dell'8 maggio 1940 che ebbe effetto a partire dall'anno scolastico 1939-1940 (2).
A partire dall'anno scolastico 1941-1942 venne istituito, presso la stessa sede della scuola in Corso Buonarroti a Trento, il regio Istituto tecnico industriale per meccanici ed elettricisti (3).
L'edificio scolastico sede dell'istituto tecnico industriale, della scuola tecnica industriale e della scuola di avviamento professionale industriale venne gravemente danneggiato dal bombardamento dell'incursione aerea anglo-americana del 2 settembre 1943; il fabbricato non venne colpito direttamente, ma alcune bombe cadute e scoppiate in prossimità del fronte dell'ingresso principale causarono danni ingenti allo stabile che impedirono la fruizione dell'edificio e comportarono lo spostamento temporaneo della sede scolastica in un edificio comunale in via Carlo Esterle (già scuola media). Anche questa sede verrà duramente colpita dai bombardamenti il 13 maggio 1944. Quell'anno gli esami della sessione estiva si svolsero a Zambana, presso la scuola elementare e quelli della sessione invernale in parte a Zambana e in parte presso il Liceo classico "G. Prati" a Trento. L'attività scolastica proseguì fra mille difficoltà, dopo che macchinari e attrezzature furono trasferiti a Meano di Trento presso lo stabile utilizzato per la macerazione delle foglie di tabacco. Le lezioni si tennero a Trento, in sei locali vicini ai rifugi antiaerei, mentre le officine vennero sistemate presso il Liceo classico "G. Prati" e poi presso le Scuole elementari "F. Crispi". Le ore di lezione furono ridotte e concentrate in tre giorni settimanali, alternati per ciascuna classe (4).
Nell'anno scolastico 1948-1949 venne istituita a Rovereto una sezione staccata della Scuola tecnica industriale, ospitata dalla Scuola secondaria di avviamento professionale industriale di Rovereto.
Nel 1948, dopo otto anni di coesistenza delle due scuole in cui condivisero laboratori e officine, pur mantenendo amministrazioni separate, venne decisa l'annessione della Scuola tecnica industriale "Michelangelo Buonarroti" di Trento all'Istituto, affidandone la direzione al preside dell'Istituto (5).
La Scuola tecnica industriale cessò di funzionare di fatto il 10 ottobre 1965 quando venne soppressa dal decreto ministeriale del 31 dicembre 1966, n. 1384, con decorrenza 10 ottobre 1966.

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Trento, Corso Buonarroti

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ente di istruzione e ricerca

Ente pubblico.
In ragione dell'emanazione della legge 15 giugno 1931, n. 889 "Riordinamento dell'istruzione tecnica media", recepita dal successivo R. D. 31 agosto 1933, n. 2077 "Trasformazione della Regia Scuola industriale di Trento in Regia Scuola tecnica a indirizzo industriale e artigiano", la Scuola industriale di Trento, dal primo ottobre 1933, divenne Scuola tecnica a indirizzo industriale e artigiano.
La scuola fu riconosciuta come ente dotato di personalità giuridica e di autonomia nel suo funzionamento ed era sottoposta alla vigilanza del Ministero dell'educazione nazionale.

