La chiesa dedicata alla Beata Vergine del Rosario di Bolbeno o Santuario della Madonna del Lares, come è maggiormente conosciuta, sorge isolata circondata da un bosco di larici (da cui il nome del santuario), in località Pian di Scale, a 2 chilometri dall'abitato di Bolbeno.
Non è dato avere notizie certe sulle sue origini, soprattutto perchè la documentazione che lo riguardava, conservata nella canonica di Bolbeno, andò distrutta nell'incendio del 30 giugno 1843. Anticamente sembra esistesse una semplice edicola con l'immagine della Madonna del Rosario, verso la quale la popolazione sviluppò una sempre crescente devozione che spinse i fedeli nel corso del Settecento a costruire al suo posto una piccola cappella (1).
Essa venne ampliata e dotata di navata, presbiterio e altare tra il 1770 e il 1772 quando il principe vescovo Cristoforo Sizzo de Noris, con decreto del 18 novembre 1772 riconobbe quel sacello edificato sul monte sopra la villa di Bolbeno quale oratorio pubblico e autorizzò il parroco di Tione, don Paolo Bevilacqua, a benedirla affinchè vi si potesse celebrare la messa (2).
Probabilmente risale proprio a quell'epoca il legato fondato da Bortolo Marchetti detto Boz per la celebrazione in perpetuo di una messa annua nel mese di maggio nella cappella dedicata alla Beata Vergine, chiamata la cappella di Pian di Scale. L'Ordinariato rilasciò il documento di fondazione solo il 18 febbraio 1856, aggregando il capitale di 140 troni del suddetto legato al patrimonio del beneficio curaziale di Bolbeno, che se ne accollò l'onere (3). I rappresentanti della comunità di Bolbeno elessero quindi un massaro con il compito di mantenere il decoro della cappella e rendere conto ogni anno delle entrate e uscite.
Nel 1850, poichè la chiesetta era diventata ormai troppo angusta rispetto al numero dei devoti, si progettò, grazie anche alle elemosine raccolte, di ingrandirla. Il Comune nominò una commissione che si occupò di amministrare i conti (4) e sovrintendere alla fabbrica della nuova chiesa, i cui lavori di protrassero fino al 1871. Con decreto del 27 luglio 1871 (5), il vescovo Benedetto Riccabona delegò il decano di Tione alla benedizione del nuovo "tempietto".
L'anno successivo, nel 1872, la chiesa venne decorata con affreschi dal pittore Valentino Pupin da Schio (6). Risale invece agli anni 1928-1929 la costruzione del pronao, sostenuto da quattro colonne in granito, donato da Filippo Parolari, che fu inaugurato il 16 agosto 1929 (7).
Il santuario fu più volte derubato di dipinti, quadretti ed ex voto, ma il furto più eclatante fu quello messo in atto il 14 maggio 1971 quando fu trafugata l'antica icona, ritenuta miracolosa, della Madonna con Bambino e rosa in mano, sostituita nel 1972 con una riproduzione dell'originale ad opera di suor Maruska Ruttar.
Il Santuario della Madonna del Lares non fu mai consacrato (8). Le sue rendite derivano da interessi di capitali e da elemosine; possiede un patrimonio in beni mobili rappresentato da alcuni oggetti di argenteria, vari candelieri, alcuni quadri, oltre a paramenti sacri. Il santuario non ha annessa alcuna casa ad uso canonica; ma con atto della rappresentanza comunale di Bolbeno del 1893, il piazzale circostante la chiesetta venne riconosciuto di proprietà del santuario stesso (9).
La festa patronale si celebra la seconda domenica di luglio, mentre un'altra messa votiva, da tradizione, si celebra il giorno di San Rocco. Il santuario è a tutt'oggi meta di numerosi pellegrini e devoti nel periodo tra maggio e ottobre. In passato vi si tenevano le adunate dell'Azione Cattolica e i ritiri dei seminaristi di Trento (10).
Le messe a carico del santuario erano tre, due nelle solennità del Rosario e di San Rocco, e una legataria. Con rescritto del 1962 l'Ordinariato concesse la sanatoria per il passato e fissò l'onere a 12 messe annue, la cui celebrazione fu soddisfatta fino al 1984 (11).
Come per tutte le chiese della diocesi di Trento, anche per la chiesa della Madonna del Lares la situazione giuridica venne modificata a seguito della Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" e del relativo decreto di attuazione D.P.R. 13 febbraio 1987, n. 33, "Approvazione del regolamento di esecuzione della legge 20 maggio 1985, n. 222, recante
disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi". Con il decreto del ministero 30 dicembre 1986, entrato in vigore il 24 gennaio 1987, l'ente chiesa della Madonna del Lares venne soppresso e i suoi beni assegnati all'ente Parrocchia di San Zeno con sede a Bolbeno
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