Domenico Corradini, morto il 14 maggio 1864, con suo testamento aveva disposto il lascito di 300 fiorini allo scopo di procurare un fondo per erigere una scuola infantile in Castello. L'importo era stato assicurato su un'obbligazione di stato, ma ancora nel 1873 gli eredi non erano stati in grado di rilevarne il corrispondente importo per adempiere alle disposizioni del loro parente. Sul finire del secolo il fondo per l'asilo si era incrementato grazie a donazioni e lasciti di altri benefattori e fu possibile passare alla fondazione dell'ente nel 1890 (1), che al tempo disponeva di un patrimonio di circa 1861 fiorini. L'amministrazione della fondazione competeva ad un direttivo composto dal curato pro tempore di Castello quale presidente, da quattro capifamiglia del paese quali consiglieri e da due sostituti. La Luogotenenza e il Capitanato di Cavalese quali autorità provinciali sovrintendevano sul corretto andamento della fondazione. Il presidente aveva il compito di tenere l'amministrazione, presentare il conto annuale, convocare il consiglio, tenere il carteggio d'ufficio e rappresentare l'ente in tutti gli affari. I consiglieri erano tenuti al controllo amministrativo mediante l'ispezione dei registri e dei documenti. Spettava inoltre a tutto il direttivo la scelta del personale e dell'ammontare del corrispondente onorario. Fino al 1926 la direzione dell'asilo infantile fu mantenuta dal curato di Castello per cessare col passaggio dell'istituzione allo Stato e la sua trasformazione in "scuola materna".
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