Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali di Trento, Trento, [1927]- 1983 agosto 10 ( [1927]- 1983 agosto 10 )

Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali di Trento, Trento, [1927]- 1983 agosto 10

Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali di Trento

Amministrazione della Tenuta demaniale di Monte Bondone

Prima dell'istituzione dell'Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali di Trento da parte della Regione, tale ufficio è spesso citato con la denominazione di "Amministrazione della Tenuta demaniale di Monte Bondone"; tale denominazione compare a volte anche come intestazione delle carte d'archivio.

ente

[1927]- 1983 agosto 10

Grazie alla documentazione d'archivio è possibile datare l'istituzione dell'ufficio alla seconda metà del 1927, dopo il trasferimento dei terreni demaniali localizzati sul Monte Bondone dall'amministrazione militare, che li aveva in gestione, all'Azienda speciale del demanio forestale di Stato. Da un registro di consistenza dell'Azienda di Stato per le foreste demaniali compilato il primo luglio del 1935 si ottiene l'attestazione dell'esistenza di un Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali di Trento, con sede presso il Comando di Coorte della Milizia nazionale forestale [vedi scheda specifica].
Il primo provvedimento di istituzione ufficiale dell'ufficio è il D.P.G.R. 21 giugno 1961, n. 108, che istituisce l'Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali regionali di Trento, a decorrere dal 1 luglio 1961.
L'ufficio viene soppresso con l'entrata in vigore della L. P. 29 aprile 1983, n. 12, "Nuovo ordinamento dei Servizi e del personale della P. A. T." e con la Delibera della Giunta provinciale 10 agosto 1983, n. 9125, "Attuazione del Servizio parchi e foreste demaniali", nella quale è prevista, al momento dell'effettiva attuazione di tale Servizio, la soppressione della denominazione: "Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali di Trento".

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Natura giuridica dell'ente:
ufficio di amministrazione decentrata di ente pubblico statale, poi ufficio amministrativo dipendente dalla Giunta regionale, infine ufficio amministrativo dipendente dalla Giunta provinciale. L'ufficio è dotato di autonome facoltà amministrative, ma privo di patrimonio, essendo i beni mobili ed immobili da esso amministrati di proprietà dello Stato prima, quindi della Regione ed infine della Provinciai; esso è inoltre privo di un proprio fondo di dotazione, e di un proprio fondo di dotazione, e deve ricorrere al credito per le proprie necessità di cassa.

Condizione giuridica del personale:
gli Uffici di amministrazione delle foreste demaniali si servono di personale del Corpo forestale; il D.Lgs. 12 marzo 1948, n. 804 ("Norme di attuazione per il ripristino del Corpo forestale dello Stato"), stabilisce che il personale del Corpo è costituito da:
a) ufficiali forestali (il direttore generale e gli ispettori, con diversi gradi)
b) aiutanti forestali
c) sottufficiali, guardie scelte e guardie forestali
d) archivisti, applicati ed alunni d'ordine forestale
ufficiali, sottufficiali, guardie scelte e guardie forestali sono da considerare personale tecnico con funzioni di polizia.
La L. R. 7 settembre 1958, n. 23 afferma: "Il personale dello Stato che al momento presta servizio presso la Regione potrà essere assunto nei ruoli del personale regionale". La legge riporta inoltre il ruolo organico del personale delle foreste e delle guardie forestali, notificando che gli impiegati della carriera direttiva del ruolo tecnico delle foreste e quelli del ruolo speciale dei sottufficiali e guardie forestali sono da considerare ufficiali o agenti di polizia giudiziaria, ai sensi dell'art. 221, comma III, del Codice di procedura penale.