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La Scuola tecnica a indirizzo industriale e artigiano (poi Scuola tecnica industriale), pur mantenendo i programmi della scuola precedente, venne organizzata diversamente ai sensi di quanto stabilito dalla legge 15 giugno 1931, n. 889 e dal successivo statuto pubblicato con il R. D. 31 agosto 1933, n. 2077.
Il rinnovato impianto della Scuola prevedeva la coesistenza di diversi percorsi formativi, alcuni in esaurimento rispetto all'organizzazione precedente, alcuni di nuova istituzione che proseguirono fino alla fine dell'ente e altri transitori che si esaurirono con la successiva nuova istituzione dell'Istituto tecnico industriale.
- La Scuola complementare per apprendisti (triennale) (già Scuola di perfezionamento per apprendisti) attiva fino all'anno scolastico 1940/41, aveva lo scopo di impartire agli apprendisti di entrambi i sessi e ai giovani operai un'istruzione teorica e pratica nei rami tecnico, artistico commerciale. Era strutturata in un corso preparatorio e dalla scuola di perfezionamento propriamente detta, composta di tre classi complementari (I, II e III) serali e domenicali; le lezioni duravano 7 mesi (dall'1 ottobre fino alla fine di aprile). Venivano ammessi alla scuola gli apprendisti di tutti i rami industriali del comune di Trento e gli operai. In Trentino, prima della guerra, esistevano altre 19 scuole complementari per apprendisti con il medesimo piano di studi (ad es. Mezzolombardo, Ala, Tesero, etc.), finanziate in eguale misura da governo, provincia e comune. Presso la Scuola complementare per apprendisti era poi attivato un Corso complementare di elettrotecnica, serale di quattro ore settimanali, che era rivolto a operai elettricisti, operai delle industrie tecnico meccaniche, alunni del III corso della scuola complementare per apprendisti.
- Il Corso di perfezionamento per arti edili (ovvero la precedente Scuola per costruttori edili): corso triennale attivo fino all'anno scolastico 1939/40; il corso fu mantenuto quasi invariato con poche aggiunte al programma; aveva lo scopo di insegnare nel ramo costruttivo, decorativo e commerciale le cognizioni tecnico-pratiche necessarie a sostenere l'esame di "capo d'arte".
- La Scuola di tirocinio (triennale), attiva fino all'anno scolastico 1933/34, con due sezioni una per fabbri meccanici ed elettricisti, l’altra per falegnami; alla scuola venivano ammessi alunni, che avevano conseguito la licenza della Scuola complementare e che avessero compiuto almeno 13 anni.
- La Scuola tecnica industriale: dall'anno scolastico 1933/34 -subentra alla Scuola di tirocinio-, è costituita da un corso biennale industriale e artigiano con tre specializzazioni: falegnami ebanisti, meccanici ed edili. Alla specializzazione per meccanici era aggiunto un ulteriore corso di un anno per la specializzazione elettricisti (si veda qui di seguito). Scopo della scuola era quello di completare la specifica preparazione pratica dei licenziati dalle scuole secondarie di avviamento professionale e di contribuire alla formazione dei giovani necessaria a svolgere le professioni pratiche che attenevano alla vita economica del Paese. L'istruzione avveniva con insegnamenti e con esercitazioni pratiche che costituivano la parte integrante ed essenziale degli insegnamenti stessi. Alla fine del cursus studiorum la scuola rilasciava il diploma di tecnico o di artigiano per la specializzazione relativa al corso compiuto.
- Il Corso di specializzazione per elettricisti (annuale) a partire dall'anno scolastico 1934/35 fino all'anno scolastico 1940/41.
Alla scuola erano anche annessi:
- la Scuola secondaria di avviamento professionale il cui ordinamento organico era disciplinato dal R. D. 6 ottobre 1930, n. 1379 convertito in legge con legge 22 aprile 1932, n. 490.
un Corso speciale di falegnameria per capi d'arte: aveva lo scopo di completare le cognizioni teorico pratiche degli operai addetti alla falegnameria. La durata era di 10 mesi con lezioni diurne. Venivano ammessi solo operai che avevano completato il tirocinio e con all'attivo almeno un anno di pratica come lavorante; il corso abilitava all'esercizio indipendente della falegnameria;
- la sala pubblica di disegno e modellatura: aveva lo scopo di dare la possibilità di perfezionarsi nel disegno applicato a tutti gli industriali e gli apprendisti impossibilitati a frequentare la Scuola di perfezionamento. La frequentazione era facoltativa e le lezioni della durata di due ore, si svolgevano al pomeriggio in due giorni feriali;
- i Corsi ambulanti: erano corsi pratici tenuti nelle città e nelle borgate per promuovere le piccole industrie. In generale abbracciano la lavorazione del legno e dei metalli, l'elettrotecnica, la ceramica, la ragioneria e il disegno. Venivano tenuti durante le vacanze estive dai docenti della Scuola;
- altri corsi di perfezionamento per i lavoratori dell'industria (che si distinguevano: in primo addestramento, corsi di formazione per operai qualificati, corsi di formazione per operai specializzati, corsi di perfezionamento), obbligatori per gli apprendisti di età inferiore ai 18 anni, non in possesso di licenza della Scuola secondaria di avviamento (6).
Dal 1941, anno d'istituzione del regio Istituto tecnico industriale per meccanici ed elettricisti, la Scuola tecnica proseguì con il solo percorso formativo biennale fino all'anno scolastico 1965/66.

