Scuola elementare di Faedo, Faedo, 1924 ottobre 1 - 2010 ( 1924 ottobre 1 - 2010 )

Scuola elementare di Faedo, Faedo, 1924 ottobre 1 - 2010

Scuola elementare di Faedo

ente

1924 ottobre 1 - 2010

Nel Trentino i nuovi ordinamenti fissati dalla Riforma "Gentile", che adeguano la scuola elementare trentina al modello nazionale, entrano in vigore il I ottobre 1924.

A Faedo esisteva una scuola popolare di ordinamento austriaco, che divenne poi scuola elementare secondo le normative fissate.
La prima data riportata nell'intestazione è quella istituzionale, mentre quella finale si riferisce alla data della soppressione della scuola di Faedo.

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ente di istruzione e ricerca

Con i nuovi ordinamenti previsti dalla legge Gentile le scuole elementari vennero divise in scuole classificate, scuole provvisorie e scuole sussidiate. L'ordinamento didattico prevedeva per gli alunni dai sei ai quattordici anni, otto anni di scuola, divisi in cicli: il grado inferiore (dalla I alla III classe, nelle quali veniva insegnato, oltre a scrivere, a leggere e a far di conto, nozioni fondamentali di dottrina cristiana e rudimenti di geografia); il grado superiore (IV e V classe, dove si aggiungevano lo studio della storia, nozioni di diritto e di economia); le classi integrative di avviamento professionale (VI, VII, VIII) che prevedevano insegnamenti ed esercitazioni specifiche.
La durata dell'anno scolastico per i primi quattro anni di scuola era di 180 giorni di scuola di 5 ore ciascuna con orario spezzato: negli altri quattro, per i quali scattava la possibilità dell'esonero estivo, si riducevano a 108 giornate.
L'ordinamento didattico doveva fare i conti con le dimensioni della scuola: nel Trentino erano assai frequenti le scuole a classe unica dove il maestro doveva suddividere gli scolari in gruppi in base all'età.
Gli ultimi anni del secolo XX hanno visto ulteriori cambiamenti: negli anni '60 con l'istituzione della scuola media, nel 1974 l'introduzione nella scuola degli organi collegiali e le ultime norme in merito alla riforma scolastica del 2003.

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Istruzione

In base al T.U 577/1928, l'istruzione elementare era impartita gratuitamente in tutti i comuni; le scuole elementari si distinguevano in scuole classificate, non classificate e sussidiate; le scuole classificate erano istituite e mantenute dai Provveditorati agli studi o dai Comuni.
I Comuni, qualora la scuola fosse a carico del Provveditorato, dovevano contribuire al mantenimento con un contributo proporzionale al numero degli abitanti.
Le scuole diurne rurali (scuole elementari miste a più classi rette da un solo insegnante) come pure le cosiddette scuole sussidiate (anch'esse uniche, pluriclassi, con un tetto massimo di 15 alunni e durata ridotta a 4/6 mesi del periodo di lezioni, che potevano essere aperte da privati e da enti con l'autorizzazione del Provveditore agli Studi e mantenute parzialmente con il sussidio dello Stato) passarono nel 1926/1927 in gestione delegata all'Opera Nazionale Assistenza Italia Redenta (ONAIR) fino all'anno scolastico 1942/1943.
Nell'organizzazione di quest'ultima "per le direttive tecnico-didattiche e la sorveglianza, le scuole rurali e sussidiate che avevano sede nella provincia di Trento e Bolzano erano affidate ad un ispettore regionale tecnico coadiuvato da direttori di zona (a Trento, Rovereto, Bolzano, Bressanone, Merano e Silandro), a partire dal 1934 alle dipendenze di una Direzione generale delle scuole rurali e corsi serali, residente a Trento. Il programma d'insegnamento rispecchiava quello delle scuole uniche statali." (1)
L'amministrazione pratica della scuola elementare era affidata, di regola, ad un insegnante di ruolo (art. 66) chiamato "fiduciario".
Il maestro era subordinato al direttore e questi al Provveditore, che vigilava sull'insegnamento tramite ispettori che controllavano una circoscrizione.

La scuola elementare di Faedo ricalca nella struttura organizzativa gli elementi sopradescritti.