Notizie relative alla condizione giuridica dei beni amministrati dall'ente:
il nucleo originario delle foreste amministrate dall'ufficio è costituito dalla Tenuta demaniale del Monte Bondone; i terreni che la costituiscono sono stati acquistati da parte della Direzione di Trento del Genio militare austriaco dai rispettivi proprietari, privati cittadini (nell'archivio dell'ufficio sono conservati molti contratti relativi a tali acquisizioni, datati tra il 1907 ed il 1908); dopo la fine della I Guerra mondiale tali terreni passano all'Italia, e vengono gestiti dall'amministrazione militare; nel corso del 1927 i terreni passano sotto l'amministrazione del Demanio forestale di Stato; con L. C. 26 febbraio 1948, n. 5 viene istituita la Regione Trentino-Alto Adige, che acquisisce la potestà legislativa anche in materia di foreste demaniali, e vengono ad essa trasferiti i beni immobili patrimoniali dello Stato situati nel suo territorio; con D. P. R. 31 agosto 1972, n.670, le competenze legislative in materia di foreste demaniali, ed i beni e diritti patrimoniali della Regione, passano alle Provincie Autonome di Trento e Bolzano; con D. P. R. 20 gennaio 1973, n. 115, il complesso delle foreste di Trento passa alla Provincia Autonoma di Trento.

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La L. 2 giugno 1910, n. 277 (seguita dal relativo Regolamento Generale contenente provvedimenti per il Demanio forestale dello Stato e per la tutela e l'incoraggiamento della silvicoltura, approvato con R.D. 19 febbraio 1911, n. 188) istituisce l'Azienda speciale del demanio forestale, con bilancio proprio e con relativo Consiglio di amministrazione, per "provvedere, mediante l'ampliamento e l'inalienabilità della proprietà boschiva, nonché con l'esempio di un buon regime industriale di essa, all'incremento della selvicoltura e del commercio dei prodotti forestali nazionali". Il demanio forestale è costituito da: a) foreste demaniali già dichiarate inalienabili con precedenti leggi, b) foreste demaniali amministrate dal Ministero delle finanze, c) terreni di proprietà dello Stato ritenuti economicamente suscettibili della sola coltura forestale, d) terreni boscati acquistati dall'Azienda, e) terreni nudi acquistati od espropriati, f) terreni rimboschiti o da rimboschirsi a cura del Ministero dei lavori pubblici in esecuzione di leggi speciali o generali per la sistemazione idraulico-forestale di bacini montani e che il Ministero stesso ritenga opportuno incorporare nel demanio forestale. Oltre ad essere inalienabili, i boschi e terreni di cui sopra devono essere coltivati e utilizzati secondo un regolare piano economico approvato dal Ministero dell'agricoltura, industria e commercio, competente in materia.
La legge forestale del 30 dicembre 1923, R.D.L. n. 3267 (Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e territori montani), apporta modifiche alla legge precedente stabilendo più precise norme per la gestione del patrimonio forestale dello Stato (rientrante ora nelle competenze del neonato Ministero dell'economia nazionale) e includendo in esso le foreste demaniali delle nuove provincie: art. 106, "Il demanio forestale dello Stato è formato: a) delle foreste demaniali già dichiarate inalienabili; b) delle foreste demaniali già amministrate dal Ministero delle finanze; c) delle foreste demaniali delle nuove Province del Regno; d) dei terreni di patrimonio dello Stato ritenuti economicamente suscettibili della sola coltura forestale; e) dei terreni boscati o suscettibili di coltura forestale che in qualsiasi modo perverranno allo Stato.
Oltre ad essere inalienabili, i boschi e terreni di cui sopra devono essere coltivati e utilizzati secondo un regolare piano economico (art. 107). Gli Uffici di amministrazione delle foreste demaniali provvedono alla gestione di una o più foreste costituenti un distretto (art. 110). Il Ministero dell'economia nazionale può decidere la concessione temporanea, dietro pagamento di un canone, di aree e fabbricati nei terreni amministrati per alberghi, stabilimenti idroterapici o climatici, villini, industrie forestali; il Ministero può decidere la concessione temporanea di acqua nei terreni amministrati; Il Ministero dell'economia nazionale può decidere la alienazione di terreni amministrati dall'Azienda, e con il ricavato acquistarne di altri (artt. 117- 121).
Con L. 16 giugno 1927, n. 1275 ("Legge istitutiva"), preceduta dal R.D.L. 17 febbraio 1927, n. 324, viene istituita l'Azienda foreste demaniali, ente autonomo che ha personalità giuridica propria, gestione autonoma e bilancio proprio.
All'Azienda sono assegnati i seguenti scopi: conservare, ampliare e migliorare il patrimonio forestale dello Stato; sviluppare le attività utili per l'incremento ed il miglioramento dell'economia delle regioni boschive. Il patrimonio dell'Azienda è costituito da boschi, terreni, fabbricati e beni mobili già amministrati dall'Azienda speciale del demanio forestale.
Con R.D. 12 agosto 1927, n. 1546, vengono emanati statuto e regolamento dell'Azienda foreste demaniali; dall'esame del regolamento possiamo ricavare la competenze specifiche dei singoli Uffici di amministrazione delle foreste demaniali:
- tenuta ed aggiornamento di un registro di consistenza dei beni immobili amministrati
- tenuta ed aggiornamento di registri di consistenza relativi a diritti e servitù
- tenuta ed aggiornamento di inventari dei beni mobili
- gestione tecnica e contabile di opifici e stabilimenti
- gestione dei contratti a trattativa privata e delle licitazioni private relative a vendite di prodotti forestali e ad affitti di beni immobili
- gestione diretta della vendita di prodotti forestali per piccoli importi e di concessioni di piccola durata ed importanza
- gestione in economia dei lavori di restaurazione, consolidamamento, coltura e governo delle foreste, compresi il taglio e l'allestimento mercantile dei prodotti forestali, l'impianto e mantenimento di segherie ed altri opifici, la costruzione e la manutenzione di fabbricati, strade, acquedotti
Con L. 5 gennaio 1933, n. 30 viene istituita l'Azienda di Stato per le foreste demaniali. Non si rilevano mutamenti rispetto alla legislazione relativa all'Azienda foreste demaniali per quanto riguarda i compiti della nuova Azienda e la definizione del patrimonio amministrato.
Con R.D. 5 ottobre 1933, n. 1577, vengono approvati statuto e regolamento dell'Azienda di Stato per le foreste demaniali. Dalla descrizione dei compiti assegnati agli amministratori delle singole foreste si può ricavare una ulteriore competenza degli Uffici di amministrazione delle foreste demaniali, consistente nella compilazione dei piani di governo e dei programmi di gestione annuale delle foreste, e nella cura della relativa applicazione.

