Bussi, Ettore, Modena, 1869 - Milano, 1937 ( 1869 gennaio 22 - 1937 febbraio 24 )

Bussi, Ettore, Modena, 1869 - Milano, 1937

Bussi Ettore

persona

1869 gennaio 22 - 1937 febbraio 24

Ettore Bussi nacque a Modena il 22 gennaio 1869 da Benedetto e Pigozzi Beatrice. Nel gennaio 1887 fu inserito nel plotone allievi sergenti del 32° reggimento fanteria, assumendo il grado di caporale e successivamente di sergente nel 31° reggimento fanteria. Frequentò la scuola biennale per allievi ufficiali e fece parte del 14° reggimento fanteria, col grado di sottotenente e dal 1890 con il grado di tenente. Nel frattempo conobbe Beatrice Pigozzi, che sposò nel 1901 e dalla quale ebbe tre figli: Maria Bianca (1902), Emilio (1904) e Benedetto (1907).
Nel 1909 divenne capitano, prima dell'88° reggimento fanteria, poi del 22°; nel 1912 si imbarcò da Napoli per Bengasi come volontario nella guerra in Libia, dove prese parte ai combattimenti di Kars-Ras-el-Leben del 14 settembre 1912. Poco dopo, nel gennaio del 1913, fu assegnato al 68° reggimento fanteria a Bengasi assegnato all'Ufficio ordinario del governo della Cirenaica e promosso maggiore nel settembre 1915. Nel dicembre dello stesso anno rimpatriò assieme alla famiglia e fu assegnato in territorio dichiarato zona di guerra, al Deposito dell'57° reggimento fanteria a Padova. Nel marzo del 1916 ottenne il comando del 2° battaglione del 157° reggimento fanteria (brigata Liguria), con il quale fu occupato in azioni militari per arginare l'avanzata delle truppe austro - ungariche della Strafexpedition del maggio - giugno 1916 sull'altopiano di Asiago, tra la Val Lastraro e il Monte Zovetto.
Partecipò alle operazioni compiute dal generale Graziani sul Pasubio e ai lavori stradali e di fortificazione, dal luglio del 1916 al novembre del 1917. Sulle linee del Monte Zomo, in seguito all'attacco del 17 novembre, perse il braccio destro e fu costretto ad un lungo periodo di convalescenza presso l'Ospedale Rizzoli di Bologna.
Per quest'impresa ottenne la Croce di cavaliere dell'Ordine militare dei Savoia.
Dall'agosto del 1918 fu assegnato al poligono di tiro di Fongara, fino alla fine della guerra. Dopo un ulteriore periodo di convalescenza fu assegnato alla Scuola militare di Modena e quindi al comando del Presidio militare. Nel dicembre del 1920 fu nominato comandante del Distretto militare di Lucca ma già a febbraio del 1931 fu assegnato al comando del Distretto di Modena fino al 1932. Nel 1931, raggiunto il grado di generale di brigata, fu collocato a riposo e l'anno successivo si trasferì a Milano. Il 5 ottobre del 1935 Ettore Bussi ottenne il grado di generale di divisione.
Morì a Milano il 24 febbraio 1937.

Decorazioni e medaglie
- Medaglia commemorativa italo - turca ;
- Croce d'oro d'anzianità di servizio;
- Croce di cavaliere della corona d'Italia;
- encomio del comandante del reggimento colonnello Cattalochino per gli avvenimenti di Coston di Lora - Pasubio del 11 - 12 luglio 1916;
- Medaglia d'argento al valor militare per i fatti di Monte Zometto del 9 giugno 1916;
- Medaglia d'argento al valor militare per i fatti di Coston di Lora del 17 luglio 1917;
- Medaglia d'argento al valor militare per i fatti del monte Pasubio del 20 maggio 1917;
- Croce di cavaliere dell'ordine militare di Savoia per i fatti di Monte Zomo del 16 novembre 1917;
- Croce al merito di guerra;
- Croce di guerra belga concessa dal re del Belgio per i combattimenti a Coston di Lora;
- Distintivo d'onore per i mutilati di guerra;
- Medaglia commemorativa nazionale della guerra 1915 - 1918;
- Medaglia interalleata della vittoria;
- Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia;
- Croce di cavaliere dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro;
- Croce di commendatore della corona d'Italia;
- Medaglia di benemerenza per i volontari della guerra 1915 - 1918;
- Medaglia Mauriziana al merito militare di dieci lustri.

