Francesco Guccini in concerto

Musik

Francesco Guccini nasce a Modena il 14 giugno 1940, in via Domenico Cucchiari n. 22, figlio di Ferruccio, pavenese, ed Ester Prandi, carpigiana.
Il giorno della sua nascita i tedeschi sfilavano per le vie di Parigi. Anche l'Italia aveva dichiarato guerra alla Francia. Era la seconda guerra mondiale. Così suo padre dopo pochi giorni parte soldato, e la madre, col figlio piccolo, si rifugia a Pàvana, a pochi chilometri da Porretta Terme, tra Firenze e Bologna, dove i nonni paterni fanno i mugnai. E' nell’atmosfera pavanese, un mondo non ancora trasformato dal consumismo, che Guccini inizia a comporre le prime canzoni con la chitarra scelta per eliminazione perché costava meno del sassofono o della batteria . Nel 1945, con la liberazione e il ritorno di suo padre dalla guerra e dalla prigionia in Germania, Francesco ritorna a Modena, dove frequenta le scuole dell'obbligo e le magistrali. Finita la scuola, fa il cronista alla Gazzetta di Modena per un paio d'anni. Da allora Guccini inizia a suonare con continuità assieme ad un gruppo dal nome I Gatti; nel 1958 Francesco si iscrive alla Facoltà di Magistero di Bologna, seguendo le lezioni del professor Raimondi; l'anno si conclude con un solo esame di italiano e un'avventura amorosa piuttosto fuorviante. Comunque Guccini, concluse tutti gli esami ma non presentò mai la tesi di laurea e ogni settembre, dal 1965 al 1985, tiene un corso d'italiano agli studenti americani del Dickinson College di Bologna. Siamo agli albori della carriera Gucciniana, nel 1964 Francesco scrive la canzone Aushwitz, che per motivi di poca attenzione alle regole per la tutela dei diritti d'autore finì con il portare la firma di Lunero-Vandelli.
In questi anni nasce la prima collaborazione con L'Equipe '84 e con i Nomadi, un gruppo di Modenesi, precisamente di Novellara.
Nel 1989 pubblica con Feltrinelli il suo primo romanzo, "Croniche Epifaniche", che racconta la sua infanzia a Pavana, seguito nel 1993 da "Vacca d’un cane" ,il racconto dell'adolescenza modenese e degli esordi musicali. Nel 1994 scrive un racconto lungo, "La cena", uscito nel volume "Storie d'inverno" (ed. Mondadori). Una raccolta di suoi articoli pubblicati su Comix è stata pubblicata nel 1996 col titolo "La legge del bar e altre storie" (ed. Comix). Nel 1997 esordisce nel genere noir, firmando insieme al giallista bolognese Loriano Macchiavelli, il romanzo "Macaroni", ambientato nella Pàvana degli anni trenta. Il libro ha avuto molto successo, e nel 1998 ha avuto il seguito: "Un disco dei Pletters" , ambientato stavolta negli anni sessanta. Entrambi sono editi da Mondadori.
E' del 1999 il suo ultimo album "STAGIONI", dove si alternano corsi e ricorsi della sua esistenza che rifugge sempre dal futuro, futuro che a detta di Francesco "non esiste e svanisce quando è sul punto di materializzarsi".
Francesco Guccini oggi vive a Bologna, anche se medita di trasferirsi definitivamente a Pàvana; e il 5 luglio 1998, ha presentato un documentatissimo dizionario del dialetto di questo ridente villaggio montano.

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DATA INIZIO PREVENDITA: Venerdì 16 febbraio - LUOGHI PREVENDITA: Teatro Auditorium ore 10-19 da Lunedì a Sabato - Casse Rurali Trentine e della Provincia di Bolzano in orario di sportello - Trento: Radio Dolomiti, R.T.T.R, Promoevent Service - Rovereto: Discoteca La Savoia - Riva: Disco Time - Bolzano: Baba's dischi


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