Per quanto riguarda l'ambito geografico di competenza e la consistenza dei beni amministrati dall'Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali di Trento, possiamo fornire le sottoelencate notizie.
Il nucleo originario delle foreste amministrate dall'ufficio è costituito dalla Tenuta demaniale del Monte Bondone. Dal carteggio intercorso tra vari enti relativamente al passaggio della Tenuta all'amministrazione forestale tra la fine del 1926 ed i primi mesi del 1927 otteniamo i seguenti dati: la Tenuta comprende terreni compresi nei Comuni Catastali di Sopramonte e Garniga, per un totale di 1003 ettari, dei quali 567 a bosco ceduo; sui terreni sono presenti fabbricati eretti dall'amministrazione militare austriaca (casermette, magazzini, un ospedale, polveriere, officine, un macello, scuderie, un padiglione per ufficiali e la stazione d'arrivo della teleferica Mattarello- Monte Bondone), molti dei quali semidistrutti.
Da un registro di consistenza dell'Azienda di Stato per le foreste demaniali compilato il primo luglio del 1935 si ottengono i seguenti dati: la Tenuta del Monte Bondone comprende 933 ettari di superficie totale, dei quali 301 ettari di boschi, 590 ettari di prati e pascoli, e 42 ettari di superficie improduttiva; a questi si aggiungono 32 ettari di terreno improduttivo sul Comune Catastale di Termeno.
Alla data del 19 gennaio 1942 il patrimonio amministrato dall'ufficio risulta il seguente: 932 ettari di terreno sul Monte Bondone, i 32 ettari improduttivi a Termeno (Val dell'Inferno), 2,8 ettari sul Monte Sagrone a Riva del Garda e 0,2 ettari a Mattarello.
Secondo il D.P.G.R. 21 giugno 1961, n. 108, che istituisce l'Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali regionali di Trento, tale ufficio, istituito a decorrere dal 1 luglio 1961, ha circoscrizione sulla Stazione forestale di Trento.
Dall'elenco allegato al D. P. R. 20 gennaio 1973, n. 115, otteniamo i seguenti dati relativi alla consistenza dei terreni amministrati: il complesso demaniale del Monte Bondone è costituito da 232 ettari sul Comune Catastale di Garniga, 430 ettari sul Comune Catastale di Sopramonte, 40 ettari sul Comune Catastale di Stravino, 47 ettari sul Comune Catastale di Lasino e 1,3 ettari sul Comune Catastale di Cimone; a questi si aggiungono 220 ettari sul Comune Catastale di Vigo di Ton (località San Pietro), 0,26 ettari sul Comune Catastale di Mattarello, 2,9 ettari sul Comune Catastale di Nago- Torbole (Doss Gazà) e 429 ettari sul Comune Catastale di Ala (foresta di Giazza). La Val dell'Inferno a Termeno risulta ora passata all'amministrazione forestale di Bolzano.

