Chiesa di San Bartolomeo, Montagne, 1445-1987 gennaio 24 ( 1445-1987 gennaio 24 )

Chiesa di San Bartolomeo, Montagne, 1445-1987 gennaio 24

Chiesa di San Bartolomeo

ente

1445-1987 gennaio 24

La chiesa parrocchiale di Montagne, dedicata a San Bartolomeo, si erge su un poggio, in posizione isolata ma panoramica sulla Val di Manez, a nord dell’abitato di Larzana.
La presenza di una cappella intitolata a San Bartolomeo a Montagne è documentata negli atti della prima visita pastorale di Bernardo Clesio, quando i visitatori si recarono nella pieve di Tione il 5 maggio 1537, riconoscendo come dipendenti dalla chiesa matrice di Tione una serie di cappelle situate nei territori limitrofi, fra le quali compare anche "in villis Corti, Larzanae et Binii in Montibus capella sancti Bartolomei" (1). In realtà si ha notizia dell’esistenza di una cappella a Montagne già dal 3 novembre 1445, data a cui risalirebbe la sua consacrazione, avvenuta sotto l’episcopato di Benedetto da Trento (2).
All’epoca della seconda visita pastorale, nel 1579, la chiesa era dotata di 3 altari consacrati, il maggiore con pala, dedicato a San Bartolomeo, quello a destra, anch’esso con una piccola pala, dedicato a Santo Stefano, quello a sinistra, senza pala né pallio, con "la pittura nel muro" e privo di ornamenti, dedicato a Santa Lucia. L’edificio venne rinvenuto in buono stato, compreso il tetto, come pure il campanile e i muri del cimitero. Venne però ordinato dai visitatori di provvedere di pala l’altare di Santa Lucia, e tutti e tre, di pallio, che doveva servire per ornamento e per "convenienza" delle reliquie che vi erano contenute (3).
Nel 1671, all’indomani dell’erezione a curazia (avvenuta nel 1665), la chiesa di San Bartolomeo era provvista di 4 altari ben ornati, di cui 3 consacrati, dedicati a San Bartolomeo (il maggiore), a Santo Stefano, alla Beata Maria Vergine del Rosario e a Santa Lucia; per quest'ultimo i visitatori ordinarono di provvedere un’altra pietra portatile, essendo la preesistente di una misura non idonea (4).
Nella visita del 1708 la chiesa curata di San Bartolomeo venne trovata di piccole dimensioni in proporzione al numero di fedeli e, a questo riguardo, fu suggerito di spostare altrove la sacrestia per permettere l’ampliamento della chiesa. Non si posseggono atti che documentino come andarono le cose, ma verso la metà del Settecento la chiesa fu interamente ricostruita secondo un progetto tradizionalmente attribuito al comacino Pietro Bianchi (5). Gli atti della visita pastorale del 1750 ci parlano infatti di una "ecclesia edificata", intendendo una chiesa riedificata (6).
Nel 1768, i visitatori trovarono appunto una nuova chiesa di San Bartolomeo, recentemente costruita, non ancora consacrata, ma bella e ampia rispetto alla precedente, con una sacrestia anch’essa nuova e ben provvista di tutto il necessario. Gli altari erano 3, sufficientemente ornati, intitolati, il maggiore a San Bartolomeo, e quelli laterali alla Beata Vergine del Rosario, presso il quale era eretta l’omonima confraternita, e a Santa Lucia, nel cui tabernacolo erano conservate le reliquie di San Bartolomeo e San Luigi (7).
Nei primi anni Quaranta dell’Ottocento, al tempo in cui viene fatta risalire la consacrazione della chiesa di San Bartolomeo (la data viene fissata al 1842, ma non vi sono atti originali che lo documentino), essa fu interessata da una serie di importanti lavori che ne cambiarono la fisionomia e che riguardarono la zona absidale, con demolizione del vecchio coro e conseguente ampliamento della chiesa, la pavimentazione della nuova sacrestia, la costruzione della nuova cupola del campanile, antiporta e bussola della porta laterale della chiesa, la pavimentazione di marmo del nuovo presbiterio e del coro (8). Con lettera del 24 ottobre 1842, il Comune di Montagne richiese all’I. R Giudizio distrettuale di approvare le spese sostenute per alcuni dei succitati lavori alla chiesa (9).
Nell'aprile 1900 il curato don Eriberto Ricca organizzò una raccolta fondi per l'acquisto di un quadro rappresentante il Divin Redentore, da esporre in chiesa, a cui contribuirono 111 offerenti (10). Nel 1905, per interesse del curato don Ricca e per volontà della stessa amministrazione comunale, fu commissionata al pittore Diodato Massimo, con studio a Trento, la realizzazione della pala per l'altare maggiore, rappresentante San Bartolomeo apostolo e martire, che fu conclusa nel marzo 1906, al costo di 1000 corone, di cui 600 pagate dal Comune e 400 dalla chiesa (11). La vecchia pala di San Bartolomeo che decorava l'altare fu trasferita nella cappella di Cort (12).
Il 30 luglio 1927 il Comune di Montagne, su richiesta del Comitato locale di abbellimento costituitosi per seguire l'ampliamento della chiesa, la realizzazione della nuova sacrestia e la costuzione di una nuova cappella dei caduti, deliberò di contribuire alle spese, erogando l'importo di 8.000 Lire. I lavori iniziarono ancora nel maggio del 1927, ad opera del Comitato stesso e con l'aiuto dell'intera popolazione, sia attraverso prestazioni manuali che attraverso generose offerte (13). Nel 1928 don Quirino Pretti, insieme al locale Comitato, domandò l'autorizzazione a organizzare una piccola lotteria, il cui ricavato sarebbe stato destinato a finanziare i lavori di ingrandimento della chiesa, secondo il progetto approvato dalla Soprintendenza ai Monumenti di Trento (14).
Nel 1942 si rese necessario, a seguito di un incendio, ricostruire la cupola del campanile, che la Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie di Trento prescrisse di realizzare secondo la "sua vecchia forma", ossia così come era prima del sinistro, con scandole in legno (15).
Nel 1947 vennero realizzati altri lavori di restauro e decorazione della chiesa, fino agli ultimi di cui si ha notizia, risalenti alla fine degli anni Sessanta (1968-1969), che riguardarono: la nuova pavimentazione in marmo, la sistemazione del fonte battesimale, la tinteggiatura interna ed esterna dell'edificio, l'impianto di illuminazione, quello di amplificazione e di riscaldamento, il restauro e la sistemazione degli altari laterali, la riapertura della vecchia porta d'entrata, l'acquisto e la sistemazione del nuovo altare (16).
La chiesa di San Bartolomeo si presenta oggi con facciata a due spioventi e fiancate ritmate dalle aperture delle finestre. Il campanile è addossato alla parete di fondo del presbiterio e culmina nella cella campanaria a quattro monofore. L'interno, a navata unica, conserva l'aspetto settecentesco della ricostruzione avvenuta su progetto del maestro comacino Pietro Bianchi. Quattro cappelle laterali si affacciano ai lati della prima e della seconda campata, mentre a sinistra della terza un'arcata introduce al coro, impiegato come cappella battesimale, che si sviluppa per tutta la profondità del presbiterio. Altre due arcate, sorrette da una colonna, collegano questo spazio all'area presbiteriale, rialzata su tre gradini (17).

