Nacque a Castellammare di Stabia il 27 agosto 1880 dalla madre, Murolo Marianna e dal padre Scelzo Giacomo. Svolse il servizio militare come soldato di leva 1° categoria nel distretto di Nola e quindi fu posto in congedo illimitato. Nello stesso anno (1900) si iscrisse all'Accademia militare di Torino e divenne sottotenente d'artiglieria nella Scuola d'applicazione di artiglieria e genio il 10 settembre 1903; l'11 novembre prestò giuramento di fedeltà. Nel 1905 fu promosso tenente d'artiglieria e assegnato al 2° reggimento d'artiglieria da costa a La Spezia, dove, nel 1909 collaborò alla costruzione di un velivolo dello stesso tipo del Wright.
Sul finire del 1908, ottenuta una licenza straordinaria per l'estero, si recò in Francia, a la Bleriot, per visitare la Clement - Bayard, casa costruttrice di dirigibili e di motori assistendo a varie manovre.
Nel febbraio del 1910 entrò come allievo pilota di dirigibile presso la Brigata specialisti del genio (Scuola piloti di dirigibili) dove rimase fino all'agosto. Nel dicembre fu assegnato al battaglione specialisti del genio dirigibili nel reparto esperienze aeronautiche e imbarcato quale pilota vicecomandante in seconda sul dirigibile P.3 nel cantiere aeronautico di Boscomantico (VR). Lavorò alle dipendenza dei capitani Crocco, Ricaldoni e del tenente Munari.
Nel corso del 1911, poco prima dello scoppio della guerra di Libia, partecipò all'organizzazione dei cantieri aeronautici di Verona e di Brindisi e nel dicembre, sbarcato a Tripoli allestì i dirigibili P.2 e P.3 che parteciparono alla guerra. Con il dirigibile P.3, del cui equipaggio faceva parte come pilota, eseguì la prima azione bellica di bombardamento (5 marzo 1912) (1). Dopo altre azioni di guerra, rientrò in Italia e fu assegnato allo Stabilimento esperienze e costruzioni aeronautiche di Vigna Valle (Roma). Qui rimase per circa tre anni (dal 31 ottobre 1912 al 29 marzo 1915) con il compito di montare e collaudare i dirigibili oltre che di formare numerosi piloti e specialisti.
Nell'aprile del 1913 compì il primo volo lungo senza scalo da Vigna Valle a Verona (Boscomantico) con il dirigibile P.5, nel giugno del 1913 il primo volo notturno con il dirigibile P.4 e in agosto il volo Campalto – Venezia sempre con il P.4. Altri voli avvennero con i dirigibili M e V. Il 4 giugno del 1913 guidò il dirigibile P.4 che accompagnava il re d'Italia, Vittorio Emanuele III in visita sul lago di Bracciano (2).
Nel maggio del 1915 fu trasferito all'Istituto centrale di aeronautica e poco dopo nominato capo della Sezione tecnica dell'aviazione nella sede distaccata di Milano (Direzione tecnica dell'aviazione militare). Nell'agosto del 1915 gli fu affidata la direzione del Reparto produzione apparecchi e motori della Direzione tecnica dell'aviazione con sede a Torino. Nel dicembre dello stesso anno fu nuovamente trasferito all'Istituto centrale aeronautico (presso la sezione staccata di Torino) e incaricato del montaggio, messa a punto e collaudo dei nuovi dirigibili M.5 e dell'addestramento dell'equipaggio; qui ebbe anche il compito di sorvegliare la costruzione di dirigibili presso l'industria privata: Officine Savigliano, cantiere aeronautico di Mirafiori, cantiere aeronautico di Campi Bisenzio, Cantiere aeronautico di Pontedera.
Oltre all’M.5, mise a punto il primo prototipo di dirigibile d'alta quota, l'M.7, con il quale raggiunse i 5200 metri. Durante questo collaudo (agosto 1916), un temporale squarciò l'involucro e spezzò la struttura metallica. Lo Scelzo riuscì a riportare al campo il dirigibile e l'equipaggio indenne e questo gli valse un encomio (3). Nel dicembre 1916, giunto in territorio dichiarato in stato di guerra, prese il comando del III cantiere aeronautico di Casarsa della Delizia (Pordenone) dove ebbe la possibilità di lavorare sui modelli M.10.
Fu promosso maggiore nel febbraio 1917 e decorato con una seconda medaglia d'argento al valor militare. Nel settembre dello stesso anno fu richiesto e trasferito alla Direzione tecnica dell'aviazione e incaricato della direzione dell'Ufficio collaudi in volo degli apparecchi. Nel novembre, gli fu affidato l'incarico di organizzazione dei depositi e dei rifornimenti territoriali; costituì a questo scopo la Direzione rifornimenti d'aviazione e nel novembre 1918 fu promosso a scelta tenente colonnello nel Corpo aeronautico militare.
Nel dicembre del 1919 fu inviato a Parigi come ufficiale di collegamento, esperto di aeronautica, nella Delegazione italiana presso la Conferenza di pace di Parigi.
Fu nominato vicepresidente e in seguito presidente della Delegazione italiana nella Commissione interalleata aeronautica di controllo in Germania (gennaio 1920) e presidente della Delegazione italiana nel Comitato interalleato aeronautico di garanzia, succeduto alla Commissione (dal maggio 1922 al settembre 1924).
Nel febbraio - marzo 1921 fu a Parigi presso il Comitato militare di Versailles come esperto aeronautico e incaricato della redazione di parte del rapporto tecnico e d'esecuzione per la presa in possesso dei materiali aeronautici ex tedeschi. Durante la sua attività in Germania, portò inoltre a compimento il trasferimento della società Dornier, esperta in costruzioni aeronautiche, a Marina di Pisa; non arrivò a fare altrettanto con la società Junkers perché fu allontanato. Per le cariche ricoperte in questo periodo viaggiò in Austria, Cecoslovacchia, Belgio, Inghilterra e Polonia. Sapeva parlare correttamente tre lingue: francese, tedesco e inglese.