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Sia in base alle norme entrate in vigore dopo l'annessione al Regno d'Italia delle Nuove Province, sia in base alla legislazione successiva, fino all'autonomia della scuola, tutte le amministrazioni scolastiche dipendevano dal Ministero della pubblica istruzione.
Secondo la normativa raccolta nel T.U. 577/1928, il diretto superiore del maestro elementare era il direttore didattico governativo.
Al direttore didattico governativo era affidato un circolo didattico dipendente dal Provveditorato agli studi.
Il Provveditorato, nominato su base regionale, era direttamente dipendente dal Ministero.
Il Provveditorato sovrintendeva agli Ispettori scolastici, che avevano funzioni di vigilanza su una circoscrizione scolastica, ai Consigli scolastici, che avevano funzioni amministrative, e ai Consigli di disciplina, che avevano funzioni di vigilanza sui direttori didattici comunali per i comuni più grandi.

La scuola elementare di Faedo mantenne rapporti con il comune di Faedo, con la Direzioni didattiche di Mezzolombardo, Salorno e Lavis, con il Provveditorato agli studi di Trento, con il Direttore regionale scuole provvisorie O.N.A.I.R. e con il direttore di zona.

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1. MARGONI Fabio, "Per l'assistenza fisica e spirituale delle Terre redente" l'attività dell'Onair-Onairc e il suo fondo archivistico presso l'Archivio provinciale di Trento IN "Archivio trentino" : rivista di studi sull'età moderna e contemporanea, Museo storico in Trento, Trento, 2001, n.2 , p.254

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La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale - guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006

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ACFae., A12. "Scuola elementare di Faedo", 1924 - 2000

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Legge 31 maggio 1943, n.570, Collocamento dei direttori didattici nel grado 9° gruppo B, sistemazione dei maestri elementari incaricati della direzione didattica delle scuole rurali e passaggio alla diretta amministrazione dei regi Provveditorati agli studi delle scuole gestite dall'Opera nazionale di assistenza all'Italia redenta e dall'Ente "Le scuole per i contadini dell'Agro romano" [§133]

Decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 416, istituzione e riordinamento di organi collegiali della scuola materna, elementare, secondaria e artistica

Decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n.417, Norme sullo stato giuridico del personale docente, direttivo ed ispettivo della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica

Regio decreto legislativo 19 febbraio 1926, n.1667 - Provvedimenti per le scuole rurali non classificate e per l'edilizia scolastica

Ordinanza del Ministero dell'Istruzione 10 gennaio 1924, Norme regolamentari per l'applicazione del R.D. 1 ottobre 1923, n. 2185

Regio decreto 5 febbraio 1928, n. 577, Approvazione del testo unico delle leggi e delle norme giuridiche, emanate in virtù dell'art. 1, N. 3, della legge 31 gennaio 1926, n. 100, sulla istruzione elementare, post-elementare e sulle sue opere di integrazione

Regio Decreto 26 aprile 1928, n. 1297, Regolamento generale dei servizi dell'istruzione elementare

Legge 14 ottobre 1938, n. 1771, ordinamento delle scuole rurali

Denominazione Estremi cronologici
Comune di San Michele all'Adige
Denominazione Estremi cronologici
Legge 31 maggio 1943, n.570, Collocamento dei direttori didattici nel grado 9° gruppo B, sistemazione dei maestri elementari incaricati della direzione didattica delle scuole rurali e passaggio alla diretta amministrazione dei regi Provveditorati agli studi delle scuole gestite dall'Opera nazionale di assistenza all'Italia redenta e dall'Ente "Le scuole per i contadini dell'Agro romano" [§133] 1943 maggio 31
Decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 416, istituzione e riordinamento di organi collegiali della scuola materna, elementare, secondaria e artistica 1974 maggio 31
Decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n.417, Norme sullo stato giuridico del personale docente, direttivo ed ispettivo della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica 1974 maggio 31
Regio decreto legislativo 19 febbraio 1926, n.1667 - Provvedimenti per le scuole rurali non classificate e per l'edilizia scolastica 1926 febbraio 19
Ordinanza del Ministero dell'Istruzione 10 gennaio 1924, Norme regolamentari per l'applicazione del R.D. 1 ottobre 1923, n. 2185 1924 gennaio 10
Regio decreto 5 febbraio 1928, n. 577, Approvazione del testo unico delle leggi e delle norme giuridiche, emanate in virtù dell'art. 1, N. 3, della legge 31 gennaio 1926, n. 100, sulla istruzione elementare, post-elementare e sulle sue opere di integrazione 1928 febbraio 5
Regio Decreto 26 aprile 1928, n. 1297, Regolamento generale dei servizi dell'istruzione elementare 1928 aprile 26
Legge 14 ottobre 1938, n. 1771, ordinamento delle scuole rurali 1938 ottobre 14
Denominazione Estremi cronologici
Scuola elementare di Faedo
Denominazione Estremi cronologici
Scuola popolare di Faedo