L'uomo che verrà

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Futuro Presente

L'uomo che verrà
di Giorgio Diritti
Ita 2009, 117'

Appennino emiliano, estate 1944. La comunità di Monte Sole non lo sa, ma il suo destino sta per essere drammaticamente falciato dalla furia nazifascista. Dopo Il vento fa il suo giro Giorgio Diritti posa lo sguardo tra le pieghe della storia, dando voce e memoria a una delle pagine più dolorose del Novecento italiano. Prima di essere un film sulla strage di Marzabotto, quello di Diritti è un film sulla vita agra di una comunità povera ma dignitosa, girato con un pudore, una vicinanza alla vita degli umili e un¡äeleganza che non hanno eguali nel cinema italiano contemporaneo. Lo stile quasi documentario di Il vento fa il suo giro fa largo a una scabra ma impeccabile ricostruzione d'ambiente, confermando l'amore del regista per l'aderenza antropologica ai riti delle piccole comunità, raccontati con un taglio che richiama Olmi senza mancare, come già il film precedente, di ritrarre la durezza di chi ha fatto un'esistenza aspra e antica. Un film per il quale non ci sono aggettivi, un capolavoro che toglie il fiato, esempio commovente di un cinema poetico e civile.


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