Enigma Himalaya

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Emozioni tra le pagine

Enigma Himalaya
di Kurt Diemberger e Roberto Mantovani, Ed. Mondadori

Roberto Mantovani, autorevole storico della montagne, e Kurt Diemberger, protagonista di grandi scalate tra gli anni '50 e '80, raccontano la straordinaria storia della scoperta dell'Himalaya, della sua esplorazione geografico-scientifica, del confronto geopolitico tra la Russia zarista e l'Impero Britannico di cui fu oggetto, delle imprese alpinistiche che ne hanno fatto uno dei luoghi simbolo dell'avventura umana. Dalle prime esplorazioni compiute dalle popolazioni indigene fino al Great Game, la guerra di spie tra britannici e russi per il controllo dell'Asia centrale, topografi, esploratori sotto mentite spoglie (i famosi pundits asiatici addestrati dai britannici) e viaggiatori si sono avventurati in quell'immensa barriera montuosa tra India e Asia, un'area larga quasi 500 chilometri. Dai primi alpinisti di fine '800 che inaugurarono un fecondo periodo di esplorazioni, si arriva agli anni '50 del secolo scorso, quando tra il 1950 e il 1964 vennero scalate tutte le 14 vette degli Ottomila. Con l'ausilio di 160 immagini, tra foto d'epoca, vedute spettacolari e inedite "in presa diretta", il volume racconta tutto questo, arriva ai nostri giorni e lascia presagire un futuro importante. Perché, all'inizio del terzo millennio, soprattutto sul versante settentrionale della grande catena, rimangono ancora vasti territori da esplorare e un'infinità di pareti da salire.

Kurt Diemberger è l'unico alpinista vivente ad avere all'attivo due prime ascensioni assolute di cime oltre gli ottomila metri. Nel 1957 con Hermann Buhl ed altri due compagni conquistò senza portatori di alta quota e senza respiratori il Broad Peak, introducendo in questo modo lo stile alpino in Himalaya. Nel 1960 conquistò il Dhaulagiri, probabilmente la cima più alta che sia mai stata raggiunta, in prima assoluta, senza l'uso di ossigeno. Dopo una pausa di 18 anni, dedicati a viaggi avventurosi in giro per il mondo, nel 1978 Diemberger ha ripreso a scalare le montagne più alte della terra. Nel 1978 infatti ha raggiunto la cima del Makalu (8481 m) ed in autunno quella dell'Everest (8850 m), realizzando il primo film in sonoro sincrono dalla vetta. Ha poi salito il Gasherbrum Il (8035 m) ed è ritornato a scalare il Broad Peak - dopo 27 anni. E’ripetutamente andato al K2, dove ha realizzato quattro film

Roberto Mantovani ha diretto per molti anni La Rivista della Montagna ed in seguito ha curato i numeri speciali del mensile ALP. Ha pubblicato una ventina di libri per vari editori. Si è occupato inoltre di multivisioni, allestimenti di mostre, talk show, spettacoli teatrali, festival cinematografici e in tempo più recenti di televisione.

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