Nell'aprile del 1923 fu sostituito nel suo ruolo e nel maggio del 1924 fu allontanato dall'Aeronautica e messo a disposizione dell'Esercito (10° Artiglieria pesante campale di Palermo). Nel frattempo partecipò al concorso per 71 posti da ufficiale presso il Genio aeronautico (1° agosto 1923).
Quindi chiese e ottenne un'aspettativa di due anni, dal 15 gennaio 1925 al 15 gennaio 1927. Nel settembre del 1926, in seguito alla definitiva approvazione, risultò nella graduatoria dei vincitori del concorso del 1923.
Nel febbraio del 1927 fu promosso tenente colonnello del Genio aeronautico (ruolo ingegneri) e prestò servizio presso la Divisione S.V.A. (Divisione servizi vari e approvvigionamenti).
Il 1° aprile del 1928 fu trasferito alla Direzione superiore degli studi e delle esperienze (D.S.S.E.) di Roma.
Fu promosso colonnello a scelta il 18 novembre 1928.
Assegnato alla 1a categoria Aeronautica fu trasferito nel 1933 presso il campo di Furbara, dove divenne capo dell'Ufficio autonomo armamento, poi (1938) Ufficio centrale armamento.
Nel periodo tra il 1929 e il 1937 elaborò numerosi brevetti riguardanti armi, bombe, siluri e congegni di utilizzo bellico. Partecipò a esercitazioni presso il campo di Furbara alla presenza di Mussolini, del feldmaresciallo von Blomberg, del re Vittorio Emanuele III e di Hitler (tra il 1934 e il 1938), che avevano lo scopo di dimostrare il funzionamento e gli utilizzi delle armi e congegni realizzati dall'Ufficio autonomo armamento. Fu promosso maggiore generale nel 1935 e tenente generale nel 1938.
Nel marzo del 1940 fu sostituito nella direzione dell'Ufficio centrale armamento dal generale Pesce. La consegna dell'ufficio avvenne il 30 aprile 1940. Dal 1° maggio fu collocato a disposizione del Ministero ed assegnato in forza amministrativa allo Stabilimento costruzioni aeronautiche. Poco dopo (20 maggio) fu chiamato a far parte della Commissione permanente per lo studio dei problemi della protezione e dell'offesa aerea dove rimase fino al settembre del 1943. Collocato a domanda in congedo speciale ma iscritto nel ruolo degli ufficiali, fu richiamato in servizio temporaneo dal 31 dicembre 1940.
Fu posto in congedo per raggiunti limiti d'età con D.L. del 20 febbraio 1945.
Nel periodo di lavoro alla Direzione superiore degli studi e delle esperienze (D.S.S.E.) e al campo di Furbara (1933 - 1940), si era prodigato in numerose invenzioni di armi e congegni militari, di cui circa una cinquantina vennero brevettati. Di questi in particolare 18, determinarono l'oggetto di una causa contro l'amministrazione aeronautica, che si protrasse fino al 1961 e che lo impegnò per tutto il resto della sua vita. La causa verteva sull'espropriazione e vincolo al segreto da parte dello Stato di questi brevetti, senza che allo Scelzo fosse stata corrisposta un'indennità o un rimborso delle spese da lui sostenute privatamente per il mantenimento in vigore dei brevetti stessi . Il processo, che lo Scelzo commentava nei suoi numerosi promemoria e annotazioni, prese il via dopo una serie di richieste poste dallo stesso al Ministero e mai evase. Dal 1948 in poi si susseguirono diversi tentativi di accordi bonari (nel 1949 e nel 1952) tra le due parti, che però non giunsero a buon fine. Il processo fu sospeso anche a causa di una denunzia penale per truffa a danno dell'Amministrazione aeronautica a carico dello Scelzo e per falso ideologico in certificato amministrativo del gen. Guglielmetti, archiviata poi nel febbraio 1954.
Dopo quasi quindici anni di causa, il 16 settembre 1961 fu emessa sentenza sfavorevole allo Scelzo.
Morì a Roma il 30 giugno 1962.
DECORAZIONI ED ENCOMI
1912:
- medaglia commemorativa della guerra italo-turca;
1913:
- medaglia di argento al valor militare per le azioni di guerra compiute in Libia;
- encomio per il trasferimento del dirigibile P.5 dal cantiere di Vigna Valle all'aeroscalo di Boscomantico (VR);
- Croce di cavaliere nell'Ordine della corona d'Italia per speciali benemerenze aeronautiche;
1916:
- encomio del Ministero della guerra per aver dimostrato maestria in occasione della perdita del dirigibile M7;
1918:
- encomio dell'Ispettore generale dell'aeronautica per l'attività di direttore dei rifornimenti di aviazione;
- medaglia d'argento al valor militare per le incursioni svolte con il dirigibile da lui comandato;
- encomio del comandante superiore d'aeronautica per i rifornimenti prestati ai piloti durante un'offensiva nemica;
- cavaliere dell' Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro per speciali benemerenze acquisite in seno all'Aeronautica;
1919:
- Companian nel D.S.O. britannico in segno delle speciali benemerenze aeronautiche;
1923:
- Ufficiale della Legion d'onore per meriti aeronautici acquisiti nel servizio presso la Commissione interalleata di controllo e presso il Comitato di garanzia aeronautica in Germania;
- cavaliere dell'Ordine nipponico del Sol Levante di IV classe per il servizio presso la Commissione interalleata di controllo e presso il Comitato di garanzia aeronautica in Germania.
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