La vedova scaltra
Stagione Teatrale di Rovereto 2004/2005
Teatro Stabile di Bolzano
La vedova scaltra
di Carlo Goldoni
con Patrizia Milani, Carlo Simoni e Andrea Castelli
regia Marco Bernardi
Storicamente La vedova scaltra ha importanza fondamentale nello sviluppo della drammaturgia goldoniana. Essa costituisce il primo autentico
trionfo della appena iniziata riforma, il trampolino da cui l'autore sta per lanciarsi nella temeraria sfida delle sedici commedie nuove in un solo anno. Goldoni stesso, come racconta nelle Memorie, sentì il grande successo della sua opera come una prima affermazione del suo programma di innovazioni e come il vero inizio della riforma: Sebbene le commedie da me date avessero tutte avuto fortuna, nessuna fu fortunata come questa. Ebbe trenta repliche e dappertutto fu rappresentata con lo stesso esito felice. Lìinizio della mia riforma non poteva avere accoglienze più fervorose. La vedova scaltra (1748) si situa, in senso cronologico ma anche simbolico, a metà del cammino che porta alla codificazione della grande tradizione della Commedia dell'Arte, tra l'Arlecchino servitore di due padroni (1745) e La locandiera (1752). Convivono in questa commedia i due poli della drammaturgia di Goldoni: da un lato il Teatro con le ultime maschere (Pantalone, il Dottore, uno strepitoso Arlecchino) e dall'altro il Mondo con i personaggi nuovi presi dalla realtà (la Vedova, sua sorella Eleonora, la cameriera Marionette, il Conte di Bosco Nero). Questa è la caratteristica che rende originale ed interessante la Vedova scaltra: una strana fusione di gioco teatrale tradizionale e vita vissuta, con punte di asprezza e crudeltà. Come nel sadico tranello che la Vedova intesse con una buona dose di cinismo nel terzo atto, approfittando della libertà di travestimento del carnevale veneziano, alle spalle dei quattro vitelloni pretendenti.
Biglietti in vendita:
Servizio Primi alla Prima (da 10 giorni prima dello spettacolo)
Biglietteria Auditorium Melotti il giorno dello spettacolo dalle 20.00
Organisation: Comune di Rovereto Assessorato alla Cultura