Nel corso della sua carriera di ufficiale, Ettore Bussi ebbe modo di conoscere e lavorare con alcuni ufficiali, tra cui: il generale Ameglio a Bengasi, Domenico Magliano, Clemente Perol, Ferruccio Marincola, Achille Papa, Umberto Zamboni, Alceo Cattalochino.

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Nel periodo in cui entrò nel plotone allievi sergenti e poi nella scuola allievi ufficiali (1887 - 1909 circa) fu di stanza a Modena, Maddaloni, Caserta, Torino, Palermo, Modena, Padova, Rovigo, Padova, Livorno e Isola d'Elba;
- settembre 1912 - dicembre 1915: come volontario nella Guerra italo - turca a Bengasi;
- marzo 1916 - novembre 17: in zona dichiarata di guerra, Pasubio e altipiano dei sette comuni;
- dicembre 1917 - gennaio 1919: ricoverato prima all'Ospedale Rizzoli di Bologna, poi al Ospedale n. 2 Regina Margherita in Roma;
- gennaio 1919 - dicembre 1920: comandante della Scuola militare a Modena;
- dicembre 1920 - febbraio 1921: comandante del Distretto militare a Lucca;
- dal 1921 al 1932 comandante del Distretto militare a Modena;
- giugno 1932 trasferito a Milano.

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Nel luglio del 1916 la brigata Liguria fu trasferita sul monte Pasubio e il 2° battaglione, comandato da Ettore Bussi, ebbe il compito di presidiare la posizione dal Coston di Lora, dalla quale furono compiute diverse opere offensive con tiro di artiglieria e lancio di bombe; quest'azione di difesa concorse a far ottenere alla brigata Liguria la decorazione sulle bandiere della medaglia d'oro. Sul Coston di Lora e Monte Zovetto la brigata resistette agli attacchi dell'avversario.
Il 20 maggio del 1917 sul Pasubio il 2° battaglione del 157° fanteria con a capo il tenente colonnello Bussi respinse gli attacchi austro - ungarici.
Nel novembre 1917, la brigata Liguria fu trasferita dal Pasubio al Monte Zomo, nell'Altipiano dei sette comuni, in cui Bussi ebbe il comando della linea Campanelle - Monte Zomo. Dal 15 al 17 novembre un violento attacco causò numerosi feriti anche tra gli ufficiali; in quest'azione Ettore Bussi rimase gravemente ferito al braccio destro, tanto che gli venne amputato.
Nel dopoguerra come comandante del Distretto militare di Modena ebbe il modo di trattare le la sentenze (lodi) relative a vertenze cavalleresche (1).

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Guerra

Soldato

Padre: Benedetto Bussi, orafo;
Madre: Pigozzi Beatrice;
Moglie: Lippardini - Bolelli Augusta (sposata l'8 aprile 1901)
Figli: Maria Bianca (1902 - 1973), Emilio (1904 - 1997), Benedetto (1907 - 1982).

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(1) Cfr. Fondo Ettore Bussi, Documenti personali, "Verbali della vertenza cavalleresca Ferrari Moroni/Campagna 1924 in Modena", "Verbali vertenza cavalleresca Benassi/Bianchi [Scaffardi]. 14 dicembre 1924 Modena", "Verbali vertenza cavalleresca Bocchia/Righi. 1925 in Modena", segn. 1.1.3 - 5.

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La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.

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FONTI ARCHIVISTICHE
- Fondo Ettore Bussi, Serie Carteggio e atti relativi alla carriera militare, Carteggio relativo alla carriera militare, "Relazione del servizio prestato da nostro padre gen. Ettore Bussi nella guerra 1915 - 1918 e da lui stesso redatta", segn. 9.
- Fondo Ettore Bussi, Serie Carteggio e atti relativi alla carriera militare, Stati di servizio, "Copia dello stato di servizio del gen. Bussi Ettore da Modena", segn. 28.
- Fondo Ettore Bussi, Documentazione relativa a Ettore Bussi e famiglia dopo la morte, "Memoranda familiae", segn. 30.

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Denominazione Estremi cronologici
Ettore Bussi
Denominazione Estremi cronologici
Bussi Maria Bianca
Bussi Emilio