Seminario minore arcivescovile, Trento, 1863 - 2003 ( 1863 - 2003 )

Seminario minore arcivescovile, Trento, 1863 - 2003

Collegio convitto principesco vescovile

Seminario minore arcivescovile

Seminarium puerorum

ente

1863 - 2003

Il Collegio convitto principesco vescovile di Trento venne istituito nel 1863 dal principe vescovo Benedetto Riccabona allo scopo di fornire una adeguata preparazione scolastica ai ragazzi vocati al ministero sacerdotale. Venne chiamato impropriamente "Seminarium puerorum" in quanto la legislazione austriaca riconosceva la qualifica di "Seminario" solo al Seminario teologico.
Nel Collegio vennero introdotti gli studi ginnasiali, riconosciuti dall'autorità austriaca come "Istituto privato", articolato in otto anni scolastici con un piano di studi adeguato per la formazione dei giovani che in seguito si sarebbero dedicati agli studi teologici. Nella circolare del 17 settembre 1863 (1) il vescovo Benedetto Riccabona illustrò al clero della diocesi le materie di insegnamento dei Ginnasi dell'impero austriaco: religione, lingua italiana, latina, greca, tedesca, storia civile filosofia, retorica ed eloquenza, scienze matematiche e fisiche. Nella successiva circolare del 2 marzo 1864 (2) il vescovo spiegò nel dettaglio il regolamento generale e il piano di studi dei cinque corsi ginnasiali, promettendo la prossima apertura del Convitto.
Un ruolo fondamentale nella scelta e nella preparazione dei giovani alunni era affidato ai curatori d'anime locali che, in accordo anche con i parroci e i decani, istruivano privatamente i giovani nelle materie ginnasiali in modo da prepararli all'esame di ammissione al Convitto. Un'apposita Commissione vescovile aveva il compito di valutare in merito all'ammissione e alla promozione degli alunni, attraverso lo svolgimento di appositi esami e di presiedere gli esami annuali finali. Al termine del secondo semestre di ogni anno inoltre tutti gli studenti privati dovevano sostenere davanti alla Commissione un esame in tutte le materie. I giovani che terminavano lo studio privato potevano essere accettati nei tre ultimi corsi ginnasiali e poi passare agli studi teologici presso il Seminario maggiore, dopo aver sostenuto l'esame di maturità presso un Ginnasio pubblico dell'impero austriaco. Gli alunni che frequentavano il Collegio dovevano sottostare alle norme disciplinari del convitto e pagare una retta per il soggiorno ("dozzina"). Agli alunni era permesso trascorrere le vacanze pasquali e autunnali presso le proprie famiglie (3).
L'anno scolastico 1863/64 il Ginnasio venne aperto con un corso solo, il II corso di retorica; l'anno successivo si partì anche con il I corso di retorica e con l'anno 1867/68 venne completato il piano di studi con i primi quattro corsi (I-II retorica, I-II filosofia). Negli anni 1875/76 e 1876/77 si aggiunse un quinto corso e nell'anno 1880/81 si raggiunse il completamento degli otto corsi.
Inizialmente distribuito in diverse sedi, tra le quali un'aula del Seminario teologico, il Collegio nel 1869 si trasferì nella propria sede, costruita su un terreno ceduto dalla Mensa vescovile, sita nella vecchia via delle Albere, ora via Madruzzo. Da subito insufficiente per l'aumento considerevole degli alunni, l'edificio venne sopraelevato nel 1878 e quindi ampliato tra il 1899 e il 1902 con l'aggiunta dei corpi laterali e della chiesa dell'Immacolata, inaugurata nel 1909 dall'arcivescovo Celestino Endrici.
La gestione del Collegio era affidata a una direzione formata da un direttore, un prefetto di disciplina e dai docenti, tutti nominati dal vescovo; i membri della direzione avevano dimora nel Collegio per attendere più facilmente all'istruzione e all'educazione degli allievi. Nel Collegio l'insegnamento era privato, impartito da valenti sacerdoti, privi di titoli di studio, ma eruditi e zelanti.
Il Ginnasio vescovile ottenne il diritto di "pubblicità" con i decreti del Ministero del culto e dell'istruzione del 20 marzo 1902 e del 12 febbraio 1903 (4), che permisero di tenere nel Collegio gli esami di maturità a partire dall'anno scolastico 1902/03. Con decreto ministeriale del 26 gennaio 1906 venne definitivamente riconosciuto il pareggiamento del Ginnasio-Liceo. Col pareggiamento degli studi uno dei maggiori benefici fu quello di poter sostenere gli esami di maturità in sede propria con una commissione composta dai propri professori e presieduta da un commissario governativo. Nel 1911 l'esame di maturità venne riformato poiché ritenuto troppo pesante.
Allo scoppio della Prima guerra mondiale il Collegio fu costretto a chiudere e molti dei suoi studenti furono chiamati alle armi (5). Il numero totale degli studenti del Collegio arruolati nell'esercito austriaco fu di 230. Il 4 agosto 1914 il Collegio fu requisito dall'autorità militare e adibito in un primo tempo a caserma; nel settembre fu attrezzato a "Ospedale di fortezza" e dal 20 ottobre fu occupato dai primi feriti rientrati dal fronte russo. Tra i componenti della Direzione restarono a Trento solo il direttore don Giacomo Depellegrin, don Germano Poli per l'assistenza agli ammalati e l'amministratore; qualche professore restò nelle valli trentine per seguire gli studenti più giovani. Gli esami annuali si tennero a Mezzolombardo nel 1916 e a Bressanone nel 1917. Finita la guerra il Collegio riaprì nell'aprile del 1919 con 213 alunni, distribuiti nelle otto classi ginnasiali; fu istituito anche un corso accelerato per gli studenti che volevano recuperare gli anni perduti a causa della guerra.
