Veronica de Giovanelli. Andvake

Mostra

Boccanera Gallery Trento presenta nei mesi di dicembre – febbraio la ricerca di Veronica de Giovanelli. Il progetto, dal titolo Andvake, racconta in particolare l’esperienza di residenza-studio trascorsa recentemente dall’artista in Norvegia presso NKD – Nordic Artists’ Centre Dale.
L’immensità e la drammaticità del paesaggio nordico, la sua tensione nel punto di incontro tra terra e acqua e l’asperità della roccia sono alcuni dei principali soggetti delle opere esposte. Nello spazio della galleria, tele di grande formato si alternano a dipinti di piccolo formato e piccoli frammenti di carte e collage che fanno pensare ad una natura irraggiungibile, a volte, invisibile ma letta ed evocata, nelle sue particolarità, attraverso una sorta di lente di ingrandimento.

Veronica de Giovanelli racconta di una natura stratificata e quasi immateriale nella diluizione delle sue forme. Ricostruisce una geologia fatta di sedimentazioni, esplosioni vulcaniche e di erosioni.
E, come lei stessa racconta: “il punto di partenza di ogni dipinto può essere molto diverso: fotografie scattate o trovate, antiche mappe geologiche, rocce viste al microscopio, poesie e racconti”.

Il titolo della mostra “Andvake” deriva da una parola in nynorsk, una delle due forme di scrittura ufficiali della lingua norvegese. Andvake evoca significati diversi tra cui insonnia, veglia e vigilanza allo stesso tempo.Per Veronica de Giovanelli questa parola rimanda alla particolare attenzione nei confronti di ciò che ci circonda e al tempo stesso a quel momento di tensione costante che ogni artista vive nella fase di realizzazione di un’opera. E’ l’attimo nel quale il dialogo incessante con l’immagine in divenire, fatto di tentativi, rischi e ripensamenti, implica anche un tempo molto dilatato di osservazione attiva, che difficilmente riesce ad abbandonare l’animo del suo esecutore.
Le opere esposte sono quattordici.

Veronica de Giovanelli nasce a Trento nel 1989, vive e lavora tra Trento e Bruxelles.
La ricerca di Veronica de Giovanelli è incentrata sul paesaggio, inteso nella sua più ampia connotazione, sviluppando una forte attenzione per un’esplorazione intima dei luoghi, in cui la necessità di rappresentazione cede il passo a intense istanze evocative. Attraverso una ricerca fatta di continui tentativi e verifiche, l’artista compone immagini dalle quali emergono un sentimento di meraviglia unito ad una tensione etica sottilmente critica nei confronti del degrado fisico, culturale ed estetico del paesaggio. Veronica de Giovanelli vuole rendere visibile ciò che è celato nel territorio, cogliendone l’incanto nella sua totalità.
Nel 2015 ottiene il Diploma di Secondo Livello all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Lo stesso anno vince il Celeste prize a Milano nella sezione pittura. Nel 2014 frequenta il MA Fine Arts Research and Development alla Middlesex University di Londra. Nel 2019 conclude un Master in pittura alla ENSAV La Cambre, a Bruxelles, dopo aver esposto al Kanal-Centre Pompidou.
Partecipa a numerose mostre collettive esponendo presso ArtLacuna (Londra), Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia), Collyer Bristow Gallery (Londra), Spazio Thetis (Venezia) e Dolomiti Contemporanee (Pordenone). Fa parte del collettivo Fondazione Malutta con il quale espone al Padiglione Albania della 15 Biennale di Architettura di Venezia (2016), il Tulla Culture Centre a Tirana (2017) e la Galleria Monitor a Roma (2016, 2017, 2018) e il Museo Santa Maria della Scala in Siena (2018). Nel 2013 vince il prestigioso premio annuale della Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia.
Nel 2018 partecipa alla mostra collettiva Vicino. Non qui al MART Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Galleria Civica, e alla collettiva Grenzländer – terre di confine da Boccanera Gallery Trento. Attualmente è in residenza alla Moonens Foundation a Bruxelles.