Gli uffici locali di approvvigionamento del Capitanato distrettuale di Mezzolombardo erano situati nei seguenti 26 comuni: Zambana, Vervò, Denno, Dercolo, Grumo, Cavedago, Nave San Rocco, Gegno-Vion, Fai, Roverè della Luna, Sporminore, Molveno, Spormaggiore, Quetta, Termon, Vige di Non, Mezzolombardo, Mezzocorona, Masi di Vigo, Lover, Dardine, Priò, Mollaro-Torra-Tuenetto, Andalo, Campodenno e Toss.
Secondo il dettato della circolare n. A1066/8 del 1915 del Capitanato distrettuale di Mezzolombardo, l'ufficio locale di approvvigionamento doveva distribuire grano e macinati alle persone residenti nel comune in base al fabbisogno calcolato tra il febbraio del 1915 e agosto, periodo nel quale, a seconda dei luoghi e delle condizioni climatiche, si effettuava la nuova raccolta di grano e cereali.
La fine delle attività degli Uffici locali è stabilita nella "Relazione sulla gestione 1921 e sulla chiusura definitiva dell'esercizio, approvata dal Comitato nella seduta del 14 febbraio 1922 " del Comitato distrettuale di approvvigionamento di Mezzolombardo, secondo le direttive generali che mettevano termine a tutti gli organi straordinari per l'approvvigionamento sorti durante la guerra o nel dopoguerra per lasciare il campo aperto al libero commercio.
L'ufficio locale d'approvvigionamento di Nave San Rocco iniziò la propria attività nel periodo bellico, più precisamente nel maggio del 1915. Il comitato per la gestione dell'ufficio fu però nominato precedentemente, nella seduta della rappresentanza del 27 aprile 1915 (AC Nave San Rocco, ordinamento austriaco, carteggio ed atti, 1917, IX, n. 108).
Il comitato locale d'approvvigionamento di Nave San Rocco rimase operativo per tutto il periodo bellico ed oltre: il 26 novembre 1918 l'ufficio distrettuale di Mezzolombardo spedì all'ufficio locale di Nave San Rocco una circolare con cui si annunciava che il sistema d'approvvigionamento che fu in vita fino all'occupazione del paese da parte delle truppe italiane, doveva continuare a sussistere fino a nuove disposizioni (Archivio dell'ufficio locale d'approvvigionamento di Nave San Rocco, carteggio ed atti, 1918, 4, n. 55); era sempre attivo nel 1920, quando in gennaio iniziò la propria attività il "Consorzio provinciale granario per la Venezia Tridentina" i cui magazzini periferici erano gli uffici distrettuali d'approvvigionamento già esistenti (AC Nave San Rocco, ordinamento austriaco, carteggio ed atti, 1920, IX, n. 112); era ancora attivo nel 1921 quando il 24 maggio il comitato distrettuale di Mezzolombardo rese nota la relazione sulla gestione dell'ufficio distrettuale per gli anni 1919 e 1920 e la ripartizione degli utili che dovevano essere liquidati comune per comune, tra cui anche quello di Nave S. Rocco; sempre nel 1921, il 30 luglio il commissariato civile per il distretto politico di Mezzolombardo notificò con una circolare agli uffici locali d'approvvigionamento l'inizio della liquidazione dei comitati distrettuali, anche per facilitare il ritorno al libero commercio.
La liquidazione dei comitati distrettuali d'approvvigionamento e di conseguenza quella dei comitati locali continuò per tutto il 1922: del 14 febbraio 1922 è la "Relazione sulla gestione 1921 del comitato distrettuale e sulla chiusura definitiva dell'esercizio" in cui viene chiaramente detto che con il 30 novembre 1921 vennero a "cessare tutti gli organi straordinari per l'approvvigionamento sorti durante la guerra o nel dopoguerra".
Del 16 dicembre 1922 è invece il protocollo della seduta del collegio dei sindaci del distretto di Mezzolombardo con cui vennero liquidati i crediti dell'ufficio distrettuale con i diversi comuni; sempre nella stessa seduta si ripartiscono gli utili, comune per comune, del Consorzio granario per la Venezia Tridentina anch'esso in liquidazione; il ritorno al libero commercio è definitivo (AC Nave San Rocco, ordinamento austriaco, carteggio ed atti, 1921, IX, n. 113).
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