Chi lo sa?
Francia/Italia/Germania, 2000
Titolo originale: Va savoir!
Durata: 154'
Genere: Commedia/Drammatico/Romantico
Regia: Jacques Rivette
Cast: Jeanne Balibar, Sergio Castellitto, Marianne Basler, Jacques Bonnaffé
Una compagnia teatrale italiana si trova a Parigi per rappresentare "Come tu mi vuoi" di Pirandello. Camille, unica francese del gruppo, è la protagonista nonché la compagna del regista Ugo. È la prima volta che fa ritorno nella città da quando, tre anni prima, ne è improvvisamente e misteriosamente fuggita. Ma anche Ugo ha un suo segreto gelosamente custodito
di Giovanni Ballerini
C'è una citazione fantastica: "tempus fugit amor manent" (scritta sul retro di un anello), c'è una fantastica Paris, c'è un grande regista: Rivette, c'è il teatro, o meglio: le théâtre, c'è una connessione con Carrosse d'Or di Jean Renoir (con Anna Magnani), c'è un duello che, pur essendo all'ultimo sorso di vodka, non fa calare nemmeno un attimo la tensione, c'è una compagnia italiana che mette in scena a Parigi l'opera di Pirandello " Come Tu Mi Vuoi", ci sono Camille, Ugo, Do, Sonia, Pierre, Arthur. Ma soprattutto c'è un film incantevole, completo che, comme d'habitude per le pellicole francesi, delinea i sentimenti, gli stati d'animo, a meraviglia. In questo delizioso film di Jacques Rivette, a cui sta sicuramente meglio il nome originale " Va savoir" dell'italiano "Chi Lo Sa?" il regista propone una azzeccata ricostruzione del teatro della vita in cui uomini e donne si scambiano talvolta i ruoli tradizionali. Senza perdere nemmeno un pizzico di logica, senza cascare mai nel grottesco, nella farsa. E' la parte maschile della donna o quella femminile dell'uomo a prendere qualche volta il sopravvento su quella normalmente considerata canonica, proprio come succede spesso nella vita. Anche se pochi se ne accorgono.
In ogni caso Va savoir è una sorta di ricercato andirivieni fra realtà e finzione, tra il teatro di Pirandello e quello che ha orchestrato Rivette: una sorta di gioco di vasi comunicanti che funziona molto bene. Intriga e appassiona lo spettatore.
Oltre alle evidenti citazioni di Jean Renoir, ci sono spunti da Feydeau, atmosfere schnitzleriane, goldoniane. Il teatro al cinema poi è un vecchio cavallo di battaglia del cineasta francese, che a questo connubio ha già dedicato Paris nous appartient (1961), L'amour par terre (1984), La Bande des quatre (1989) e che definisce apertamente il suo lavoro non tanto come regia, ma come messa in scena. Un'altra caratteristica che impreziosisce questo lavoro di Rivette è la possibilità che ha lasciato ai suoi attori di essere anche autori: per Va Savoir ! i dialoghi sono infatti stati scritti giorno per giorno. Anche, ma non solo per questo, molto più di una notazione meritano un po' tutti gli attori, soprattutto l'affascinante Jeanne Balibar e Sergio Castellitto. La Balibar è perfetta, suadente, ma anche determinata in un ruolo che definisce alla perfezione la sensibilità femminile. Castellitto è nei suoi panni. E nella parte del capocomico ci fa conoscere qualcosa di più dell'amore per il teatro. E per l'amore in genere.
Avendo gustato la grande verve di Chi lo sa?, viene ancora più da rammaricarsi che il precedente film di Rivette ( Secret défense) non sia mai uscito in Italia, che Haut, bas fragil sia passato come una meteora dai nostri schermi. Non è andata così per fortuna con Jeanne la Pucelle (2 episodi dedicati a Giovanna D'Arco) del 1994 e per La belle noiseuse (1991), ma ormai di tempo ne è passato. E di Rivette ci rimane negli occhi la magia sopraffina di "Va savoir", un film che anche quando tratta di incroci amorosi lo fa con il garbo del teatro, con la poesia di un cinema fuori e, allo stesso tempo, dentro il nostro tempo.
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