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Foreste

Amministrazione

- Amministratore dell'Ufficio: è consegnatario dei beni immobili e mobili amministrati; compila i piani di governo ed i programmi di gestione annuale delle foreste, e ne cura l'applicazione; esegue tutte le operazioni tecniche inerenti alla gestione della foresta; provvede alla vendita dei prodotti ed agli affitti, ed a tutti gli altri atti che riguardano la gestione delle proprietà di cui è consegnatario.

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Al momento della nascita dell'Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali di Trento l'amministrazione forestale dello Stato, compresa l'amministrazione delle foreste demaniali, è in una fase di notevoli trasformazioni. Diamo di seguito descrizione dell'evoluzione delle configurazioni gerarchiche relative all'amministrazione delle foreste demaniali nel corso degli anni immediatamente precedenti l'istituzione dell'Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali di Trento, per poi descrivere l'evoluzione di tali configurazioni gerarchiche lungo il corso dell'esistenza dell'ufficio.
La L. 2 giugno 1910, n. 277, seguita dal relativo Regolamento Generale approvato con R.D. 19 febbraio 1911, n. 188, istituisce l'Azienda speciale del demanio forestale dello Stato italiano (già a partire dal 1871 e successivamente nel 1886 e nel 1908 erano state create delle foreste demaniali inalienabili per far fronte ai crescenti bisogni di legname del Regno e fornire un esempio di razionale coltura silvana).
Ai vertici dell'amministrazione forestale (dipendente dal Ministero dell'agricoltura, industria e commercio, fino al 1916, poi dal nuovo Ministero dell'agricoltura) vi è un organo centrale denominato Direzione generale delle foreste. Questa, affiancata nell'opera da un Consiglio superiore delle acque e foreste e da un Comitato tecnico permanente (oltreché da Comitati tecnici ripartimentali), esplica la propria attività attraverso quattro rami di servizio, tra i quali anche quello delle foreste demaniali, ognuno con a capo un ispettore superiore forestale, coadiuvato dal personale tecnico, amministrativo, di ragioneria e d'ordine appartenente al Corpo Reale delle Foreste. Gli uffici forestali decentrati si distinguono in "ordinari" e "speciali": i primi possono essere compartimentali (con circoscrizione interregionale), di ripartimento (con circoscrizione provinciale o interprovinciale) e distrettuali (con circoscrizione intercomunale), i secondi amministrano il patrimonio boschivo dello Stato (le foreste demaniali sono considerate distretti forestali, posti però alla diretta dipendenza della Direzione generale delle foreste).
Tale legge diviene operativa nel maggio del 1926, in seguito all'approvazione del regolamento per la sua applicazione (R.D. 16 maggio 1926, n. 1126).
Contemporaneamente si assiste ad una riforma del Real Corpo delle Foreste: il R.D.L. 16 maggio 1926, n. 1066, istituisce infatti la Milizia Nazionale Forestale per i servizi che fino ad allora erano stati disimpegnati dal personale tecnico e di custodia del Real Corpo delle Foreste. Al vertice della Milizia viene posto un Ispettorato generale (o Comando generale), alle cui dipendenze operano quattro Comandi di zona e sette Legioni territoriali coi rispettivi comandi, ciascuno comprendente da due a quattro coorti.
Con successiva L. 16 giugno 1927, n. 1275 ("Legge istitutiva"), preceduta dal R.D.L. 17 febbraio 1927, n. 324, che riconosce la "necessità urgente ed assoluta di conferire alla gestione del patrimonio forestale un nuovo ordinamento ed al Demanio forestale di Stato una nuova struttura, con lo scopo di agevolarne l'ampliamento e di meglio assicurarne il conseguimento delle altre finalità per cui è costituito", viene soppressa la Direzione generale delle foreste e dei demani (che, di fatto, aveva già cessato di esistere un anno prima, con l'istituzione della Milizia e del Comando generale) e istituito l'ente autonomo Azienda foreste demaniali, al quale vengono attribuiti i servizi e i compiti fino ad allora svolti dall'Azienda speciale del demanio forestale di Stato.
Secondo le premesse contenute nella Legge istitutiva, il nuovo ente (con sede a Roma nei locali del Ministero dell'economia nazionale) avrebbe dovuto avere personalità giuridica propria e gestione autonoma a tutti gli effetti. In realtà, già con la stesura dello Statuto-Regolamento della neonata Azienda (R.D. 12 agosto 1927, n. 1546) vengono definiti i limiti del potere decisionale del suo Direttore: questi, infatti, è scavalcato nelle scelte operative da un Consiglio d'amministrazione (presidente il Ministro dell'economia nazionale, vicepresidente il Comandante generale della Milizia) e da un Comitato esecutivo di esperti in materia forestale, organi ai quali viene aggregato solo con voto consultivo. Il ruolo del Direttore si risolve, oltreché nella rappresentanza giuridica dell'ente, nell'eseguire e far eseguire le delibere del Consiglio per il tramite anche degli uffici locali, dipendenti direttamente dalla Direzione dell'Azienda.

