Gerloni, Giovanni Battista, Trento, 1842 ottobre 27 - Trento, 1906 aprile 30 ( 1842 ottobre 27 - 1906 aprile 30 )

Gerloni, Giovanni Battista, Trento, 1842 ottobre 27 - Trento, 1906 aprile 30

Gerloni, Giovanni Battista

Fra Gerundio

persona

1842 ottobre 27 - 1906 aprile 30

Nasce a Trento il 27 ottobre 1842 (1) dal dott. Girolamo Gerloni, chirurgo e discendente da una famiglia di farmacisti e medici (provenienti da Salò, i Gerloni acquistarono la farmacia a Trento nel 1713 e ne divennero cittadini nel 1747), nonché soldato napoleonico, e Carlotta de' Negri di Arco (sorella di Silvia, la madre dell'avvocato e poeta Antonio Gazzoletti).
Iniziati gli studi ginnasiali a Trento, li termina al Liceo Galilei di Pisa, ottenendo la licenza nel 1863.
Dal 1863 al 1867 frequenta l'Università di Pisa, diplomandosi il 21 giugno 1867 come dottore in medicina e chirurgia.
Nel 1867/68 e 1868/69 frequenta l'Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento in Firenze, ottenendo il 2 luglio 1869 il diploma di libero esercizio della professione medica nel Regno d'Italia.
Rifiutato uno stipendio governativo che gli avrebbe consentito di continuare gli studi presso l'Università Sorbona di Parigi, dal 1869 al 1873 è medico condotto a Bolano (La Spezia).
Intanto nell'ottobre 1871 sposa Maria de Montel, e nel 1873, a Bolano, nasce la figlia Carlotta, seguita nel 1874 da Leopoldo: questi morirà meno di 3 anni dopo, nel 1877, mentre la prima morirà di difterite, ad 8 anni, nel 1881, a poca distanza da Giovanni Battista (Giovannino), di poco più di 1 anno d'età, anch'egli vittima della stessa malattia. Sopravviveranno le due figlie Bianca, nata nel 1878 (che sposerà Francesco Menestrina), e Mercedes, nata a Povo nel 1885 (che sposerà Beniamino Prandi).
Nel 1874 sostiene a Innsbruck gli esami di nostrificazione, ottenendo così un nuovo diploma (1 febbraio 1876) e potendo poi esercitare la professione medica, in special modo ginecologia e ostetricia, in Trentino.
Diviene medico comunale per la Parrocchia di S. Pietro a Trento fino al 1880, quando è nominato medico delle ferrovie meridionali per il tratto Calliano-Salorno, carica che ricoprirà sino al 1904 (?).
Membro dell'Associazione medica tridentina sin dalla nascita (1882), nel giugno 1884 ne è nominato segretario, quindi dal giugno 1889 presidente: lo sarà sino alla morte.
Nel 1884 è nella redazione de "Il Bollettino dell'Associazione Medica Tridentina", al quale collabora con numerosi articoli, tra i quali "La rachitide fra noi" del 1885. Tra gli altri suoi lavori, dedicati spesso alla divulgazione dei principi medici basilari in relazione alle più diffuse malattie dell'epoca, ci sono "Il Cholera portato all'intelligenza del popolo" (Trento, 1884; seconda edizione riveduta ed aumentata, 1886), "Prontuario per le guide alpine del Trentino onde sovvenire ai forestieri nei casi d'infortunio" (Trento, 1886), "Contra pellagram!" (Trento, 1901), "La scrofola" (Trento, 1902). S'impegna, con scritti e conferenze oltre che con la pratica medica, nella lotta contro la pellagra (di cui è uno degli iniziatori), quindi contro la scrofola, ed in genere nella lotta contro le malattie "sociali".
E' infatti tra i fondatori della società Pro Igiene nel 1900 (?).
Consigliere comunale a Trento dal maggio 1887 al dicembre 1894 e quindi a Mattarello, collabora ai giornali liberali "Il Raccoglitore" di Rovereto e, soprattutto, "L'Alto Adige" di Trento, ove scrive spesso con lo pseudonimo di Fra Gerundio. Vi pubblica anche numerose poesie umoristiche e d'occasione, che compone anche in occasione di feste, brindisi, ecc. (però molte, anche dialettali, rimangono inedite).
Nel 1902 pubblica diversi suoi articoli e poesie nel volume, a beneficio degli scrofolosi, "Dal mio Zibaldone".
Direttore drammatico della Società ginnastica, è caratterista e voce di basso in produzioni teatrali e musicali dilettantesche che si tengono soprattutto presso il Circolo Sociale. E' inoltre presidente della Società del giuoco del pallone, e pratica l'uccellagione.
Nel gennaio 1901 è il primo presidente della società Pro Cultura, per la quale tiene diverse conferenze.
Sofferente sin dal 1890 di nevralgia del trigemino (o tic doloroso), è operato nel 1896 (o 1895?) a Graz dal prof. Nicoladoni al sottorbitale, nel 1902 dal dott. Rostirolla al soprorbitale. Sopravvenuta anche un'insufficienza aortica, nel 1904 viene operato dal prof. Fedor Krause a Berlino, che gli asporta il ganglio di Gasser. Ma i postumi dell'intervento gli offendono il cervello, cosicché anche la capacità d'intendere va affievolendosi, in concomitanza con una serie di attacchi epilettici.
Muore il 30 aprile 1906 a Trento di polmonite.