Come per tutte le chiese della diocesi di Trento, anche per la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, la situazione giuridica venne modificata a seguito della Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" e del relativo decreto di attuazione D.P.R. 13 febbraio 1987, n. 33, "Approvazione del regolamento di esecuzione della legge 20 maggio 1985, n. 222, recante disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi". Con il decreto del ministero 30 dicembre 1986, entrato in vigore il 24 gennaio 1987, l'ente Chiesa di San Bartolomeo di Montagne venne soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, diritti e ipoteche) assegnati all'ente Parrocchia di San Bartolomeo, con sede a Montagne (Tre Ville).

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ente della chiesa cattolica

Chiesa

Diocesi di Trento
Decanato di Tione
Unità pastorale Madonna del Lares

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(1) G. CRISTOFORETTI, La visita pastorale del cardinale Bernardo Clesio (1537-1538) Bologna, 1996, p. 244
(2) Purtroppo tutti gli atti più antichi, compresi quelli che testimoniano l’accennata consacrazione, la successiva erezione a curazia avvenuta nel 1665, la riedificazione della chiesa risalente al 1750 e la nuova consacrazione presumibilmente avvenuta nel 1842, sono andati completamente bruciati nell’incendio che ha distrutto la frazione di Larzana nel 1845. Si rimanda a ADT, Atti visitali 29, cc. 210
(3) ADT, Atti visitali 5, cc. 95-96
(4) ADT Atti visitali, 15 n. 4, c. 6
(5) A. COSTA, La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento 1986, p. 356; si veda anche al sito www.chieseitaliane.chiesacattolica.it
(6) ADT, Atti visitali 59, c. 115
(7) ADT Atti visitali 75, c. 107, 116
(8) Si vedano le quietanze di pagamento, il carteggio relativo e i resoconti relativi agli anni 1841-1845 in APM, Chiesa di San Bartolomeo, Resoconti, C 2.1.
(9) I lavori vennero autorizzati con decreto capitanale del 18 maggio 1841 n. 4889/1108 e successiva insinuazione del Giudizio del 24 maggio 1841 n. 2046. Si veda APM, Chiesa di San Bartolomeo, Resoconti, C 2.1
(10) APM, Chiesa di San Bartolomeo, Carteggio e atti, 3.3
(11) Ibidem
(12) Ibidem
(13) Ibidem
(14) Ibidem
(15) Ibidem
(16) Ibidem
(17) Si rimanda al sito www.chieseitaliane.chiesacattolica.it, consultato in data 29 gennaio 2017

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La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.

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Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento

Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi"

Decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 1987, n. 33, "Approvazione del regolamento di esecuzione della legge 20 maggio 1985, n. 222, recante disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi"

Denominazione Estremi cronologici
Comune di Tre Ville
Denominazione Estremi cronologici
Chiesa di San Bartolomeo in Montagne
Denominazione Estremi cronologici
Parrocchia di San Bartolomeo