La linea gerarchica al momento della istituzione dell'Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali di Trento è dunque la seguente: Ministero dell'economia nazionale, Azienda foreste demaniali (con le limitazioni sudescritte), Uffici di amministrazione delle singole foreste demaniali.
Con R.D. 12 settembre 1929, n. 1661, viene istituito il Ministero dell'agricoltura e delle foreste, il quale rileva le competenze sull'amministrazione delle foreste demaniali dal precedente Ministero dell'economia nazionale.
La L. 5 gennaio 1930, n. 30, in seguito alla quale la denominazione Azienda Foreste Demaniali cambia in Azienda di Stato per le foreste demaniali, sancisce la dipendenza dell'Azienda dal Comando della Milizia nazionale forestale, stabilendo che il Comandante di questa sia anche direttore di quella (art. 4).
Tra il 10 settembre 1943 ed il 4 maggio 1945 l'Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali di Trento ricade sotto l'amministrazione militare tedesca dell'Operationszone Alpenvorland, per poi tornare dopo la guerra alle dipendenze del Ministero dell'agricoltura e delle foreste.
La Milizia nazionale forestale viene sciolta in virtù del R.D.L. 6 dicembre 1943, n. 16-B, che prevede il ripristino del Real Corpo delle Foreste, realizzato secondo le norme di attuazione stabilite nel D.Lgs. 12 marzo 1948, n. 804. Una Direzione generale delle foreste, istituita presso il Ministero dell'agricoltura e delle foreste, prende il posto del Comando della soppressa Milizia. L'art. 2 del D.Lgs. 17 febbraio 1948, n. 215 dispone inoltre che le funzioni attribuite al Comandante della cessata Milizia siano devolute al Direttore generale delle foreste. A norma dell'art. 33 della L. 25 luglio 1952, n. 991, la denominazione della Direzione generale delle foreste muta in quella di Direzione generale per l'economia montana e per le foreste.
Nel frattempo, però, in Trentino- Alto Adige le competenze in materia forestale passano alla Regione, le foreste di proprietà dello Stato nella regione divengono patrimonio indisponibile di quest'ultima e gli Uffici di amministrazione delle foreste demaniali di Trento, Merano, Cavalese e Primiero passano alle dirette dipendenze dell'Assessorato per l'economia montana e foreste della Giunta regionale (L. C. 26 febbraio 1948 n. 5 e D.P.R. 30 giugno 1951, n. 574). Secondo il D.P.G.R. 21 giugno 1961, n. 108, che istituisce l'Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali regionali di Trento, tale ufficio, istituito a decorrere dal 1 luglio 1961, ha circoscrizione sulla Stazione forestale di Trento [vedi scheda specifica].
Nel corso degli anni '50 la Regione si dota di una Direzione dei servizi forestali [vedi scheda specifica], alle dipendenze dell'Assessorato competente in materia forestale [vedi schede specifiche]. L'istituzione di tale ufficio è sancita dalla L.R. 23 gennaio 1964, n. 2, e con D.P.G.R. 30 luglio 1964, n. 173, "Regolamento di esecuzione della legge regionale n. 2 del '64". All'interno della direzione è istituita una Divisione, la Divisione V, per la gestione delle foreste demaniali regionali e dei parchi naturali; tra le competenze della Divisione figurano le seguenti: coordinamento e controllo tecnico- amministrativo sulla gestione delle foreste demaniali regionali, pesca e caccia nelle foreste demaniali regionali, ampliamento del Demanio forestale regionale, concessioni e servitù sulle foreste demaniali regionali, atti amministrativi contabili relativi all'erogazione di fondi di bilancio per le foreste demaniali regionali.
Si ha così la seguente linea gerarchica: Assessorato regionale competente in materia di foreste, Direzione dei servizi forestali, Uffici di amministrazione delle singole foreste demaniali.
Le competenze legislative in materia di foreste passano dalla Regione alle Province di Trento e Bolzano con L. C. 10 novembre 1971, n. 1, "Modificazioni e integrazioni allo Statuto speciale per il Trentino - Alto Adige", con D.P.R. 31 agosto 1972, n. 670, "Approvazione del Testo Unico delle leggi costituzionali concernenti lo Statuto speciale del Trentino - Alto Adige", e con D. P. R. 22 marzo 1974, n. 279, "Norme di attuazione dello Statuto speciale per la regione Trentino- Alto Adige in materia di minime proprietà colturali, caccia e pesca, agricoltura e foreste". Con D. P. G. R. 31 dicembre 1972, n. 1857/A l'Ufficio d'amministrazione delle foreste demaniali di Trento viene trasferito alla Provincia.
La Direzione dei servizi forestali, ora provinciale [vedi scheda specifica], eredita i compiti di quella regionale anche in materia di foreste demaniali, ma mantiene talie competenza per poco tempo. Con Delibera della Giunta provinciale n. 6608 del 14 luglio 1978 viene infatti istituito l'Ufficio per le foreste demaniali ed i parchi naturali [vedi scheda specifica], la cui esistenza di fatto è testimoniata dalla stessa Delibera a partire dal 1974; tale ufficio assume, almeno in parte, anche le competenze della Direzione in materia di foreste demaniali provinciali.
Si giunge così alla seguente, ed ultima, linea gerarchica: Assessorato provinciale competente in materia di foreste [vedi scheda specifica], Ufficio per le foreste demaniali ed i parchi naturali, Uffici di amministrazione delle singole foreste demaniali.