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Nasce a Trento, ove frequenta il Ginnasio.
Dai primi anni '60 è a Pisa, ove prosegue il Liceo e frequenta poi l'Università, terminandola nel 1867.
Dal 1867 al 1869 è a Firenze, ove frequenta l'Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento.
Dal 1869 al 1873 è medico condotto a Bolano (La Spezia).
Quindi ritorna a Trento.
Nel 1887 acquista la Villa Trentini alle Novaline di Mattarello, ove vive sino alla morte.

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Laureatosi in medicina e chirurgia a Pisa nel 1867, perfezionatosi a Firenze nel 1869, fino al 1873 è medico condotto a Bolano (La Spezia).
Dal 1876 esercita la professione medica (in particolare ginecologia ed ostetricia) in Trentino. E' medico comunale per la parrocchia di S. Pietro di Trento fino al 1880. Quindi è nominato medico delle ferrovie meridionali per il tratto Calliano - Salorno.
Tra i fondatori dell'Associazione medica tridentina nel 1882, ne è segretario dal 1884, presidente dal 1889 alla morte, ed è nella redazione del suo "Bollettino", collaborandovi con vari articoli.
Tra i fondatori della società Pro igiene nel 1900, nel 1901 è presidente della società Pro cultura.
Scrive vari opuscoli di carattere medico-divulgativo, ma anche articoli e poesie d'occasione nei giornali liberali.
E' dilettante filodrammatico (direttore della Sezione filodrammatica della Società ginnastica) e cantante, oltre che presidente della Società per il giuoco del pallone.

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Sanità

Medico

Padre: Girolamo Bartolomeo Gerloni (1792-1882), medico chirurgo (figlio di Carlo Felice Gerloni e Teresa Gerloni; uno zio paterno, Bartolomeo Carlo, era professore di filosofia al Ginnasio di Trento);
madre: Carlotta de' Negri di Arco (1804-1881) (sorella di Silvia de' Negri, madre di Antonio Gazzoletti);
fratelli: Carlo (1831-1904?), professore di lettere al Liceo di Mottola (figli: Carlo e Girolamo); Bartolomeo (1833-1866), dottore in chimica; Francesco (1835-1918), maggiore nell'esercito austriaco in Messico (sposato con Virginia Altemburger; figli: Ferruccio, dottore in medicina; Mario, farmacista);
moglie: Maria de Montel (1847-1937);
figli: Carlotta (1873-1881); Leopoldo (1874-1877); Bianca (1878-1930), sposata con Francesco Menestrina (figli: Francesco, morto infante, e Giannetta); Giovanni Battista (1880-1881); Mercedes (1885-1970), sposata con Beniamino Prandi.

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(1) La data è ricavata dal ritratto biografico pubblicato dalla figlia Mercedes. Infatti Menestrina, in un suo albero genealogico (qui all'unità 1.1.5.46), riporta il giorno 26, mentre Pergher, nel necrologio, il giorno 29. Ambrosi segnala addirittura l'anno 1844.

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Denominazione Estremi cronologici
Provincia autonoma di Trento
Denominazione Estremi cronologici
2.3. Giovanni Battista Gerloni