Ghost world
Nuovo Cineforum Rovereto. Autunno 2004
Usa/Uk/Germania, 2001
Durata: 111'
Genere: Commedia
Regia: Terry Zwigoff
Cast: Thora Birch, Scarlett Johansson, Steve Buscemi, Brad Renfro, Illeana Douglas
Enid e Rebecca sono due amiche che hanno appena finito le superiori e devono decidere che cosa fare delle loro vite. Enid vorrebbe andarsene di casa: è stanca del padre e della sua fidanzata Maxine. Rebecca è meno inquieta ma altrettanto indecisa sul proprio futuro. Durante lestate le due amiche sono inseparabili e passano gran parte del tempo a corteggiare Josh, un loro coetaneo, che però non sembra essere particolarmente interessato. Enid si imbatte in Seymour, un collezionista di dischi molto più anziano di lei. I due finiscono per fare amicizia, anche se Rebecca esprime parere negativo.
Niente allegria scanzonata alla 'American pie' nella volontà del regista Terry Zwigoff (acclamatissimo per il suo documentario Crumb) di raccontare la crescita adolescenziale di due giovani ragazze americane. 'Ghost World', tratto da un caustico fumetto popolarissimo tra gli adolescenti d'oltreoceano, è infatti amara cronaca e commedia pungente su due teenager, Enid (Thora Birch, ingrassata di 15 chili ma dall'identico ed intenso sguardo che ce l' hanno fatta conoscere ed apprezzare nel ruolo della figlia "complicata" di Kevin American Beauty Spacey) e Rebecca (Scarlett Johansson, che ha debuttato sul grande schermo a fianco di Robert Redford ne 'L'uomo che sussurava ai cavalli'), che non si trovano in sintonia con il mondo che le circonda e cercano faticosamente di trovare il proprio posto in una America moderna, consumistica che brama a fare a pezzetti della loro estroversa e genuina identità.
Ma se Rebecca lentamente ed inconsapevolmente scivolerà nei falsi innocenti compromessi con un "mondo fantasma" dove è un'impresa trovare qualcosa o qualcuno di autentico, è nel percorso di crescita della ribelle Enid che sono riposte le speranze di un futuro seppur misterioso ma almeno non incolore e non omologante. Lasciandosi coinvolgere dalle vicissitudini di un tipo alienato e scontento che risponde a nome di Seymour (un grande Steve Buscemi, impacciato ed imbranato adulto non schierato!), Enid scoprirà quanto sia difficile conservare e proteggere la propria integrità mentale in una società in declino che lascia pochissime oasi di ristoro e tranquillità.
Terry Zwigoff "disegna" un malinconico ed acuto ritratto, intelligente e mai convenzionale, di un'adolescente in crescita. Ed anche nei suoi eccessivi ed estremi picchi di amarezza e desolazione sconfinata (un padre "innocuo" che le si rivolge con il nomignolo di "budino", lezioni di vita sconfortanti come quella che recita che "i fallimenti possono essere la cosa migliore che ci possa capitare!"), Zwigoff trova uno spiraglio per salvare (?) la sua eroina protagonista facendola scappare, a bordo di "un autobus che non c'è", verso un destino misterioso che proprio nel suo carattere insondabile conserva il fascino e la speranza di una vita "altra" e diversa.
Calogero Messina
Tratto da: www.stradanove.net
organization: Associazione Nuovo Cineforum Rovereto