Al momento della nascita dell'Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali di Trento l'amministrazione forestale dello Stato, compresa l'amministrazione delle foreste demaniali, è in una fase di notevoli trasformazioni. Diamo di seguito descrizione dell'evoluzione delle configurazioni gerarchiche relative all'amministrazione delle foreste demaniali nel corso degli anni immediatamente precedenti l'istituzione dell'Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali di Trento, per poi descrivere l'evoluzione di tali configurazioni gerarchiche lungo il corso dell'esistenza dell'ufficio.
La L. 2 giugno 1910, n. 277, seguita dal relativo Regolamento Generale approvato con R.D. 19 febbraio 1911, n. 188, istituisce l'Azienda speciale del demanio forestale dello Stato italiano (già a partire dal 1871 e successivamente nel 1886 e nel 1908 erano state create delle foreste demaniali inalienabili per far fronte ai crescenti bisogni di legname del Regno e fornire un esempio di razionale coltura silvana).
Ai vertici dell'amministrazione forestale (dipendente dal Ministero dell'agricoltura, industria e commercio, fino al 1916, poi dal nuovo Ministero dell'agricoltura) vi è un organo centrale denominato Direzione generale delle foreste. Questa, affiancata nell'opera da un Consiglio superiore delle acque e foreste e da un Comitato tecnico permanente (oltreché da Comitati tecnici ripartimentali), esplica la propria attività attraverso quattro rami di servizio, tra i quali anche quello delle foreste demaniali, ognuno con a capo un ispettore superiore forestale, coadiuvato dal personale tecnico, amministrativo, di ragioneria e d'ordine appartenente al Corpo Reale delle Foreste. Gli uffici forestali decentrati si distinguono in "ordinari" e "speciali": i primi possono essere compartimentali (con circoscrizione interregionale), di ripartimento (con circoscrizione provinciale o interprovinciale) e distrettuali (con circoscrizione intercomunale), i secondi amministrano il patrimonio boschivo dello Stato (le foreste demaniali sono considerate distretti forestali, posti però alla diretta dipendenza della Direzione generale delle foreste).
Tale legge diviene operativa nel maggio del 1926, in seguito all'approvazione del regolamento per la sua applicazione (R.D. 16 maggio 1926, n. 1126).
Contemporaneamente si assiste ad una riforma del Real Corpo delle Foreste: il R.D.L. 16 maggio 1926, n. 1066, istituisce infatti la Milizia Nazionale Forestale per i servizi che fino ad allora erano stati disimpegnati dal personale tecnico e di custodia del Real Corpo delle Foreste. Al vertice della Milizia viene posto un Ispettorato generale (o Comando generale), alle cui dipendenze operano quattro Comandi di zona e sette Legioni territoriali coi rispettivi comandi, ciascuno comprendente da due a quattro coorti.
Con successiva L. 16 giugno 1927, n. 1275 ("Legge istitutiva"), preceduta dal R.D.L. 17 febbraio 1927, n. 324, che riconosce la "necessità urgente ed assoluta di conferire alla gestione del patrimonio forestale un nuovo ordinamento ed al Demanio forestale di Stato una nuova struttura, con lo scopo di agevolarne l'ampliamento e di meglio assicurarne il conseguimento delle altre finalità per cui è costituito", viene soppressa la Direzione generale delle foreste e dei demani (che, di fatto, aveva già cessato di esistere un anno prima, con l'istituzione della Milizia e del Comando generale) e istituito l'ente autonomo Azienda foreste demaniali, al quale vengono attribuiti i servizi e i compiti fino ad allora svolti dall'Azienda speciale del demanio forestale di Stato.
Secondo le premesse contenute nella Legge istitutiva, il nuovo ente (con sede a Roma nei locali del Ministero dell'economia nazionale) avrebbe dovuto avere personalità giuridica propria e gestione autonoma a tutti gli effetti. In realtà, già con la stesura dello Statuto-Regolamento della neonata Azienda (R.D. 12 agosto 1927, n. 1546) vengono definiti i limiti del potere decisionale del suo Direttore: questi, infatti, è scavalcato nelle scelte operative da un Consiglio d'amministrazione (presidente il Ministro dell'economia nazionale, vicepresidente il Comandante generale della Milizia) e da un Comitato esecutivo di esperti in materia forestale, organi ai quali viene aggregato solo con voto consultivo. Il ruolo del Direttore si risolve, oltreché nella rappresentanza giuridica dell'ente, nell'eseguire e far eseguire le delibere del Consiglio per il tramite anche degli uffici locali, dipendenti direttamente dalla Direzione dell'Azienda.
La linea gerarchica al momento della istituzione dell'Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali di Trento è dunque la seguente: Ministero dell'economia nazionale, Azienda foreste demaniali (con le limitazioni sudescritte), Uffici di amministrazione delle singole foreste demaniali.
Con R.D. 12 settembre 1929, n. 1661, viene istituito il Ministero dell'agricoltura e delle foreste, il quale rileva le competenze sull'amministrazione delle foreste demaniali dal precedente Ministero dell'economia nazionale.