La pubblicazione dell'Ordinamento dei Seminari del 26 aprile 1920 (6) e la riforma Gentile per le scuole de Regno d'Italia emanata nel 1923 segnarono una svolta decisiva per il Collegio di Trento. Il nuovo regolamento per i Seminari, come previsto dal can. 1352 del Codice di diritto canonico del 1917, sottolineava infatti che il fine del Seminario era quello di preparare i giovani allo stato ecclesiastico e nello stesso tempo reinterpretò e riorganizzò tutta la produzione normativa precedente in una chiave fortemente incentrata sulla separazione e specificità degli studi condotti nei seminari. La Santa Sede disponeva che nei Seminari le classi liceali fossero annesse alla teologia e vi si insegnasse almeno per due anni la filosofia scolastica; l'impostazione dell'insegnamento e degli esami imposti dalla riforma scolastica esigevano invece uno studio continuo e un sovraccarico intellettuale che snaturava i principi vocazionali dei seminaristi.
Per risolvere tale conflittualità nel marzo 1924, al termine della visita pastorale al Collegio (7), l'arcivescovo Celestino Endrici annunciò la decisione di dividere il vecchio Collegio in due istituti: il Seminario minore, destinato alla formazione scolastica specifica per i futuri sacerdoti e il Collegio-convitto vescovile (8) con Liceo-Ginnasio pareggiati (9) per l'educazione e la formazione cattolica dei giovani che si preparavano agli studi universitari a alle libere professioni. Al nuovo Collegio venne assegnata l'ala occidentale del Seminario minore, con l'uso della cappella e della palestra, poste nella parte centrale dell'edificio. Gli studi delle classi ginnasiali e liceali del Seminario minore rimasero "privati" in quanto gli studenti dovevano presentarsi agli esami di maturità nei Licei pubblici pareggiati. Per lasciare il posto agli studenti del nuovo Collegio vescovile, a partire dall'anno scolastico 1924/25 i seminaristi delle classi liceali si trasferirono al Seminario maggiore, dove vi rimasero con carattere di provvisorietà fino al 1952 (10).
L'amministrazione dei due istituti rimase inizialmente in comune, con distinti bilanci; anche i professori del Collegio continuarono a fare vita comune con i professori del Seminario minore. L'istituzione dei due nuovi enti creò da subito molte perplessità, tanto che nel 1931 (11) l'arcivescovo Endrici introdusse una netta divisione tra le due amministrazioni e separò totalmente il nucleo dei sacerdoti. Don Giuseppe Degasperi restò alla presidenza del Liceo-Ginnasio pareggiato del Collegio, mentre per la scuola privata del Seminario minore fu nominato come preside don Giovanni Bresciani.
La direzione del Seminario minore, similmente a quella del Seminario maggiore, era composta dal rettore, dal vicerettore, dal padre spirituale e dall'economo. Il prefetto degli studi, d'intesa con il rettore, si occupava della parte strettamente scolastica dell'istituto: aveva il compito di far osservare agli studenti il regolamento, di compilare il calendario e gli orari scolastici, di assegnare ai professori le classi e di convocare le riunioni dei professori (12).
A causa del considerevole aumento degli alunni del Seminario minore, nel 1935 fu necessario riprendere possesso dell'ala sud-orientale occupata dalle classi del Collegio.
In base alla Circolare della Sacra Congregazione dei Seminari e degli Studi Universitari dell'11 febbraio 1941, a partire dall'anno scolastico 1941/42 vennero introdotte nel Seminario minore di Trento le classi della scuola media.
Durante la seconda guerra mondiale, nell'anno scolastico 1943/44 il ginnasio e le scuole medie furono dislocati a Pergine, Tiarno, Cles, Drena, Predazzo e Strigno; nell'anno seguente a Nanno, Romeno, Drena, Predazzo e Roncone (13).
Il 13 maggio 1944 il Seminario minore fu colpito e semidistrutto da un bombardamento aereo. La parte più danneggiata fu la facciata principale e l'ala a ovest dove si trovavano gli uffici di direzione e di presidenza, l'amministrazione, la cucina, la palestra, la sala delle riunioni, l'infermeria e le due cappelle interne dell'istituto (14). Si salvarono dalla distruzione i musei di storia naturale e di fisica, la biblioteca e la chiesa, come pure l'ala meridionale dell'edificio (15). Nell'immediato dopoguerra, alla guida del rettore monsignor Salvatore Scalvini, fu intrapresa un'ingente opera di ricostruzione, portata a termine in pochi anni grazie al concorso generoso della comunità cristiana (16).
Il 23 aprile 1949 si aprì un corso accelerato di Preparatoria, della durata di soli due mesi, finalizzato all'esame di ammissione alla scuola media per l'anno scolastico 1949/50. La Scuola Preparatoria si tenne nel Seminario minore fino all'anno scolastico 1959/60; inizialmente come succursale della Direzione del I Circolo didattico di Trento e dall'anno scolastico 1959/60 rientrò nelle competenze della neo costituita Direzione del V Circolo didattico di Trento.
Dall'1 ottobre 1965 fino al 1981 (17) venne attivata nel Seminario minore una sezione della scuola media annessa all'Istituto delle Figlie del Sacro Cuore di Trento.
Nel 1975 una parte del fabbricato del Seminario minore venne destinata al Soggiorno S. Vigilio per sacerdoti e un'altra parte alle classi del Liceo scientifico, prima come succursale del Liceo "G. Galilei" e poi come Liceo "Da Vinci". L'anno seguente il Seminario maggiore ed il Seminario minore vennero unificati nella sede di via III Novembre, nella quale le due comunità vissero in modo distinto ed autonomo.
In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985, con decreto del Ministero dell'Interno del 26 marzo 1989 l'ente Seminario minore arcivescovile di Trento fu dichiarato avente personalità giuridica civile.
Dal 1997 cessarono i corsi delle scuole medie e nel 2003 anche quelli delle scuole superiori con la chiusura definitiva del Seminario minore (nota: verificare cercare decreto - forse in Rivista diocesana).

