"Zanetus del Treto" vicentino, ufficiale di curia del "dominus" Antonio Gardellini, cittadino di Bassano e podestà di Trento, in esecuzione di una sentenza di Giovanni Andrea Scutelli, all'epoca podestà di Trento, immette Silvestro Vicentini, cittadino di Trento, massaro e procuratore della confraternita dei Battuti laici di Trento, in possesso di una casa in muratura sita a Trento in contrada del Fossato, in precedenza posseduta da Annunciata Franceschi (1) e dalle sue figlie.