Beneficio Arsio, Revò, 1783 settembre 22 - [1982] ( 1783 settembre 22 - [1982] )

Beneficio Arsio, Revò, 1783 settembre 22 - [1982]

Beneficio Arsio

ente

1783 settembre 22 - [1982]

Il conte Francesco Sigismondo Arsio, canonico della Cattedrale e parroco della Valle di Fiemme, con testamento del 12 agosto 1701 dispose l'erezione di un beneficio; il beneficio ecclesiastico semplice di sei messe settimanali (quasi subito ridotte a quattro) venne canonicamente eretto con documento del 22 settembre 1783 presso l'altare del Santissimo Rosario nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano in Revò. Il fondatore riservò il diritto di patronato al fratello Giorgio e ai suoi discendenti in linea maschile, riservando il diritto al primogenito. La dote assegnata alla fondazione era costituita prevalentemente da capitali e affitti e le messe erano da celebrarsi in suffragio del fondatore e dei familiari defunti (1).
Presso gli investiti, ai quali competeva l'amministrazione del patrimonio beneficiale, erano conservati tutti i documenti della fondazione che venivano consegnati al parroco pro tempore di Revò dopo la morte di ogni beneficiato. In quelle circostanze l'amministrazione veniva affidata alla fabbriceria della chiesa di Santo Stefano che compilava l'inventario e la fassione del beneficio affinché si potesse promuovere un nuovo conferimento.
Sull'atto di consegna al beneficiato don Pietro Sallazer (2) del 10 dicembre 1890 si legge infatti che il nuovo beneficiato promette "di conservare ed amministrare bene la sostanza del beneficio consegnato" e che "la fabbriceria di questa chiesa parrocchiale, che era amministratrice del detto beneficio vacante, ora vien liberata, solo ad essa resterà l'obbligo di rispondere al reverendissimo Ordinariato per l'avanzo cassa e pei resti attivi del conto pro 1889" (3). Anche nella lettera che accompagna il decreto di investitura di don Pietro Flaim del 23 ottobre 1939 si ribadisce che è dovere del beneficiato "amministrare coscienziosamente il beneficio", come "è pure d'obbligo di ogni beneficiato presentare ogni anno alla Curia il resoconto delle entrate e delle uscite del beneficio goduto" (4). In quell'occasione le 208 messe annue che gravavano sul beneficio vennero ridotte a 31, poiché fu riconosciuto che l'onere superava di molto le entrate beneficiali.
L'attività amministrativa del beneficio Arsio è documentata fino al 1982 (5).

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ente della chiesa cattolica

Chiesa

(1) La famiglia dei conti Arsio lasciò definitivamente Revò nella prima metà del XIX secolo dopo aver venduto i terreni e il proprio palazzo al comune di Revò che nel palazzo nobiliare realizzò aule scolastiche e uffici comunali.
(2) Don Pietro Sallazer senior.
(3) Cfr. Beneficio Arsio in Revò, Carteggio e atti, fasc. 1.
(4) Ibidem.
(5) Cfr. Beneficio Maffei in Revò, Partitari, reg. 1: qui si trova registrata la situazione patrimoniale ed economica del Beneficio Arsio dal 30 settembre 1946 al 15 febbraio 1982.

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Beneficio Arsio in Revò