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L'archivio dell'Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali di Trento è conservato presso l'Archivio provinciale della Provincia Autonoma di Trento. L'ultimo intervento di ordinamento, a cura di Nicola Zini, su incarico del Servizio beni librari ed archivistici della Provincia Autonoma di Trento, ha prodotto l'inventario "Archivi delle amministrazioni forestali di Trento", nel quale l'archivio è descritto, redatto il 25 novembre 2002 con il programma informatico "Sesamo 2000", e disponibile presso l'Archivio provinciale della Provincia Autonoma di Trento

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La scheda è stata redatta nel 2002 da Nicola Zini, in base al tracciato descrittivo del programma "Sesamo 2000". La revisione effettuata nel 2009 ha comportato le modifiche necessarie a garantire un livello minimo di coerenza rispetto alle regole di descrizione contenute nel manuale "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale per gli operatori" Trento,2006.

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La scheda è stata realizzata anche grazie alle informazioni raccolte dalle seguenti fonti:
- Giornale della Milizia forestale, nn. vari.
- Relazione sulla Azienda del Demanio forestale di Stato. I° Luglio 1914 - 30 Giugno 1924, Ministero dell'economia nazionale - Direzione generale delle foreste e demani, Roma 1927.
- Raccolta di leggi e decreti su i boschi e i territori montani, Ministero dell'agricoltura e delle foreste - Direzione generale dell'economia montana e delle foreste, Roma 1956.
- Servizio Parchi e Foreste Demaniali: attività e prospettive, P.A.T., 1990.

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Denominazione Estremi cronologici
Provincia autonoma di Trento
Denominazione Estremi cronologici
Ufficio di amministrazione delle foreste demaniali di Trento