DIRETTORI DEL COLLEGIO CONVITTO

1863-1889 don Giuseppe Angeli
1889-1891 don Dionisio Bonenti
1892-1909 don Nicolò Bettini
1909-1913 don Carlo Sonn
1913-1919 don Giacomo Depellegrin
1919-1923 don Vigilio Zanolini

RETTORI DEL SEMINARIO MINORE

1923-1942 don Luigi Benazzolli
1942-1961 don Salvatore Scalvini
1961-1965 don Ido Fontanari
1965-1973 don Antonio Svaizer
1974-1977 don Ettore Facchinelli
1977-

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ente della chiesa cattolica

Istruzione

Chiesa

(1) Cfr. Seminario minore arcivescovile di Trento, Sezione direttiva, Carteggio e atti, fasc. 2.4.
(2) Ibidem.
(3) Ibidem.
(4) Cfr. Seminario minore arcivescovile di Trento, Sezione direttiva, Registri delle spedizioni, reg. 1.
(5) Cfr. Seminario minore arcivescovile di Trento, Sezione direttiva, Carteggio e atti, fasc. 8.
(6) Ibidem, fasc. 9.
(7) Ibidem, fasc. 2.12.
(8) Si tratta dell'attuale Collegio arcivescovile "Celestino Endrici" di Trento.
(9) Il pareggiamento scolastico fu ottenuto dal Liceo-Ginnasio vescovile con decreto del Ministero della Pubblica Istruzione del 25 novembre 1925.
(10) In seguito ad un accordo stipulato tra il Seminario maggiore e il Seminario minore il 13 giugno 1952, per mezzo del quale fu sistemata in via definitiva anche la questione economica derivante dal trasferimento dei liceali al Maggiore, il Liceo entrò a far parte integrante del Seminario maggiore. Cfr. Seminario minore arcivescovile di Trento, Sezione direttiva, Carteggio e atti, fasc. 2.6.
(11) Cfr. Seminario minore arcivescovile di Trento, Sezione direttiva, Carteggio e atti, fasc. 2.2.
(12) Ibidem, fasc. 5.
(13) Ibidem, fasc. 2.13.
(14) Cfr. Il Seminario minore di Trento dopo l'incursione aerea del 13 maggio 1944, supplemento a "Eco del Seminario", Trento, luglio 1945, p. 2.
(15) Ibidem, p. 11.
(16) Cfr. COSTA A., La Chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986, p. 702.
(17) L'anno di chiusura della sezione è stata ricavata dalla documentazione del fondo, avente come estremi cronologici 1965-1981. Cfr. Scuola media inferiore "Sacro Cuore" di Trento - Sezione Seminario minore.

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La  scheda è  stata redatta nel 2000, in base al tracciato descrittivo del programma  "Sesamo". La revisione effettuata nel 2008 ha comportato le modifiche necessarie a garantire un livello minimo di coerenza rispetto alle regole di descrizione contenute nel manuale "Sistema  informativo  degli archivi  storici  del Trentino. Manuale per gli operatori", Trento, 2006. La scheda è stata integrata nel 2018 in occasione dell'intervento di riordino e inventariazione dell'archivio del Seminario maggiore arcivescovile di Trento.

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Denominazione Estremi cronologici
Seminario minore arcivescovile di Trento
Documentazione del Seminarium puerorum di Trento
Denominazione Estremi cronologici
Scuola preparatoria del Seminario minore