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Istruzione

Nel R. D. 31 agosto 1933, n. 2077 "Trasformazione della Regia scuola industriale di Trento in Regia scuola tecnica a indirizzo industriale e artigiano" venne definita la struttura amministrativa della scuola che, per l'esercizio delle sue funzioni, godeva di beni immobili e mobili quali:
a) un contributo del Ministero dell'educazione nazionale;
b) i proventi delle tasse e contributi scolastici;
c) gli eventuali contributi e sussidi di enti pubblici e privati, nonché di lasciti e donazioni.
Il comune di Trento era tenuto a fornire i locali occupandosi anche della loro manutenzione, ed era tenuto a provvedere alle spese di riscaldamento, illuminazione e fornitura dell'acqua per rispondere a tutti i bisogni della scuola.
L'amministrazione della scuola era guidata dal consiglio d'amministrazione, da un direttore e dal collegio dei professori.
Il consiglio d'amministrazione era di nomina ministeriale e costituito da due rappresentanti del Ministero dell'educazione nazionale, un rappresentante del comune di Trento e dal direttore della scuola, che aveva voto deliberativo ed esercitava le funzioni di segretario.
Nell'eventualità in cui altri enti si impegnavano in maniera continuativa, o con un cospicuo assegno una tantum al mantenimento della scuola, questi avevano diritto ad un loro rappresentante in consiglio.
Al consiglio d'amministrazione spettava il governo amministrativo e la gestione economica e patrimoniale della scuola; vigilava sul buon andamento della scuola e aveva facoltà di proporre modifiche allo statuto in rapporto a particolari bisogni della scuola.
Il direttore si occupava del governo didattico e disciplinare della scuola. A lui era demandata l'applicazione delle deliberazioni del consiglio d'amministrazione in campo amministrativo.
Il collegio dei professori aveva il compito di assistere il direttore nel regolamento interno della scuola, nella scelta del materiale didattico e tecnico e in ogni altra mansione per cui il direttore ritenesse opportuno interpellarlo.
A decorrere dall'anno scolastico 1948-49 quando fu soppresso il posto di ruolo di direttore della scuola tecnica industriale di Trento e l'incarico di direzione venne affidato al preside dell'Istituto tecnico industriale, vennero unificate le amministrazione di istituto e scuola (7). Con la medesima decorrenza vennero soppressi nella scuola il posto di segretario economo di ruolo e il posto di applicato incaricato e vennero istituiti due posti di applicati di ruolo nell'istituto in aggiunta ai due posti di applicati già esistenti.

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(1) R. D. 31 agosto 1933, n. 2077 pubblicato in G. U. del 15 febbraio 1934, n. 38 (supplemento straordinario).
(2) L'Ente nazionale per l'insegnamento medio (ENIM), istituito con R. D. 3 giugno 1938, n. 928, convertito con modificazioni nella legge 5 gennaio 1939, n. 15, assume la denominazione di Ente nazionale per l'insegnamento medio e superiore (ENIMS). Alla sua vigilanza erano sottoposte le scuole non regie, e i corsi che avevano lo scopo di impartire l'istruzione per il conseguimento di titoli di studio di istruzione media, classica, scientifica, magistrale, tecnica e femminile. La facoltà concessa all'ENIMS dall'art. 18 del R. D. 3 giugno 1938, n. 928, di istituire in via d'esperimento scuole-tipo doveva intendersi riferita all'istituzione e alla gestione di corsi organizzati con speciali programmi, metodi e insegnamenti, subordinatamente all'approvazione del Ministro per l'educazione nazionale.
(3) Si veda il R. D. 21 giugno 1942, n. 970.
(4) Si vedano le relazioni finali dell'Istituto degli anni scolastici 1942-1943 fino al 1945-1946, conservate in (SEGNATURA) "Carteggio e atti", "Relazioni finali e dati statistici, 1937-1970".
(5) Ai sensi dell'art. 32 della legge 15 giugno 1931, n. 889 e del D.P.R. 10 agosto 1948, n. 1497.
(6) Ai sensi dell'art. 21 del R. D. 21 giugno 1938, n. 1380 (convertito nella L. 1 gennaio 1939, n. 290 in G. U. 28 febbraio 1939, n. 290).
(7) A norma delle disposizioni dell'art. 32 della legge 15 giugno 1931, n. 889.

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Regio decreto 31 agosto 1933, n. 2077, Trasformazione della Regia scuola industriale di Trenti in Regia scuola a indirizzo industriale e artigiano

Regio decreto del 3 giugno 1938, n. 928, convertito con modificazioni nella legge 5 gennaio 1939, n. 15, con cui l'ENIM (l'Ente nazionale per l'insegnamento medio) assume la denominazione di Ente nazionale per l'insegnamento medio e superiore (ENIMS)

Regio decreto 21 giugno 1942, n. 970, pubblicato in gazzetta ufficiale del 7 settembre 1942, n. 210

Legge 15 giugno 1931, n. 889, Riordinamento dell'istruzione media tecnica

D.P.R. 10 agosto 1948, n. 1497

Denominazione Estremi cronologici
Comune di Trento
Denominazione Estremi cronologici
Scuola tecnica industriale di Trento
Denominazione Estremi cronologici
Scuola industriale di Trento
Istituto tecnico industriale "Michelangelo Buonarroti"