Non avevo abbastanza viscere per chiamarla Medea
Un'altra stagione
Exen Drama
Non avevo abbastanza viscere per chiamarla Medea
da Medea di Euripide
con Camilla Alisetta, Leonardo Lidi, Annamaria Troisi,
Giacomo Troianiello, Domenico Sannino
musiche originali Giacomo Troianiello
regia di Leonardo Lidi
Medea è andata in scena per la prima volta ad Atene nel 431 a.c.. Questo nuovo allestimento si pone gli stessi interrogativi della tragedia di Euripide, rileggendoli in chiave contemporanea e prendendo spunto dalle notizie di cronaca degli ultimi anni. Linsensatezza di un atto che non ha risposte è il centro della pièce teatrale: Come poter recitare linspiegabile? Lobiettivo è quello di capire quali modalità si possono prendere in considerazione per dare voce a qualcosa di atroce, di raccapricciante, qualcosa che solitamente viene affrontato con il Silenzio.
Lidea di questo progetto è nata nel febbraio 2013, dopo aver assistito allennesimo caso di cronaca nera, quando a Dampmart, nelle vicinanze di Parigi, una donna ha ucciso i suoi tre figli con un coltello. Il padre ha ritrovato i corpi, dopo la fuga della donna. Medea è tra noi, quindi, e così anche Giasone, che torna a Palazzo ignaro della situazione.
Questo articolo di Marida Pijola uscito sul Messaggero potrebbe introdurre questo spettacolo: Odiare i propri bimbi. Cancellarli. Assassinarli. Capovolgere l'istinto materno in modo verticale, trasformandolo nel suo contrario: istinto omicida. Tre bimbi sgozzati dalla mamma, l'altro giorno. È accaduto a Parigi, Europa. È accaduto per l'ennesima volta. Accade spesso, sempre più spesso, nei paesi e nei ceti più evoluti. Odiare i propri figli, cancellarli, assassinarli, come può accadere? Quali tumori possono annidarsi nel ventre di una madre, per poi coltivare metastasi nel ventre del mondo occidentale? Cosa si nasconde, di sinistramente moderno, nella figura di Medea, la donna che, dopo aver dato la vita, la sottrae?
La scena è composta da pochi poveri elementi. I personaggi dialogano tra loro e con il pubblico, utilizzando i materiali che hanno a disposizione per creare lambiente delle varie scene. Lo spettatore assiste al racconto della macabra storia, immergendosi per unora in un mondo troppo concreto, ai confini della nostra paura più profonda: il confronto diretto con noi stessi.
Tutto questo accompagnato dalle musiche originali di Giacomo Troianiello, attore e pianista, per dare voce al coro, vero protagonista della vicenda, troppe volte trascurato nelle classiche messe in scena di Medea.
organization: Teatro delle Quisquilie - ariaTeatro