La L. 5 gennaio 1930, n. 30, in seguito alla quale la denominazione Azienda Foreste Demaniali cambia in Azienda di Stato per le foreste demaniali, sancisce la dipendenza dell'Azienda dal Comando della Milizia nazionale forestale, stabilendo che il Comandante di questa sia anche direttore di quella (art. 4).
Tra il 10 settembre 1943 ed il 4 maggio 1945 l'Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali di Trento ricade sotto l'amministrazione militare tedesca dell'Operationszone Alpenvorland, per poi tornare dopo la guerra alle dipendenze del Ministero dell'agricoltura e delle foreste.
La Milizia nazionale forestale viene sciolta in virtù del R.D.L. 6 dicembre 1943, n. 16-B, che prevede il ripristino del Real Corpo delle Foreste, realizzato secondo le norme di attuazione stabilite nel D.Lgs. 12 marzo 1948, n. 804. Una Direzione generale delle foreste, istituita presso il Ministero dell'agricoltura e delle foreste, prende il posto del Comando della soppressa Milizia. L'art. 2 del D.Lgs. 17 febbraio 1948, n. 215 dispone inoltre che le funzioni attribuite al Comandante della cessata Milizia siano devolute al Direttore generale delle foreste. A norma dell'art. 33 della L. 25 luglio 1952, n. 991, la denominazione della Direzione generale delle foreste muta in quella di Direzione generale per l'economia montana e per le foreste.
Nel frattempo, però, in Trentino- Alto Adige le competenze in materia forestale passano alla Regione, le foreste di proprietà dello Stato nella regione divengono patrimonio indisponibile di quest'ultima e gli Uffici di amministrazione delle foreste demaniali di Trento, Merano, Cavalese e Primiero passano alle dirette dipendenze dell'Assessorato per l'economia montana e foreste della Giunta regionale (L. C. 26 febbraio 1948 n. 5 e D.P.R. 30 giugno 1951, n. 574). Secondo il D.P.G.R. 21 giugno 1961, n. 108, che istituisce l'Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali regionali di Trento, tale ufficio, istituito a decorrere dal 1 luglio 1961, ha circoscrizione sulla Stazione forestale di Trento [vedi scheda specifica].
Nel corso degli anni '50 la Regione si dota di una Direzione dei servizi forestali [vedi scheda specifica], alle dipendenze dell'Assessorato competente in materia forestale [vedi schede specifiche]. L'istituzione di tale ufficio è sancita dalla L.R. 23 gennaio 1964, n. 2, e con D.P.G.R. 30 luglio 1964, n. 173, "Regolamento di esecuzione della legge regionale n. 2 del '64". All'interno della direzione è istituita una Divisione, la Divisione V, per la gestione delle foreste demaniali regionali e dei parchi naturali; tra le competenze della Divisione figurano le seguenti: coordinamento e controllo tecnico- amministrativo sulla gestione delle foreste demaniali regionali, pesca e caccia nelle foreste demaniali regionali, ampliamento del Demanio forestale regionale, concessioni e servitù sulle foreste demaniali regionali, atti amministrativi contabili relativi all'erogazione di fondi di bilancio per le foreste demaniali regionali.
Si ha così la seguente linea gerarchica: Assessorato regionale competente in materia di foreste, Direzione dei servizi forestali, Uffici di amministrazione delle singole foreste demaniali.
Le competenze legislative in materia di foreste passano dalla Regione alle Province di Trento e Bolzano con L. C. 10 novembre 1971, n. 1, "Modificazioni e integrazioni allo Statuto speciale per il Trentino - Alto Adige", con D.P.R. 31 agosto 1972, n. 670, "Approvazione del Testo Unico delle leggi costituzionali concernenti lo Statuto speciale del Trentino - Alto Adige", e con D. P. R. 22 marzo 1974, n. 279, "Norme di attuazione dello Statuto speciale per la regione Trentino- Alto Adige in materia di minime proprietà colturali, caccia e pesca, agricoltura e foreste". Con D. P. G. R. 31 dicembre 1972, n. 1857/A l'Ufficio d'amministrazione delle foreste demaniali di Trento viene trasferito alla Provincia.
La Direzione dei servizi forestali, ora provinciale [vedi scheda specifica], eredita i compiti di quella regionale anche in materia di foreste demaniali, ma mantiene talie competenza per poco tempo. Con Delibera della Giunta provinciale n. 6608 del 14 luglio 1978 viene infatti istituito l'Ufficio per le foreste demaniali ed i parchi naturali [vedi scheda specifica], la cui esistenza di fatto è testimoniata dalla stessa Delibera a partire dal 1974; tale ufficio assume, almeno in parte, anche le competenze della Direzione in materia di foreste demaniali provinciali.
Si giunge così alla seguente, ed ultima, linea gerarchica: Assessorato provinciale competente in materia di foreste [vedi scheda specifica], Ufficio per le foreste demaniali ed i parchi naturali, Uffici di amministrazione delle singole foreste demaniali.
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